SEMIFINALE DI RITORNO DI TIM CUP – MILAN-ALESSANDRIA (STADIO MEAZZA MILANO 01/03/2016)

SEMIFINALE DI RITORNO DI TIM CUP – MILAN-ALESSANDRIA

(STADIO MEAZZA MILANO 01/03/2016)

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Andare a S.Siro a vedere la mia squadra (i Grigi) contro il Milan ....un emozione unica! Adoss!!!
Andare a S.Siro a vedere la mia squadra (i Grigi) contro il Milan ….un emozione unica! Adoss!!!

E’ crisi di risultati per l’Alessandria, che martedì sera proverà a dimenticare nella gara di Tim Cup a San Siro contro il Milan

lunedì 29 febbraio 2016
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Lo straordinario cammino nella Tim Cup

Non va certamente dimenticato quanto di bello ed irripetibile hanno fatto i grigi nel cammino della Tim Cup, vincendo “a raffica” contro formazioni di Lega Pro, ma anche di serie B, come Pro Vercelli e Spezia ed addirittura di serie A, come Palermo e Genoa (tutte in trasferta), che li ha portati a conquistare una storica semifinale contro il Milan, la prima gara di andata giocata allo stadio Olimpico di Torino e persa con il minimo scarto (1 a 0), il ritorno che si giocherà invece martedì 1° marzo allo stadio Meazza-San Siro, che sarà seguita e sostenuta da migliaia di tifosi di fede grigia in trasferta (con oltre 50 pullman ed auto private) ed anche davanti alla tv, perché sarà trasmessa in diretta su Rai 2.

E’ doveroso chiudere con un oceanico “GRAZIE” a tutti coloro che hanno contribuito in questo periodo lungo ben sette mesi a raggiungere questo tassello della Tim Cup 2015/2016, che all’inizio del cammino (il 2 agosto dello scorso anno, contro l’Altovicentino), era inimmaginabile per chiunque.

Infine, ai ragazzi che martedì sera alle ore 21 scenderanno con la maglia grigia sul terreno dello stadio milanese, chiedo di indossarla con onore e con orgoglio, perché rappresenteranno una società gloriosa, seria, sana ed anche una città intera, pensando inoltre che occasioni come questa nella carriera di un giocatore di Lega Pro possono capitare una volta sola nella propria carriera.

“Forza grigi!”

MARCHIONI MARIO ([email protected])

Milan-Alessandria, che esodo: a San Siro 15 mila tifosi piemontesi

Un vero e proprio esodo quello dei tifosi dell’Alessandria, i quali sono impazienti di seguire la storica trasferta della propria squadra a San Siro contro il Milan, nel match valido per la semifinale di ritorno di Coppa Italia. L’edizione odierna di Tuttosport, quotidiano ben informato sulle cronache dei club piemontesi, parla di addirittura 15 mila tifosi alessandrini pronti a dirigersi verso Milano nella giornata di domani per incitare i propri beniamini verso un’impresa assoluta.

Dopo l’1-o dell’andata deciso da un rigore di Mario Balotelli, il club piemontese non perde le speranze di una clamorosa rimonta in casa del Milan, come sostiene il presidente Luca Di Masi: “Non siamo presuntuosi, ma crediamo davvero alla vittoria. Tutti devono capire la nostra determinazione e la gioia di arrivare ad un traguardo così importante. Proveremo a vincere senza dubbio“. Intanto il tecnico Angelo Gregucci prevede alcuni cambi di formazione rispetto alle ultime prove in Lega Pro: spazio per lex Chievo Morero e per Loviso, vecchia conoscenza del Bologna. In attacco dovrebbe giocare Marconi dal 1′ minuto.

https://www.milanlive.it/2016/02/29/milan-alessandria-che-esodo-a-san-siro-15-mila-tifosi-piemontesi/#.VtQK_viAtv0.facebook

I GRIGI NELL’OLIMPO DELLA COPPA ITALIA

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Le probabili formazioni

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Gregucci: “A San Siro per scrivere la nostra storia”

Il tecnico dell’Alessandria: “Giocheremo per la nostra gente”. Attesi 3000 tifosi “grigi”

Gregucci: "A San Siro per scrivere la nostra storia"

E’ il momento della verità per l‘Alessandria: i grigi sfidano il Milan nel ritorno della semifinale di Coppa Italia, con la speranza di ribaltare lo 0-1 dell’andata a Torino. “Le difficoltà ci sono – spiega il tecnico Gregucci –siamo sotto di un gol ma c’è la speranza di rimettere tutto in discussione. Possiamo passare alla storia come prima squadra di terza divisione a contendersi un titolo nazionale”.

Ed ecco le parole di Gregucci: “E’ un momento difficile per i punti e la classifica ma la squadra e’ ancora molto viva  e rappresenterà, come sempre, la città al meglio avendo un comportamento corretto, uno spirito sportivo elevato, un corpo combattivo e con l’obiettivo di cercare di vincere. Le difficoltà ci sono, siamo sotto di un gol ma c’è grande speranza di mettere in discussione il risultato fino alla fine”
“Questo è il nostro destino, dobbiamo prendercelo con responsabilità, ambizione, umiltà: abbiamo l’opportunità di passare alla storia come prima squadra di terza divisione a contendersi un titolo nazionale. A San Siro dovremo dare tutto e anche di più di tutto, avendo equilibrio anche di fronte alle contestazioni, per andare avanti”.
“Per tanto tempo abbiamo fatto tre partite a settimana, ma ho sempre spiegato che non eè il singolo, non è un attaccante in più o un difensore in meno a fare la differenza ma lo spirito di gruppo, l’intraprendenza”.
Al seguito dell’Alessandria, 60 pullman di tifosi: saranno almeno in 3000 a San Siro.

http://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/calcio/gregucci-a-san-siro-per-scrivere-la-nostra-storia-_1090830-201602a.shtml

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Miracolo Alessandria: 13mila tifosi e fatturato raddoppiato

I clamorosi numeri dei grigi per la Coppa Italia. E arriva pure un torpedone per Celjak!

ALESSANDRIA COPPA ITALIA ULTIME –

L’Alessandria stasera giocherà la semifinale di Coppa Italia contro il Milan e cercherà di ribaltare la sconfitta per uno a zero dell’andata e sarebbe un risultato storico per il calcio italiano e per i grigi. I piemontesi saranno in massa a San Siro e si prevede la presenza di dodici-tredicimila tifosi dell’Alessandria allo Stadio Giuseppe Meazza per la gara di oggi. Inoltre sembra che dalla Croazia arrivi un torpedone per assistere alla gara del difensore Vedran Celjak, squalificato nella partita di andata.
IL MIRACOLO – L’Alessandria però la sua Coppa Italia l’ha già vinta perché è riuscita a raddoppiare il fatturato semplicemente qualificandosi per la semifinale, in barba a tutti i pronostici. Vale due milioni e duecentomila euro il cammino dei grigi in questa straordinario Tim Cup che, a prescindere da come finirà, rimarrà un ricordo indelebile nella storia dei grigi, i quali fatturano quasi due milioni annui. Come riporta La Gazzetta dello Sport inoltre c’è da sottolineare che l’Alessandria avrà pure uno sponsor di maglia ad hoc per la semifinale: il merchandising va a gonfie vele e l’Alessandria è cresciuta anche in termini di immagine. E chissà che il sogno non possa continuare.
http://www.calcionews24.com/miracolo-alessandria-13mila-tifosi-e-fatturato-raddoppiato-gds-477419.html

Favole come queste vanno la pena di essere raccontate e vissute

Il corsivo di Mario Bocchio

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“Ci sono momenti che arrivano perché li hai voluti e li hai cercati. Li prendi e te la giochi”.

Non poteva essere più azzeccato di così lo slogan usato dall’Alessandria Calcio per presentare la nostra partita di questa sera contro il Milan.
È vero: insieme per scrivere la storia. Comunque vada. E a ben guardare, noi dell’Alessandria la storia l’abbiamo già riscritta, rinverdendo i fasti passati, quando era consuetudine andare a giocare a Milano contro i rossoneri e l’Inter, a Torino contro la Juve e il Toro, oppure a Roma contro i giallorossi e la Lazio.
I sogni sono fatti per essere vissuti. Sognare in fondo non costa nulla e – come abbiamo già avuto modo di dire – l’Alessandria se la potrà giocare a viso aperto nella certezza di non avere nulla da perdere.
Alessandria e lo storico “Moccagatta” sono piazze difficili, troppi anni di cocenti delusioni hanno fatto diventare le persone esigenti, sin troppo, per cui sono in tanti sul piede di guerra per l’inatteso rallentamento dei Grigi in campionato.
Come al Real Madrid, i processi diventano immediati, feroci e si è costantemente alla ricerca di capri da far espiare le colpe. Ha dovuto intervenire in prima persona il presidente Di Masi per mettere ordine, ribadendo che lui i soldi per fare la squadra li ha spesi, per cui adesso tocca all’allenatore e ai giocatori. Per precisare che per lui non c’entra nulla la Tim Cup nella flessione dei Grigi in Lega Pro. Al contrario, l’approdo in semifinale ha significato un introito economico non trascurabile (si parla del doppio dell’ordinario fatturato annuale del club) e una ribalta nazionale e internazionale altrimenti inimmaginabile, che se tradotta in termini di marketing, per realizzarla avrebbe implicato un budget veramente consistente. Invece è arrivata gratis.
Dopo 80 anni e come 80 anni fa sulla strada per la finalissima c’è il Milan. Nell’annata 1935-‘36, l’Alessandria approdò al penultimo atto della Coppa Italia e vinse 1-0 in casa contro il Diavolo, conquistando una clamorosa finale, dove poi perse contro il Toro.
La storia si è ripetuta. Con la formazione guidata in panchina dal lazialissimo Angelo Gregucci chiamata ad un’altra storica impresa.
Tutto pronto, dunque. Per un incontro dal sapore speciale, che nel primo atto – all’Olimpico di Torino davanti a oltre ventimila spettatori – aveva riservato un epilogo beffardo, con il Milan vincente per 1-0 (rigore di Balotelli) che chiuse il match in forte affanno, per non dire timoroso, davanti ad un Orso feroce.

Non ci è piaciuta la frase di Magalini

È davvero un appuntamento con la storia per l’Alessandria, che dà seguito a una cavalcata incredibile iniziata lo scorso 2 agosto con Beppe Scienza in panchina: facile 2-0 all’Altovicentino (serie D) nel primo turno. Da quella vittoria, una scalata memorabile. Con l’Alessandria che ha eguagliato il Bari, unica formazione di Lega Pro – prima dei Grigi – ad accedere alla semifinale di Coppa Italia nella stagione 1983-‘84.
Ecco perché non ci è piaciuta l’affermazione del direttore sportivo Giuseppe Magalini, che in una intervista radiofonica, cercando di interpretare l’attuale momento no in campionato, ha detto che se fosse per lui oggi a San Siro manderebbe i giovani della Berretti.
È stata un’uscita infelice, veramente infelice, anche se il presidente Di Masi ha cercato di porre rimedio spiegando che  era stata solo una provocazione.
Infelice e irriguardosa per tutti coloro che si sono messi in coda per acquistare il tagliando della gara e che si metteranno in viaggio per l’esodo del popolo grigio. Che mette i brividi.
Irriguardosa perché offende le nuove generazioni di tifosi che non hanno potuto vedere da vicino la leggenda dei Grigi, che di fatto terminò proprio a San Siro al termine di quel maledetto spareggio perso contro la Reggiana nel 1975, che segnò la nostra ultima serie B. Poi solo illusioni e delusioni, ma sempre con l’amore più sincero e viscerale per questi colori che sono unici al mondo. E allora come si è potuto dire che questa sera, proprio in questo stadio che per noi ha sempre voluto dire il successo contro il Brescia e la serie A, dovrebbero giocare i giovani Orsacchiotti?
Naturalmente i favori del pronostico sono tutti per la formazione di Mihajlovic. Ma nello scontro tra Davide e Golia gli unici ad aver qualcosa da perdere sono i rossoneri. Lo ripetiamo anche a quel cretino (sì, cretino, per non dire altro) che in questi giorni ha invaso le bacheche facebook, dicendosi sicuro e felice che il suo Milan batterà “quelle merde” dei Grigi, semplicemente una misera squadra di Lega Pro.
Il tecnico serbo si affida ancora una volta a Mario Balotelli, all’ennesima prova d’appello, mentre Gregucci punterà tutto su Riccardo Bocalon, ex Inter primavera e uomo della storia grazie a quella doppietta nei minuti finali contro lo Spezia che ha permesso all’Alessandria di approdare in semifinale. Comunque vada, per i Grigi sarà un successo. Favole come queste vanno la pena di essere raccontate e vissute. Almeno una volta nella vita.

http://www.museogrigio.it/wp/?p=5487

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…per quelli che non ci sono più ,,,,per quelli che hanno difeso i colori grigi ovunque nelle vie nelle strade .per quelli che ci sono sempre stati dalla eccellenza oggi ,per quelli che ci sono sempre stati con qualunque società con qualunque tempo..per tutti quelli che hanno sempre pianto per questi colori…..per tutti quelli ……stasera regalategli un sogno ….dai grigi forti e fieri come la nostra bandiera!!!!

Paolo Ivaldi

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foto Tony Frisina
foto Tony Frisina

Milan-Alessandria, sarà favola o realtà?

Coppa Italia, stasera la semifinale di ritorno a S.Siro: il risultato dell’andata (1-0) e il divario di categoria rendono l’impresa dei grigi (seguiti da 15.000 tifosi) quasi impossibile.
Il rigore segnato da Balotelli che ha deciso la gara di andata tra Alessandria e Milan giocata a Torino
Il rigore segnato da Balotelli che ha deciso la gara di andata tra Alessandria e Milan giocata a Torino
PAOLO BRUSORIO
 Le regole del gioco dicono che stasera il più forte resterà il più forte e il più debole, appunto, il più debole. Quindi al Milan la finale di Coppa Italia e all’Alessandria gli applausi. Di San Siro, dei suoi 15 mila tifosi che coloreranno di grigio lo stadio in un ossimoro che sa di magia e in fondo anche un po’ di tutti quelli che al pallone chiedono di raccontare una storia e non solo la cronaca. Ma il calcio è tutto fuorché una scienza esatta. Non è il basket o il volley dove è tutto molto più preciso e le variabili sono ridotte ai minimi termini e il caso poi ancor di più. Tra Milan e Alessandria c’era un abisso prima della gara d’andata, figuriamoci ora che i rossoneri sono usciti dal tunnel e sentono profumo d’Europa e che, al contrario, la squadra di Gregucci rischia di stare pure fuori dai playoff che aprono le porte della serie B. Il risultato dell’andata (1-0 per il Milan nel match giocato all’Olimpico di Torino) è poi il macigno che rende ogni sorpresa tendente allo zero.

Ma ci sono quindicimila persone che ci credono ancora e forse persino più dei giocatori che ci devono provare: per loro la finale di Coppa Italia è tutta lì da prendere, la storia ancora lì da fare. San Siro mette una tremenda paura: pieno ti toglie il fiato, mezzo vuoto (come sarà inevitabilmente stasera, settore grigio a parte) ti incute rispetto. L’Alessandria ci proverà, il Milan ha tutto da perdere. Chi si è appassionato alla più impensabile delle semifinali spera nell’happy end, ma sa che un conto sono i film, un altro la realtà. E il film di Milan-Alessandria sta diventando realtà.

https://www.lastampa.it/2016/03/01/sport/calcio/milanalessandria-sar-favola-o-realt-5KngmrjY6eCcgnkQ1NYcBK/pagina.html

Il Milan chiama, Alessandria risponde. La carica dei 15 mila per la semifinale a San Siro

Dalla serie C ai rossoneri: missione impossibile in Tim Cup. Ma i grigi si esaltano con le big.
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Il «muro» dei tifosi dei grigi allo stadio Olimpico: all’andata è finita 1-0 per i rossoneri grazie a un rigore di Balotelli
MASSIMO DELFINO
ALESSANDRIA

Quindicimila tifosi dell’Alessandria alla «Scala del calcio», uno più, uno meno. I grigi muovono un’altra volta mezza città e lo fanno verso lo stadio più suggestivo d’Italia, cioè San Siro. Sensazioni uniche per chi non è abituato a palcoscenici così importanti e che ha solo sentito parlare di quando l’Alessandria era in A, sfidava e batteva le squadre più titolate.

Ci sarebbe anche l’aspetto sportivo di questa sorprendente semifinale di ritorno di Tim Cup: il Milan ha vinto 1-0 l’andata ed è stra-favorito, mister Gregucci lo sa bene e sottolinea che «si va a una festa, non a una Guerra punica». Però, l’Alessandria ha abituato bene in stagione: contro le compagini di categoria superiore ha sempre fatto un figurone, spesso ha pure vinto. E, allora, massimo rispetto per l’avversario e piena consapevolezza che un ulteriore miracolo è quasi impossibile, ma massima concentrazione e volontà di provarci, con un piano gara ben preciso: aspettare il Milan e contenerlo nel primo tempo, provando eventualmente a capitalizzare le poche occasioni che dovessero capitare.

L’amore per una maglia, la passione per il calcio: il sogno grigionero.
https://www.lastampa.it/2016/03/01/edizioni/alessandria/il-milan-chiama-alessandria-risponde-la-carica-dei-mila-per-la-semifinale-a-san-siro-pYK21KKuLTagLiXtZScHuK/pagina.html
Coppa Italia

Alessandria sogna, Milano vuole svegliarla. Gregucci: “Fino alla fine, noi non molliamo”

Questa sera, martedì 1, alle 21 si gioca il ritorno della semifinale di Tim Cup. Tutti disponibili per mister Gregucci, nel Milan ampio turn over, in avanti Balotelli-Menez. Più di sessanta i pullman in partenza da Alessandria. Diretta tv su Rai Due.
COPPA ITALIA – La partita che da un mese e mezzo stuzzica la fantasia dei tifosi grigi. Passare il turno sarà a dir poco un’impresa, forse impossibile, ma poter seguire e sostenere l’Alessandria dalle tribune del Meazza per tanti è come un sogno che si realizza, un giorno di cui negli anni conservare un ricordo prezioso da raccontare a figli e nipoti. L’andata pare aver messo una seria ipoteca sul nome della prossima finalista della Tim Cup 2015/2016, proprio per questo i Grigi non avranno nulla da perdere, dare il massimo e provarci fino alla fine sarà, comunque vada, il degno coronamento di un percorso entusiasmante.
Con il Bassano mister Gregucci ha praticato un leggero turn over, mossa dettata dalla volontà di mantenere forze fresche in vista del match di San Siro. In difesa, quasi certamente, dovrebbe tornare Celjak sulla destra, mentre a sinistra Sperotto lascerà spazio a Sabato. Al centro, a meno di sorprese dell’ultim’ora, Morero e Sirri. A centrocampopotrebbe rivedersi Loviso, da inizio 2016 utilizzato veramente col contagocce, altrimenti conferma per Mezavilla. Per il ruolo di interni favoriti Branca e Nicco. In avanti non è da escludere un impiego dal 1′ di Marconi, con Bocalon in campo nella ripresa, Marras ed uno tra Iocolano e Fischnaller sugli esterni.
“Vogliamo andare a San Siro a fare la nostra partita. Partiamo sfavoriti ma il nostro obiettivo è quello di non mollare fino alla fine per onorare la città” ha dichiatato Angelo Gregucci alla vigilia della partenza per Milano.
Milan Sinisa Mihajlovic gestures during the Italian Serie A soccer match ACF Fiorentina vs Ac Milan at Artemio Franchi stadium in Florence, Italy 23 August 2015. ANSA/MAURIZIO DEGL INNOCENTI
Milan Sinisa Mihajlovic gestures during the Italian Serie A soccer match ACF Fiorentina vs Ac Milan at Artemio Franchi stadium in Florence, Italy 23 August 2015. ANSA/MAURIZIO DEGL’INNOCENTI

Tra i rossoneri prevedibile un ampio avvicendamento, dovuto anche a qualche defezione. Niang, sfortunato protagonista di un incidente stradale che gli ha procurato una “contusione capsulo legamentosa della caviglia sinistra e una contusione alla spalla sinistra”, sarà fuori uso per almeno due mesi, Montolivo non convocato per un dolore al tendine d’Achille. In avanti spazio a Balotelli-Menez, sui quali Mihajlovic si è epresso chiaramente. “Mi aspetto molto da quelli che hanno giocato meno, soprattutto da Balotelli e Menez. Non sono ammessi cali di tensione” ha affermato il tecnico rossonero. A centrocampo spazio a Boateng, Poli e Josè Mauri. In difesa, a differenza del match di campionato con il Torino, dovrebbero partire dal 1′ Romagnoli e De Sciglio.

Questa la lista dei 23 convocati di Sinisa Mihajlovic per Milan-Alessandria:
Abbiati, Donnarumma, Livieri; Abate, Alex, Antonelli, Calabria, De Sciglio, Romagnoli, Simic, Zapata; Bertolacci, Bonaventura, Crociata, Mauri, Kucka, Locatelli, Poli; Bacca, Balotelli, Boateng, Honda, Menez.thumb_max_592x4801178926243_part8

Intanto l’amministrazione comunale ha comunicato che sarà messa a disposizione gratuitamente la sala del Teatro Ambra di viale Brigate Ravenna per rendere più confortevole la visione della partita a coloro che rimarranno in città. Circa 60 i pullman che partiranno verso le 17,30 da via Rossini alla volta dello stadio Meazza, alcuni di questi riservati a circa 300 alunni di diversi istituti scuolastici alessandrini.
Sarà una serata particolare anche per i piccoli calciatore del settore giovanile del Cassine, Pulcini ed Esordiente avranno infatti la possibilità di restare per qualche minuto fianco a fianco con i giocatori, per i secondi la gioia di scendere in campo pochi istanti prima del fischio d’inizio sfilando con uno striscione dell’Alessandria Calcio.Arbitrerà l’incontro il Sig. Guida di Torre Annunziata, calcio dì inizio alle 21, diretta su Rai2 a partire dalle 20.50.
1/03/2016
Alessandro Francini[email protected]

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Eccomi a Milano
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Eccoci arrivati alla Scala del calcio

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I ragazzi in campo

“Che bello è quando esco di casa per andare a SanSiro a vedere i Grigi !“ cit. Ivano L'Ancoretta Frisina
“Che bello è
quando esco di casa
per andare a SanSiro
a vedere i Grigi !“
cit. Ivano L’Ancoretta Frisina
Dai che manca poco.
Dai che manca poco.

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La bellissima coreografia della nostra curva

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 DA TRINO A TORINO, DA CERANO A MILANO SOLTANTO PER DIRTI….TI AMO

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MILAN-ALESSANDRIA 5-0

Marcatori: 20’e 39’ Menez, 24’ e 79’ Romagnoli, 89’ Balotelli.

Milan (4-4-2): Abbiati; De Sciglio, Zapata, Romagnoli, Antonelli; Honda, Poli, Kucka (46’ Mauri), Bonaventura (58’ Boateng); Balotelli, Menez (75’ Bacca). A disposizione: Liveri, Donnarumma, Abate, Simic, Alex, Locatelli, Crociata, Bertolacci, Calabria. Allenatore Sinisa Mihajlovic.

Alessandria (4-3-3): Vannucchi; Celjak, Morero, Sirri, Sabato; Nicco, Loviso (70’ Mezavilla), Branca(83’ Bocalon); Marras, Fischnaller, Iocolano (62’ Marconi). A disposizione: Nordi, Picone, Terigi, Boniperti, Cittadino, Sosa, Vitofrancesco, Sperotto, Guerriera. Allenatore Angelo Gregucci.

Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata (Barbirati-Marzaloni; IV uff. Russo).

Note: serata fresca, terreno in ottime condizioni; calci d’angolo 4-2 ; recuero: 0’+0′. Spettatori  28.202 per un incasso di 559.280,10 euro.

Tim Cup, finisce al Meazza il sogno dell’Alessandria

di Fabrizio Pozzi

Squadre che partono con la disposizione prevista, 4-4-2 per il Milan e 4-3-3 per l’Alessandria e rossoneri che cominciano forti del vantaggio maturato dopo la vittoria per 1-0 nella gara di andata. L’inizio è equilibrato con gli ospiti spinti dall’entusiasmo dei 15.000 tifosi giunti al “Meazza”. Al 7’, però, c’è il primo affondo dei rossoneri con Kucka il quale si incunea in area ed offre a Honda che fallisce il bersaglio da pochi passi. L’Alessandria risponde immediatamente con  Iocolano che crossa per Marras il quale non riesce a chiudere a rete per l’opposizione di Abbiati. La gara propone diversi spunti e al 15’, dopo una pregevole manovra orchestrata da Balotelli e Honda, è Mezez a scaldare le mani a Vannucchi che si disimpegna in due tempi sulla conclusione potente ma centrale. Il Milan fa valere il maggiore tasso tecnico ed è lo stesso Menez, al 20’, a sfruttare una imbeccata di Honda firmando il vantaggio rossonero con un preciso diagonale. Passano solo quattro minuti e Romagnoli, sugli sviluppi del primo calcio d’angolo per i rossoneri, raddoppia da due passi trasformando l’assist aereo di Kucka. A questo punto i rossoneri  allentano leggermente il ritmo, ma al 39’ Menez festeggia la doppietta personale insaccando un ottimo servizio da destra di Poli. Partita in ghiaccio per i rossoneri e squadre al riposo.

La ripresa comincia con Mauri al posto di Kucka. I ritmi sono inevitabilmente più bassi e i grigi cercano il gol della bandiera.  Soprattutto con Fischnaller, che ci prova prima al 51’ con un tentativo contrato da Zapata in extremis, e poi al 61’ con un colpo di testa su cross di Loviso, ma la sua deviazione finisce a lato di poco. Poco dopo anche il neo entrato Marconi prova la girata aerea incuneandosi tra due difensori però la sfera sfiora il palo alla destra di un Abbiati immobile. Gli ospiti insistono e, al 77’, De Sciglio è addirittura costretto al salvataggio sulla linea per respingere un pallone deviato da Fischnaller su cross di Celjak.  Ma il Milan è letale sui calci piazzati e lo dimostra al 79’ quando, ancora una volta da corner, Romagnoli mette a segno la propria doppietta personale e porta a quattro le reti per i rossoneri. La gara non ha davvero più storia ed all’89’ c’è gloria anche per Balotelli che chiude definitivamente la partita.

Risultato troppo severo per i grigi, che avrebbero meritato almeno la rete del pareggio soprattutto per quanto espresso nella ripresa.

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Il Milan ne fa cinque. Ma Alessandria ha vinto. Con il meraviglioso popolo grigio

Milano | 01/03/2016 — Milan – Alessandria 5-0
Marcatori: pt 20′ e 39′ Menez, 24′ Romagnoli; st 35′ autorete Sabato, 44′ Balotelli
Milan (4-4-2): Abbiati; De Sciglio, Romagnoli, Zapata, Antonelli; Bonaventura (15’st Boateng), Kucka (1’st Mauri), Poli, Honda; Menez (30’st Bacca), Balotelli. A disp.: Livieri, Donnarumma, Abate, Simic, Alex, Locatelli, Crociata, Bertolacci, Calabria. All.: Mihajlovic
Alessandria (4-3-3): Vannucchi; Celjak, Morero, Sirri, Sabato; Nicco, Loviso (25’st Mezavilla), Branca (37’st Bocalon); Marras, Fischnaller, Iocolano (18’st Marconi). A disp: Nordi, Picone, Terigi, Boniperti, Cittadino, Sosa, Vitofrancesco, Sperotto, Guerriera. All.: Gregucci
Arbitro: Guida di Torre Annunziata
Assistenti: Barbirati e Manzaloni, quarto ufficiale Russo
Note: Serata fresca, terreno in buone condizioni. Spettatori: 28.500 circa (incasso 559.280 euro) Angoli: 3-2 Recupero. 0’+

Ci siamo. Nella storia. Il Milan fa pokerissimo e il 21 maggio giocherà la finale, ma l’Alessandria ha stravinto. La favola più bella del calcio italiano in scena alla ‘Scala’ e con il vestito più bello. E con la forza della gente. Un legame unico, scritto su uno striscione srotolato pochi minuti prima dell’inizio, “Da Trino a Torino, da Cerano a Milano ogni volta per dirti…” e puntini di sospensione perché la fine arriva solo pochi istanti dopo, un ‘Ti amo’ in rosso su sfondo grigio, rosso come il sangue, grigio come l’amore e tutta la gente fa vibrare quelle due parole. Che dicono tutto e spiegano perché i Grigi sono unici.
LE SQUADRE
Gregucci sorprende in attacco: né Marconi, né Bocalon, ma Fischnaller al centro del reparto avanzato. Una sorta di ‘falso nueve’, per non dare punti di riferimento alla difesa avversaria. Gli altri cambi sono tutti annunciati, con il ritorno di Morero e Loviso. Nel Milan Menez – Balotelli coppia offensiva, Bonaventura e Honda esterni, in difesa comanda Romagnoli.
LA PARTITA
Alessandria gioca a viso aperto, Iocolano ispira e va a concludere, per poco Fischnaller non riesce a inserirsi in un passaggio corto di De Sciglio a Abbiati e quando Iocolano va giù in area il popolo grigio protesta, ma Guida fa proseguire. Il Milan è pericoloso con Menez; al 14′ Vannucchi alza la conclusione centrale, al 20′ l’attaccante che torna titolare dall’inizio non perdona, diagonale sul passaggio di Kucka. E i tifosi che fanno? Cantano ancora più forte. I rossoneri, però, vogliono chiudere in fretta la pratica: 24′, primo angolo, sul secondo palo sono in due liberi e Romagnoli può schiacciare di testa per il 2-0. E la gente di Alessandria canta ancora più forte. Al 40′ sono tre, ancora Menez per il tap-in vincente. Troppo severo, ma i Grigi devono provare a mordere di più. Nella ripresa gli ospiti alzano un po’ il baricentro e l’occasione migliore, al 16′, è per gli uomini di Gregucci, l’incornata di Fischnaller passa di poco sulla traversa. Al 26′ l’urlo dei tifosi si spegne in gola sul colpo di testa di Marconi , di un nulla sul fondo. Dentro Bacca, ma alla mezzora sono ancora i Grigi ad andare vicini al gol, ma Romagnoli toglie dalla porta il tocco ravvicinato di Fischnaller. Alla prima vera occasione, però, il Milan fa poker: in mischia il tocco di Romagnoli, ma con la deviazione di Sabato, e l’arbitro decide che la palla ha superato la linea bianca. Al 40′ Bacca grazia l’Alessandria, il popolo grigio continua a tifare come all’inizio. C’è ancora tempo per il quinto gol, in sospetto fuorigioco, di Balotelli. Poi la squadra a perdere gli applausi de popolo grigio e a restituirli perché un tifo così emozionante non l’ha nessuno. L’ultimo striscione? “Il sogno lo abbiamo coronato, adesso pensiamo al campionato”.

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Gregucci: “Ho due soli motivi di rammarico: aver dilatato così tanto il punteggio nel finale e non aver segnato un gol che sarebbe stata fiducia per noi”

Calcio

Alessandria | 01/03/2016 — Il punteggio è severo, anche troppo. Gregucci lo sa, averebbe voluto uscire con un altro risultato da San Siro e della Coppa. “Però voglio ringraziare i miei giocatori, per come hanno interpretato e vissuto questo cammino. Con loro posso solo complimentarmi, come con i tifosi che, con noi, hanno percorso tanta strada, e l’hanno riempita di coreografie, colori, sensazioni, emozioni. “Il campo – insiste Gregucci – ha detto Milan, ma i nostrri tifosi, loro hanno assolutamente non solo hanno vinto. Hanno stravinto”. Non inganni il punteggio, dunque. “Abbiamo avuto un buon approccio alla gara, abbiamo anche costruito. Ho solo qualche rammarico: aver dilatato troppo il punteggio, soprattutto nel finale e non essere riusciti a segnare almeno un gol, che i ragazzi avrebbero meritato, che abbiamo sfiorato almeno in un paio di occasioni e che sarebbe stato una iniezione enorme di fiducia, di cui abbiamo un grande bisogno. Soprattutto gli attaccanti. Sarebbe stato un premio anche per i nostri sostenitori: la nostra bella favola finisce qui, arrivare all’Olimpico di Roma sarebbe stato come andare oltre il sogno. Lo facciamo, però, stringendo forte la mano ad una grande squadre. Ho fatto più rotazioni io rispetto al mio amico Sinisa, perché quel che conta – insiste Gregucci – è andarsi a prendere ciò che vuole e ciò che conta avere. Con grande rispetto per l’avversario e per la gente, che tanto ha fatto per i Grigi”

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Sarà pure finita con una manita ma all’appuntamento con la storia si sono presentati in 15 mila…‪#‎onore‬‪#‎respect‬

Milan-Alessandria 5-0, rossoneri in finale

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Il Milan batte l’Alessandria 5-0 e vola in finale di Coppa Italia. In gol Menezcon una doppietta, Romagnoli, Sabato (aut), e Balotelli al 90′. Si ferma qui la favola dei Grigi . Nell’altra semifinale la sfida è tra Inter e Juventus.

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L’Alessandria ha fatto, comunque, la sua bella figura mettendo persino in difficoltà la formazione di Mihajlovic, nei primi minuti di gioco. Il gol di Menezal ventesimo minuto fa tirare un sospiro di sollievo al tecnico serbo e ai tifosi rossoneri sugli spalti di San Siro: il fantasista francese, al rientro dopo una lunghissima assenza, insacca da posizione defilata.

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Passano quattro minuti e Romagnoli, con un tocco di destro, a pochi centimetri dalla porta, non fallisce il 2-0 sugli sviluppi di un calcio d’angolo. L’Alessandria ci crede sempre di meno ma continua la propria onesta partita che, in pratica, si chiude al trentanovesimo quando una splendida combinazione sulla destra tra Honda e Poli, consente a Menez di infilare per la terza volta Vannucchi e di siglare la propria doppietta personale.

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Nella ripresa, ancora tanta buona volontà da parte dell’Alessandria ma, a dieci minuti dalla fine, arriva il quarto gol dei rossoneri con un altro tocco diRomagnoli: per l’ex difensore della Sampdoria, è festa grande con la doppietta. Una serie di errori difensivi dei Grigi consentono la fuga di Balotelli che, proprio allo scadere, realizza la “manita” rossonera. Milan in finale, ma è grande festa tra i tifosi dell’Alessandria che portano in trionfo una squadra che è stata, comunque, capace di una grande impresa.

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Il tabellino e le pagelle

Milan: Abbiati 6; De Sciglio 6, Zapata 6, Romagnoli 6,5, Antonelli 6; Honda 6, Poli 7, Kucka 7 (Mauri 6), Bonaventura 6 (Boateng 5,5); Balotelli 5,5, Menez 7 (Bacca 5,5).

Alessandria: Vannucchi 5,5; Celjak 5,5, Morero 5, Sirri 5, Sabato 5; Nicco 5,5, Loviso 5,5 (Mezavilla 5,5), Branca 5,5 (Bocalon 6); Marras 6, Iocolano 6 (Marconi 6), Fischnaller 5,5.

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Festa del tifo dell’ Alessandria, a S.Siro per dirti “Ti amo’”

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In trasferta per sognare l’impresa e dichiarare amore alla propria squadra. Circa 10 mila tifosi dell’Alessandria sono a San Siro per spingere i Grigi nel ritorno della storica semifinale di Coppa Italia contro il Milan.

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La gran parte è raccolta nella curva nord dello stadio, dove hanno dato vita a una spettacolare scenografia, srotolando uno striscione con scritto “Da Trino a Torino, da Cerano a Milano, ogni volta solo per dirti…”, completato da un enorme “Ti amo”, reso da migliaia di bandierine rosse e grigie. In tribuna, fra gli altri, ci sono i due ad del Milan, Adriano Galliani e Barbara Berlusconi, e Gianni Rivera, grande ex di entrambe le squadre.

Mario Bocchio

http://www.museogrigio.it/wp/?p=5496

Tim Cup: con una cinquina il Milan vince la gara di ritorno di semifinale contro l’Alessandria, tra una coreografia fantastica dei tifosi grigi

mercoledì 2 marzo 2016
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I grigi sostenuti nella storica trasferta nella ‘Scala del calcio’ a San Siro da circa 12mila sostenitori, perdono la gara di ritorno contro il Milan con un secco punteggio (5 a 0), molto severo, che ha messo in risalto il divario enorme che esiste tra le due formazioni, divise da due categorie, forse due delle reti erano viziate da fuorigioco non segnalato,  ma il traguardo ottenuto dalla squadra è in ogni caso straordinario e da mettere in cornice.

E’ stata una grande prova di coraggio e di caparbietà, forse i giocatori grigi potevano mettere qualcosa in più a livello di cattività agonistica, è stata una gara corretta (con nessun ammonito), è stata una grande festa sugli spalti, con i giocatori in maglia grigia usciti dal campo con i propri tifosi in piedi ad applaudire e con i complimenti sinceri espressi dall’allenatore del Milan in sala stampa: “Voglio fare i complimenti all’Alessandria, perché ha giocato una buona gara e non occorre vedere solo il punteggio finale, perchè i Grigi erano schierati molto bene in campo, che mettono anche in evidenza la bravura del tecnico Gregucci, che è un mio grande amico.

E complimenti ai loro tifosi, perché sono stati straordinari, hanno incitato la squadra per tutta la partita, l’hanno applaudita, con passione ed uno stile che devo essere di esempio. Neppure un fumogeno, solo il calore del tifo, la fantasia della coreografia, l’amore di questi straordinari tifosi”.

Anche queste parole si stima e di valutazione dell’allenatore avversario valgono più dei cinque goal presi a San Siro (troppi per quello che si è visto in campo).

Il tabellino di  Milan- Alessandria: 5-0

MILAN: 32 Abbiati, 2 De Sciglio, 7 Menez (70 Bacca dal 75’), 10 Honda, 13 Romagnoli, 16 Poli, 17 Zapata, 27 Kucka (4 Mauri dal 46’), 28 Bonaventura (72 Boateng dal 58’), 31 Antonelli, 45 Balotelli. A disposizione: 97 Livieri, 99 Donnarumma, 20 Abate, 25 Simic, 33 Alex, 73 Locatelli, 89 Crociata, 91 Bertolacci, 96 Calabria. Allenatore: Sinisa Mihajlovic.

ALESSANDRIA: 12 Vannucchi, 5 Morero, 6 Sirri, 10 Nicco, 11 Fischnaller, 14 Branca (8 Bocalon dall’82’), 15 Sabato, 17 Marras, 20 Celjak, 21 Loviso (4 Mezavilla dal 70’), 24 Iocolano (9 Marconi dal 63’). A disposizione: 1 Nordi, 2 Picone, 3 Terigi, 13 Boniperti, 16 Cittadino, 19 Sosa, 22 Vitofrancesco, 23 Sperotto, 25 Guerriera. Allenatore: Angelo Gregucci.

Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata, coadiuvato dagli assistenti Marco Barbirati e Andrea Marzaloni, IV ufficiale Carmine Russo.

Marcatori: 20’ Menez; 23’ Romagnoli; 39’ Menez; 80’ Romagnoli; 89’ Balotelli.

Ammoniti: nessuno

Espulsi: nessuno

Calci d’angolo: 3-2

Recupero: primo tempo 0’, secondo tempo 0‘.

Note: serata non eccessivamente fredda e neppure umida; terreno in ottime condizioni; spettatori paganti 28.202, incasso 559.208,10.

La cronaca della partita

PRIMO TEMPO

6’ Milan: azione sulla sinistra Kucka al centro area per Honda solo davanti a Vannucchi spara alto sulla traversa;

8’ Alessandria pericolosa con Fischnaller che impegna Abbiati, poi la palla esce dall’area ma i grigi conquistano un calcio di punzione, battuto da Iocolano per la testa di Morero, alto sulla traversa;

14’ tiro potente di Menez parato da Vannucchi;

20’ Milan in gola con Menez, che sfrutta un ottimo appoggio in area sulla destra e supera Vannucchi con un perfetto rasoterra;

23’ passano solo tre minuti ed i rossoneri raddoppiano con Romagnoli che raccoglie un calcio d’angolo e mette la palla in rete, in sospetta posizione di fuorigioco;

39’ arriva la doppietta per Menez ed il terzo goal per il Milan, con scambio rasoterra fra Honda e Poli e cross di quest’ultimo per il n. 7 rossonero che con un tapin manda la palla alle spalle di Vannucchi;

SECONDO TEMPO

L’Alessandria rientra in campo con la stessa formazione con la quale ha chiuso la prima frazione di gioco; il Milan sostituisce Kucka con Mauri.

5’ grigi pericolosi con Fischnaller che entra in area e tira, respinge Abbiati e l’azione sfuma;

22’ Nicco lanciato sulla destra si allunga troppo la palla e quando entra in area trova il portiere Abbiati in uscita;

25’ Marconi di testa raccoglie un cross dalla destra di Nicco e sfiora il goal;

31’ ancora un’azione pericolosa dei grigi, con un cross rasoterra di Branca al centro dell’area, sul quale interviene Fischnaller che indirizza nello specchio della porta, ma un intervento provvidenziale sulla linea evita il goal;

35’ il Milan segna la quarta rete della serata in mischia su azione di calcio d’angolo, con il tocco vincente di Romagnoli;

40’ Bacca s’invola verso la rete alessandrina (secondo noi in netta posizione di fuori gioco non segnalata), ma non riesce a centrare lo specchio della porta;

44’ il Milan chiude con una cinquina la gara, mandando a segno Balotelli, partito in evidente posizione di fuori gioco, anche questo non segnalato dal collaboratore del signor Guida.

MARIO MARCHIONI ([email protected])

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E’ stato bello vedere i GRIGI che schiacciano il Milan nella loro metà campo, è stato bello vedere gli undici in campo che, dall’inizio alla fine, hanno dato l’anima, hanno corso come dannati, è stato bello vedere che questa volta sono entrati per giocarsi la partita, è stato bello vedere agonismo senza cattiveria, è stato bello sognare … ma ancor più bello è che questo sogno è finito come già si sapeva ma, come i film capolavoro che si rivedono più volte volentieri, anche questo capolavoro, pur sapendo il finale, lo si è vissuto molto volentieri … è vero che in campo c’erano ORSI GRIGI …. ma erano 20 .. 30 mila o anche più … è stato bellissimo …. a Milano il cielo si è tinto di GRIGIO

Walter Colombini

 

Mihajlovic: ‘Complimenti all’Alessandria. E ai suoi tifosi: sono stati straordinari, un esempio per tutti”

Calcio

Milano | 01/03/2016 — Avrebbe di che festeggiare, Sinisa Mihajlovic: il suo Milan cresce e centra il primo traguardo stagionale, la finale di Tim Cup che, per i rossoneri, significa anche Europa. E, invece, prima delle domande, l’allenatore del Milan parla degli avversari. “Voglio fare i complimenti all’Alessandria, perché ha giocato una buona gara. Il punteggio non deve condizionare, i Grigi sono stati bene in campo. Complimenti anche per lo straordinario percorso in Tim Cup. E complimenti ai tifosi: appena sono entrato ho alzato gli occhi verso quel settore pieno e, anche da ‘esterno’, non si poteva non emozionarsi. Sono stati straordinari, hanno incitato la squadra per tutta la partita, l’hanno applaudita, l’hanno ringraziata e l’hanno fatto con una passione, una classe e uno stile che devo essere di esempio. Neppure un fumogeno, solo il calore del tifo, la fantasia della coreografia, l’amore dei tifosi”

– See more at: http://www.ilpiccolo.net/articolo.php?ARTUUID=73AA26C7-F831-420D-9B9B-90B13A183899&MUUID=B0386E80-6678-4BCA-BA1E-AE4D9FAF93D3#sthash.4mCjCzEn.8oJyuZkL.dpuf

Tim Cup, Mihajlovic: “Complimenti all’Alessandria e ai suoi meravigliosi tifosi”

Dopo il 5-0 con il quale il Milan ha superato l’Alessandria conquistando l’accesso alla finale di Tim Cup, SinisaMihajlovic si presenta in sala stampa visibilmente soddisfatto. Ma prima di rispondere alle domande dei giornalisti il tecnico rossonero elogia gli avversari intesi sia come squadra che come tifosi: “Complimenti all’Alessandria e ad Angelo (Gregucci, allenatore dei grigi, n.d.r.), sia per la gara di questa stasera che per il cammino in coppa che ha consentito loro di venire a giocarsi la finale contro il Milan. E complimenti ai loro tifosi. Sono stati meravigliosi, hanno dimostrato grande civiltà ed hanno incitato la squadra per tutta la partita nonostante il risultato. Si sono dimostrati un esempio per tutti. Alessandria diversa rispetto a quella di Torino? Non mi pare, anche stasera si sono dimostrati compatti ed organizzati e, in qualche fase della gara, ci hanno anche messo un po’ in difficoltà. Certo ci sono due categorie di differenza, ma sapevamo che loro sono una buona squadra anche se, rispetto alla gara di andata, stanno andando un po’ peggio in campionato. Per noi oggi era fondamentale centrare la finale ed avere anche l’atteggiamento giusto, mettendo minuti nelle gambe di quelli che ne avevano bisogno. Siamo contenti di aver fatto tutto quello di cui avevamo bisogno. Per quello che riguarda l’Alessandria, conoscendo bene Angelo, sono convinto che riuscirà a raggiungere gli obiettivi prefissati”.

MILANO 01/03/2016 - COPPA ITALIA - TIM CUP - MILAN - ALESSANDRIA - TIFOSI ALESSANDRIA - FOTO DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
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Alessandria, Gregucci: “Hanno vinto i tifosi grigi. Avrebbero meritato di esultare per un gol”

La splendida avventura dell’Alessandria in Tim Cup si è conclusa contro un avversario di grande prestigio. Al termine della semifinale di ritorno, persa per 5-0 al “Meazza” con il Milan, il tecnico dei grigi Angelo Gregucci commenta così in sala stampa.
La Tim Cup è stata un’esperienza magnifica. La nostra favola finisce qui e come prima considerazione voglio ringraziare i miei calciatori che hanno fatto un percorso magnifico ed emozionante. E poi voglio ringraziare i tifosi grigi, non solo per il numero, ma anche per il colore, la coreografia. Sicuramente loro non hanno perso, stasera. Anzi, di sicuro hanno vinto. Quello che mi dispiace è che abbiamo approcciato bene la gara, abbiamo avuto qualche opportunità ma non abbiamo fatto quel gol che avremmo meritato e che avrebbe fatto esultare i quindicimila cuori alessandrini che siamo riusciti a portare alla ‘Scala del calcio’. Ed è stato un peccato che nel finale il punteggio si sia dilatato un po’ troppo. Noi siamo venuti a Milano per giocare la partita nel rispetto delle nostre qualità e delle nostre gambe. E quando avevamo le giuste distanze, all’inizio dei due tempi, abbiamo fatto buone cose. Abbiamo preso due gol su palla inattiva, dove lasciavamo centimetri un po’ ovunque e resta un po’ di rammarico per aver dato una mano ad una squadra molto più forte di noi. Squadra che ha tecnica, fisico e che mi è sembrata più in salute ed in fiducia rispetto alla gara di andata, del resto di Mihajlovic come allenatore c’è sempre da fidarsi. Nonostante qualche piccolo rimpianto resta l’esaltazione dei miei giocatori e dei tifosi dell’Alessandria, una piccola città che qui a San Siro ha sognato ad occhi aperti. Andare all’Olimpico di Roma, dopo essere stati anche a Palermo, Genova e Torino, per noi avrebbe voluto dire andare oltre il sogno…  Indicazioni per il campionato? Dobbiamo riacquistare un po’ di fiducia. Non per niente dicevo che avrei voluto un gol, non avrebbe certamente cambiato l’esito della gara, ma ci avrebbe dato fiducia. I miei attaccanti hanno bisogno di segnare. Abbiamo creato opportunità, perfino belle da vedere, con Marconi, Fischnaller, anche nel primo tempo, e Bocalon. Dovremo trovare la fiducia e la convinzione dentro di noi, cercando di fare un buon finale di campionato sebbene, al momento, la classifica ed i risultati non ci sorridano. Le prestazioni, però, sono buone e sono convinto che la gente ci darà una mano. La squadra sta bene, ho fatto più turn-over del Milan… Sono contento che qualcuno di quelli che sono entrati si è mostrato molto determinato e potrà dare molto in campionato. Ma dovrà prevalere lo spirito di squadra ed il sacrificio che metteremo nelle ultime dieci gare. Io sotto i riflettori dopo la Tim Cup? Il senso vero e profondo è che io non ho mai avuto tantissimo talento ed ho sempre dovuto raschiare il barile delle mie motivazioni per riuscire a fare qualcosa. Sinceramente io non ho bisogno di riflettori, i miei riflettori sono i grigi e l’Alessandria. Perchè qui c’è un buon progetto per poter andare avanti e perché è anche la mia storia personale. Ho cominciato la mia carriera da calciatore con la maglia grigia, ho grande rispetto per questa maglia e le sono molto riconoscente. Io ero un poveraccio, preso per strada, ed i grigi mi hanno perdonato qualsiasi cazzata fatta in età giovanile. Per questo vorrei tanto riuscire a portare i grigi in alto per restituire, dopo tantissimi anni, un minimo di lustro. Ora vedo lo sport in maniera diversa rispetto a quando ero giovane, lo vedo come proposta, come esempio per dei giovani che non hanno punti di riferimento. E attraverso lo sport ho la fortuna di poter rappresentare la mia anima, che una cosa fantastica. Quindi non ho bisogno di allenare in serie A, ho bisogno di avere a che fare con delle persone vere. Certo allenare in serie A è meglio che allenare in serie C, ma io ho sempre cercato di scansare il divismo, alla ricerca di persone vere ed oneste Nella vita, e l’ho detto anche quando ho preso la squadra, per me contano il merito, il rispetto e la lealtà. Adesso, nel calcio, ci sono realtà che possono magari durare qualche anno, per me valgono la credibilità delle persone, la conoscenza della città e dell’ambiente. E l’ambiente, ad Alessandria, non è facile… si ricordano ancora i fasti del passato che, ripeto, vorrei cercare di rinverdire con tutto il mio impegno, la mia professionalità e la mia onestà di persona. Più che un bravo allenatore a me interessa essere considerato una persona leale ed onesta”.

Mg Milano 01/03/2016 - Coppa Italia / Milan-Alessandria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: coreografia tifosi Alessandria
Mg Milano 01/03/2016 – Coppa Italia / Milan-Alessandria / foto Matteo Gribaudi/Image Sport
nella foto: coreografia tifosi Alessandria
MILANO 01/03/2016 - COPPA ITALIA - TIM CUP - MILAN - ALESSANDRIA - GIOCATORI ALESSANDRIA - FOTO DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS
MILANO 01/03/2016 – COPPA ITALIA – TIM CUP – MILAN – ALESSANDRIA – GIOCATORI ALESSANDRIA – FOTO DANIELE MASCOLO/PHOTOVIEWS

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Sulla strada del ritorno…. stanchi, ma sereni… sarebbe stato stupendo fare un gol, ci siamo andati vicino… ma comunque la notte più bella per Alessandria, da tanti anni a questa parte. Comunque sia andata, grazie per questo cammino…. grazie per queste emozioni… grazie per averci reso orgogliosi di voi… e grazie per aver ridato lustro alla nostra depressa e malinconica città.

Giorgio Manca

RASSEGNA STAMPA

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LA STAMPA

La leggendaria impresa dei grigi di Coppa, ecco perché adesso l’Alessandria può pensare in grande

Dal grande esodo dei 20 mila all’Olimpico ai 15 mila di San Siro: un’intera città ha ritrovato l’orgoglio delle sue origini seguendo le gesta della squadra. E ora non vuole più perderlo.
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L’interminabile carovana di pullman (in tutto sessanta) in partenza da Alessandria per lo stadio di San Siro (foto di Federica Castellana per La Stampa)
MASSIMO DELFINO
ALESSANDRIA

Il messaggio della Tim Cup è stato chiaro: i grigi e la città possono e devono pensare in grande, anche nel futuro.

Non è solo una questione di risultati sul campo: certo, la serie B è un traguardo da raggiungere abbastanza in fretta e rappresenta il nucleo del progetto Di Masi. Eppure, questa stagione ha tracciato un solco che va oltre l’aspetto sportivo, perché Alessandria ha saputo scommettere sul calcio come rinascita e aggregazione di una comunità. Non era ovvio o scontato che realtà consolidate sul territorio puntassero sul pallone per farsi conoscere oltre i confini provinciali: hanno «rischiato», hanno avuto coraggio e ora traggono i benefici dell’investimento. Non limitarsi a coltivare il «piccolo orticello» è stato poi il segreto della società, che ha aggredito il mercato, ha trovato sponsor illustri e intrapreso nuove strade commerciali, ancor prima che la squadra si meritasse con le vittorie palcoscenici come Marassi, l’Olimpico e San Siro.

La realtà locale, pur appassionata e sempre vicina ai grigi, non potrà mai garantire uno «step» ulteriore al club e viceversa. Ritagliarsi visibilità su un territorio più ampio, scegliere partner forti e di respiro nazionale è alla base di un processo di crescita.

Va da sè che il lavoro sia lungo e complesso e coinvolga tutte le componenti del sistema calcio. Pensiamo anche ai tifosi: muoverne 20 mila a Torino e 15 mila a Milano è stata l’eccezione dovuta alla grandezza dell’evento, ciò non significa in automatico averne 5 mila al Moccagatta con la Giana Erminio. Eppure, l’entusiasmo con cui sono state organizzate le carovane di pullman, le coreografie da brividi negli stadi, l’avvicinamento ai grigi di tanti bambini, le iniziative promozionali della dirigenza e quelle del Comune sono un seme in grado di germogliare. Il supporter «occasionale» di oggi diventerà il fedelissimo di domani, se l’Alessandria saprà continuare a trasmettere il messaggio di calcio pulito e genuino che è alla base della gestione Di Masi.

In questo quadro, si innesta poi il responso del campo, cioè la «variabile impazzita» che altera o rischia di stravolgere giudizi e strategie. In estate, la cadetteria era l’obiettivo imprescindibile, il traguardo da raggiungere a ogni costo.

Cammin facendo, ci si è avviati su una strada parallela, senza dubbio più ricca di fascino e di attrattiva, capace di ammaliare un po’ tutti e senza via d’uscita, almeno fino alla notte di San Siro. Alessandria (città, squadra e tifosi) l’ha percorsa e ha raccolto frutti prelibati, che addolcirebbero anche l’eventuale slittamento di un anno del «progetto serie B».

UNGHERIA

12000 (!) Alessandria szurkoló járt a San Siróban

1-3

Milan – Alessandria 2016.03.01. | A Milan a harmadosztályú csapattal meccselt az Olasz Kupában, 12000 vendégszurkoló tette tiszteletét a San Siróban. A számukra történelmi mérkőzésnek számító esemény után nem sok okuk volt az örömre, a hazaiak 5-öt rúgtak nekik. Mindenesetre a túra emlékezetes marad számukra.

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Alessandria's supporters show a banner during the Italy Cup second leg semifinal soccer match AC Milan vs US Alessandria at Giuseppe Meazza stadium in Milan, Italy, 01 March 2016. ANSA/DANIEL DAL ZENNARO
Alessandria’s supporters show a banner during the Italy Cup second leg semifinal soccer match AC Milan vs US Alessandria at Giuseppe Meazza stadium in Milan, Italy, 01 March 2016.
ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

5-1

6-1

The US Alessandria fans show their support during the TIM Cup match between AC Milan and US Alessandria at Stadio Giuseppe Meazza on March 1, 2016 in Milan, Italy.

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Jeremy Menez (R) of AC Milan scores his second goal during the TIM Cup match between AC Milan and US Alessandria at Stadio Giuseppe Meazza on March 1, 2016 in Milan, Italy.

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Manuel Fischnaller of US Alessandria is challenged by Keisuke Honda of AC Milan

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Mario Balotelli (L) of AC Milan scores his goal during the TIM Cup match between AC Milan and US Alessandria at Stadio Giuseppe Meazza on March 1, 2016 in Milan, Italy.

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Keisuke Honda (R) of AC Milan competes for the ball with Adriano Mezavilla (L) of US Alessandria during the TIM Cup match between AC Milan and US Alessandria at Stadio Giuseppe Meazza on March 1, 2016 in Milan, Italy.

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Keisuke Honda (R) of AC Milan competes for the ball with Adriano Mezavilla (L) of US Alessandria during the TIM Cup match between AC Milan and US Alessandria at Stadio Giuseppe Meazza on March 1, 2016 in Milan, Italy.

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Mario Balotelli (C) of AC Milan competes for the ball with Gianluca Nicco (L) and Santiago Moreno (R) of US Alessandria during the TIM Cup match between AC Milan and US Alessandria at Stadio Giuseppe Meazza on March 1, 2016 in Milan, Italy.

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Keisuke Honda of AC Milan competes for the ball with Massimo Loviso of US Alessandria during the TIM Cup match between AC Milan and US Alessandria at Stadio Giuseppe Meazza on March 1, 2016 in Milan, Italy.

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Luca Antonelli (R) of AC Milan competes for the ball with Manuel Marras (L) of US Alessandria during the TIM Cup match between AC Milan and US Alessandria at Stadio Giuseppe Meazza on March 1, 2016 in Milan, Italy.

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Keisuke Honda (R) of AC Milan competes for the ball with Roberto Sabato (C) of US Alessandria during the TIM Cup match between AC Milan and US Alessandria at Stadio Giuseppe Meazza on March 1, 2016 in Milan, Italy.

http://www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-cronaca/the-us-alessandria-fans-show-their-support-fotografie-di-cronaca/513205544?share=site_facebook&esource=social_FB_gallery

FRANCIA

  1. // COUPE D’ITALIE
  2. // DEMIE
  3. // MILAN-ALESSANDRIA (5-0)

L’ÉMOUVANT TIFO DES SUPPORTERS D’ALESSANDRIA

Il n’y a pas besoin d’être un grand club pour réaliser des chorégraphies efficaces.
Le club d’Alessandria est arrivé avec 60 autocars remplis de supporters ce mardi à Milan, à l’occasion du match retour en demi-finale de Coupe d’Italie. Et ils étaient environ 10 000 à occuper la Curva nord de San Siro. Forcément, ce petit paquet de fans a voulu marquer le coup et a donc mis en scène un tifo. Une banderole a été déployée, sur laquelle il était écrit : «  De Trino à Torino, de Cerano à Milan, à chaque fois juste pour te dire…  » Combiné à cela, chaque personne présente dans le kop a tenu un carré de couleur pour former le message «  Ti amo  » (je t’aime, ndlr). Même si les Rossoneri n’ont fait qu’une bouchée d’Alessandria en remportant la partie 5-0, ce club de D3 peut être fier de son parcours. Pour en arriver là, les Grigi ont dû éliminer Palerme, le Genoa et Spezia.
À l’année prochaine ?
http://www.sofoot.com/l-emouvant-tifo-des-supporters-d-alessandria-218387.html
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BRASILE


Milan x Alessandria

Quase 13 mil torcedores da Alessandria da 3ª divisão presentes no San Siro na partida de hoje pela Copa da Itália.

1-3
Everton Maia Estádio deles cabe apenas 6 mil e hoje quase 13 mil fora 
Il loro stadio può contenere solo 6 mila e oggi quasi 13 mila fuori
O Show Das Torcidas Hoje foi a cidade toda
Oggi c’era tutta la città
Diego Mendes Só o Futebol é capaz de momentos assim!!!!
Invasão monstra, o Futebol é radiante.
Solo il calcio è in grado di dare momenti così!!!!
L’invasione dimostra che il calcio è felicità.
Hudson Rosa O futebol respira ar puro na europa mesmo com o futebol gourmet, ao contrário daqui que está em aparelhos!
Otávio Ferreira é a partida da vida dos caras… mesmo o Milan não estando lá essas coisas nos últimos anos
Giovani Nobre Iaê Yan Lopes mais torcedores do Alessandria que do Milan
Più tifosi dell’Alessandria che del Milan
Fabricio Machado Mendes Se em campo o futebol italiano anda mal,na bancada vai muito bem.

Se sul campo il calcio italiano sta male, sugli spalti va molto bene.

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GRAZIE RAGAZZI