La “nuova” stazione di Alessandria.

La “nuova” stazione di Alessandria.

Progettata nel 1938 dall’Architetto Ing. Roberto Narducci (già “padre” di altre 33 stazioni Italiane, come Taormina-Giardini, Roma Ostiense, Viareggio, Pietra Ligure e tante altre) è un chiaro esempio di architettura Razionalista, utilizzata maggiormente durante il periodo Fascista, della nostra città. La stazione è divisa in tre grossi corpi.
Il corpo centrale, adibito all’ingresso e alla biglietteria e due corpi laterali occupati da bar, ristoranti, magazzini e sale d’attesa per tutte le classi. La stazione si sviluppa inoltre su 2 piani (oltre al piano terra) ove erano collocati gli uffici. Distaccati dal fabbricato viaggiatori vi erano inoltre altri due corpi. Guardando il fabbricato viaggiatori dai giardini, a sinistra il Fabbricato per i Servizi Postali (una volta raccordato alla rete ferroviaria) e a destra il Fabbricato per “La Provvida” (antica cooperativa dei Ferrovieri), i servizi sanitari e il dormitorio. Le volte della stazione vecchia (rottamate prima del 1934, per l’implemento bellico in vista della Guerra in Abissinia) furono sostituite con delle semplici pensiline costruite dalle Officine di Savigliano, esse erano presenti solo sul secondo (Binari 2 e 3) e terzo (Binari 4 e 5) marciapiede. Il piano binari originale redatto da Narducci prevedeva 7 binari di sosta e 6 di servizio (oggi sono 11 di sosta e 5 di servizio per ricovero materiale). La stazione posta all’interno del triangolo industriale era collegata con diverse linee, la Torino-Genova (via Isola del Cantone/Busalla), la Alessandria-Piacenza, la Alessandria-San Giuseppe di Cairo, la Alessandria-Cavallermaggiore (fino a Cantalupo condivisa con la AL-SGdC) la Alessandria-Ovada ela Alessandria-Valenza (ove la linea si diramava per Casale/Vercelli/Chivasso)-Torreberetti (ove la linea si diramava per Sannazzaro-Cava Carobara-Pavia)-Novara-Arona. Venne inaugurata in 2 volte, la prima dove venne inaugurato il fabbricato viaggiatori nel giugno del 1940 e la seconda nel 1942 (con tutto il complesso pronto). Ovviamente la stazione, essendo un obiettivo strategico non venne risparmiata dai bombardamenti alleati durante il secondo conflitto mondiale. Nel dopoguerra venne riparata e terminata nel 1949.

A sud-ovest della stazione era collocato lo scalo di Alessandria Smistamento (oggi usato al minimo delle sue potenzialità, con circa 40 binari di arrivi/partenze e altrettanti per lo smistamento e assemblaggio dei treni merci, secondo per dimensioni solo a quello di Bologna San Donato). Nel 2008 la stazione si vide protagonista di una ristrutturazione (che a parer mio ha cancellato tutto il fascino interno realizzato da Narducci) dei locali, con la creazione di ascensori per le persone a ridotta mobilità (che si videro funzionanti soltanto dal 2015). La stazione ad oggi è collegata da Regionali (da/per Savona, Chivasso, Voghera, Novara, Arquata Scriva e Asti) Regionali Veloci (da/per Torino e Genova), Intercity (da/per Torino, Genova, Salerno) e Frecciabianca (da/per Torino e Roma, probabile sostituzione con Frecciargento) di Trenitalia, Trenord opera sulle relazioni Alessandria-Pavia (via Torre Beretti-Sannazzaro), Alessandria-Milano C.le (via Voghera/Pavia) e Alessandria Milano Porta Genova (via Mortara/Vigevano). Era collegata fino al 2014 con servizio internazionale cuccette e auto al seguito per Amburgo (Autozug DB Bahn) e ‘s-Hertogenbosch (Autoslaap), entrambi svolti in collaborazione con Trenitalia.