Un’alessandrina in America di Claudia Pessarelli – “Tornare nella mia città dopo due anni”

Alessandria vista con gli occhi di un’emigrata che ritorna

Sono stata in città tra Natale e i primi giorni dell’anno: erano due anni che non tornavo e cinque che non la vedevo d’inverno. Alessandria, metti il tuo vestito buono e fatti volere bene!

94931471_rsz_2845922349_img_4031OPINIONI – Sono stata ad Alessandria tra Natale e questi primi giorni dell’anno ed erano due anni che non tornavo e cinque che non la vedevo d’inverno. Dopo mesi in cui mi ero letta tutti gli articoli su AlessandriaNews e avevo partecipato, come spettatrice, alle discussioni, a volte piuttosto accese, sui vari argomenti che hanno vivacizzato, diciamo così, la vita cittadina, avevo proprio voglia di vedere la mia città dal vivo. E ora l’ho vista. A parte la nostalgia che mi assale e che mi fa vedere tutto più rosa di come la vedete voi, Alessandria non mi è sembrata molto cambiata, e forse questo non è poi molto positivo.

Detto questo, voglio distaccare il mio cuore e con freddezza, cercare di guardarla con gli occhi di chi non è legata a molti dei suoi angoli con dei ricordi di giovinezza, ma la vede per la prima volta. Allora facciamo un giro in città insieme, guardatela con me e leggete cosa ho visto e notato.

Dalla Pista attraversando lo Spalto in due passi si è in centro. Ma come siamo fortunati! Io che negli Usa non riesco ad arrivare da nessuna parte a piedi, quando torno in città apprezzo moltissimo il poter camminare e la sua dimensione: una città che si può attraversare in poco tempo dalla Pista agli Orti da Tanaro a Bormida, camminando, che meraviglia! Per questo motivo, l’aria irrespirabile che ho sentito in questi giorni, ma anche lo “scherzo” dei due giorni senza traffico in centro mi ha fatto allo stesso tempo piangere e ridere.

Intorno a piazza Garibaldi il traffico era normale: piazza Garibaldi è in periferia?  So di buttare la benzina sul fuoco se dico che secondo me la soluzione sarebbe fare dei parcheggi alle diverse entrate della città, con navette ben segnalate e a pagamento per il centro, visto che fare parcheggi in centro non è facile. I negozianti in centro si sono lamentati del blocco del traffico che ha tolto loro clientela? Perché? Non dico che non abbiamo ragione, ma la soluzione deve essere a monte: il centro, perché la gente abbia voglia di tornarci, deve essere un luogo di incontro, accogliente. Ad Alessandria, a parte la nebbia che non aiuta, il “feeling” non è così.

L’illuminazione delle strade non è sufficiente oppure è mancante. Nei primi giorni di gennaio mezza piazza Garibaldi era al buio e anche molti lampioni delle strade della Pista, dove ero, erano spenti. Oltre a questo molti negozi sono chiusi e a quanto sento, molti di essi si sono trasferiti a Panorama.

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La povera piazzetta della Lega, il nostro salotto buono, è alquanto deprimente. È vero che Cercenà è sempre chiuso in inverno, ma ora pure è spento l’angolo dove negli ultimi anni c’era Benetton e non parliamo del lato Cinema Moderno. Voci sussurrano che lì aprirà Eataly? Sarà che io ho visto i negozi Eataly solo all’estero e non so come siano quelli in Italia, ma mi sembra strano che Eataly scelga Alessandria, detto questo: wow, come mi piacerebbe, ma ci crederò solo se lo vedrò, spero la prossima volta che torno.

Molto è chiuso e nuovi negozi sono diretti specialmente ad una clientela molto giovane; alcune chicche nascoste, che però solo noi alessandrini conosciamo, ci sono e ci va bene che gli altri non sappiano che basta girare un angolo anonimo e stretto, per ritrovare un vicolo carino ben tenuto ed accogliente.  Lì però una installazione davanti ad un negozio, che doveva essere vietata ai cani (un cartello lo dice, ma non dovrebbe essere implicito che anche se c’è dell’erba non si lasciano fare i bisogni ai cani… bisogna ancora specificarlo?) dopo due giorni di pioggia era diventata un pantano pericoloso dove lasciarci gambe o osso sacro… peccato. Però quanto è bello vicolo dell’ Erba e quantosono belli gli angoli di Alessandria in quella zona e anche via Bissati. Mi piacerebbe che Alessandria fosse tutta curata come lo sono quelle poche strade.

L’Alessandria vecchia potrebbe essere rivitalizzata e resa bella ed accogliente: via Milano, via Vochieri, le strade che si intrufolano tra le case più vecchie della città. Invece è tutto chiuso, nessun negozio riesce a sopravvivere e non c’è nessuna indicazione turistica. Non sono arrivata a piazza Santa Maria di Castello, non so se il progetto di rifacimento sia partito o no, certo che sfido chiunque non sia di Alessandria, a trovarla.

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Girando per le strade dell’Alessandria antica, sono finita in via Dossena e da lì ho visto il ponte nuovo. A me piace! Vero è più alto del resto della città, ma non credo certo che sia perché i calcoli sono stati fatti sbagliati, sarà stato un calcolo voluto per alzare la campata ed impedire possibili problemi se l’acqua del Tanaro dovesse salire troppo. Se dalla parte città mi sembra che le cose funzionino già bene, dalla parte Cittadella tutto è ancora un macello: ma quand’è che il ponte dovrebbe diventare funzionante? Certo che visto dal ponte Tiziano, ma anche da via Dossena, il ponte nuovo è proprio bello: si vede da ogni parte e spero verrà illuminato così che si possa notare anche di notte da lontano.

Ho camminato tanto in questi giorni alessandrini: ho notato con piacere il rifacimento dei marciapiedi dei Giardini dalla parte di corso Crimea, e di via Rattazzi, angolo via Piacenza, ma ho anche notato come ogni spazio verde della città sia abbandonato a se stesso: erbacce, nessuna potatura fatta da tempo. Il comune non ha un servizio di manutenzione con persone assunte che vengono pagate? E per fare cosa, mi chiedo?

Parlando di manutenzione: e i marciapiedi? E il palazzo del Comune? Ne avevo denunciato lo stato due anni fa dalle pagine del mio blog, vedo che in due anni non è stato fatto nulla. Ah no, è stato fatto qualcosa: mi hanno detto che sono state tolte le persiane su via San Giacomo della Vittoria perché pericolanti. Amo girare per le vie di questa parte di centro: è vicina al mio cuore perché insieme alla Pista, è dove ho vissuto la mia vita italiana. Così entrare in via Ferrara e poi passare sotto la Galleria Guerci così bene addobbata per le feste, apre il cuore! Che bella l’idea delle porte alle sue estremità: sembra proprio di entrare in una casa accogliente!
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E mi piace sempre via San Lorenzo. Passeggiare per questa via per me significa ancora trovare il cuore della città: i suoi negozi, le persone che si conoscono o che ti riconoscono fa parte della bella dimensione della nostra città. Il mercatino di piazza Marconi rimane una bella tradizione, come anche il mercato su piazza Garibaldi. Non ditemi che è in mano ai cinesi. Se anche fosse così è perché gli italiani non avevano più interesse a tenere quei banchi. Allora meno male che il mercato c’è ancora! I due mercati rimangono una bella tradizione e la gente tra le bancarelle è qualcosa che mi manca negli Usa.

Tutto brutto, tutto negativo? Sono veramente sempre rimasta nel cuore una alessandrina, che è sempre pronta a brontolare e a lamentarsi di tutto? No! Ma vedo le cose e come me le vedete voi, ma le vedono anche le persone che capitano ad Alessandria per caso e non ne conoscono gli aspetti positivi, ma si fermano all’apparenza. E l’immagine che Alessandria dà è deprimente. Le sue strade sono piene di sporcizia, appena si esce dal centro, i cassonetti della spazzatura vengono svuotati, ma sacchetti ed altri detriti sono lasciati per terra intorno ad essi. Escrementi di cani sono su ogni marciapiede dove oltre alle buche bisogna fare la gimcana anche tra essi e nel buio…

Basterebbe poco e questo deve partire da noi cittadini. Sarebbe sufficiente non buttare per terra le cartacce, pulire dietro al proprio animale, rispettare il luogo pubblico come fosse casa nostra perché lo è.
Non mi dite che non ho diritto di parlare perché ce l’ho. Pago le tasse come voi che ci vivete, ma non usufrisco dei suoi servizi, quindi i miei soldi sono a fondo perduto, li pago anche per voi. E come voi vorrei che servissero e se devo dire una cosa, quello che mi ha ferito di piu` sapete cos’è? Lo stato in cui è ridotto il Municipio: una città che non mantiene in modo decoroso neanche la sua casa, come può mantenere tutto il resto?

Scusate lo sfogo: quello che voleva essere un insieme di aspetti positivi e negativi, è diventato invece uno scritto molto negativo. L’ho iniziato che ero ancora in Italia, ma l’ho finito tornata negli Usa, perchè non riuscivo a trovare le parole giuste per descrivere i miei sentimenti. Io non so chi mi legge e questa opinione personale non vuole essere una critica alla amministrazione corrente, che anzi mi sembra cerchi di ascoltare i cittadini quando la voce dei cittadini si fa sentire: di recente vogliamo ricordare il cambio dell’albero di Natale? Essa vuole essere una denuncia, ma costruttiva. Lo voglio per la mia città, lo voglio per voi e per me.

Io me ne sono andata, sono tornata nel mio freddo Wisconsin, dove sento il vuoto lasciato dalla mia famiglia, dagli amici, che capita di incontrare anche per caso in una città come Alessandria, e anche da persone, voi, che non mi conoscono, ma fanno parte di una comunità che è e rimane nel mio cuore. Non sono scappata, sono andata via perché la vita mi ha portata da un’altra parte, ma tornerà, lo prometto.

Buon 2016 Alessandria, metti il tuo vestito buono e fatti volere bene.

14/01/2016
Claudia Pessarelli – [email protected]
http://claudiablabla.blogspot.it/2016/01/da-alessandria-news-il-mio-nuovo.html