Il Palazzo della GIL [Un tuffo nel passato]
di Tony Frisina.
Oggi, tanto per non andare fuori dal seminato, tanto per parlare ancora di Palazzi in stile Razionalista presenti adAlessandria, soffermiamo lo sguardo su una cartolina raffigurante il Palazzo della GIL di Piazza Biffi.[1]
La cartolina, nel formato 9 x 14, fu stampata dalla Ditta P. Marzari diSchio. Non trovo sia particolarmente bella e neppure che sia pregiata o rara dal punto di vista collezionistico; è interessante però per il motivo che mostra il Palazzo da poco ultimato.
Nella mia raccolta, oltre a diverse altre cartoline raffiguranti lo stesso soggetto, ne è presente un’altra recante proprio questa stessa immagine, spedita nel 1942 (stampata nel formato 10 x 15) quindi abbastanza verosimilmente – come scrivevo poco sopra – la fotografia fu scattata successivamente all’ultimazione dei lavori di costruzione dell’Opera. La carta utilizzata per la stampa non è affatto di buona qualità e – certamente – anche questo è segno tangibile della profonda crisi in cui giaceva l’Italia di quel periodo e dell’Autarchia.
Parliamo un po’ della cartolina; osserviamola al verso:
Spedita l’11 Luglio 1944 con un francobollo da Cent. 30 (serie Imperiale) soprastampato con fascio littorio rosso. Anche da ciò si evince che siamo quindi in piena Repubblica Sociale Italiana.
Il destinatario è il Rev.do Padre Luigi M. Triulzi / … Santa Maria dei Servi / Via Alpi Graie 82 / Rivoli / (Torino).
Soltanto qualche mese dopo la spedizione di questa cartolina, durante un bombardamento della città (del 3 settembre 1944) in cui si contarono otto morti fu colpito anche il Palazzo della GIL.
Il testo è molto interessante e merita essere conosciuto…
“Ave + Maria Alessandria 11 – 7 – 1944 / Carissimo Vittorio / Nell’incursione di oggi non abbiamo avuto danni nel centro / non c’è stato niente, speriamo / che Iddio ci protegga sempre / Tanti saluti da Ernesta e Marisa / ed un affettuoso bacio / dalla tua aff ma / mamma / Maria Triulzi via Dante 5 Alessandria”.
Trovo tra le mie cose d’epoca un bel volume, lussuosamente rilegato, dal titoloAttività e Opere Pubbliche della Provincia di Alessandria nel tempo fascista / Fascicolo speciale della Rivista Alexandria / Rivista mensile della Provincia. A. XVI.
Da questo volume, a pagina 118 si legge:
“La casa del G.I.L.
Anche la Casa alessandrina della Gioventù Italiana del Littorio è ormai un fatto compiuto. L’elegante edificio, progettato dall’ingegnere Giuseppe Abbiati, su terreno offerto dal Comune, occupando un’area di 12 mila metri quadrati.
Con gli uffici del Comando federale della G.I.L., vi troveranno posto una capace foresteria, la biblioteca, l’ambulatorio medico, la palestra ginnastica, la sala di scherma, un refettorio per trecento bambini, l’armeria, i magazzini, ecc. La torre, comprendente i locali della foresteria, è alta trentacinque metri.” Nella stessa pagina si osserva una interessante immagine del Palazzo in una fase della costruzione.
Personalmente non posso avere ricordi che si riferiscano all’epoca in cui ilPalazzo della G.I.L. era operativo, essendo nato in epoca successiva alVentennio; non posso quindi annotare nulla di veramente personale in proposito.
Una cosa però è certa. Ancora negli anni Sessanta questo edificio era comunemente chiamato La GIL, una denominazione rimasta inalterata nell’immaginario collettivo ancora per molti anni.[2]
LA PALESTRA DELLA G.I.L.
Dopo aver parlato del palazzo della G.I.L. e aver pubblicato fotografie dell’esterno, ecco un attimo di vita di quei lontani anni ’30. Un momento di attività nella palestra del Palazzo della G.I.L..
La maestra Eugenia Cortona mette in riga un bel gruppo di Figli della Lupa nel corso di un saggio ginnico presentato il 4 Giugno 1938. I sorrisi dei bambini e gli atteggiamenti di alcuni di loro lasciano capire che non ci sia molta marzialità in quel momento; probabilmente, nonostante l’impegno degli istruttori, anche queste esercitazioni rituali offrivano sempre il pretesto per momenti di svago e spensieratezza.
La qualità dell’immagine prodotta dalla ditta Foto Moderna – dal punto di vista fotografico – è abbastanza buona, almeno come esposizione e per l’interessante il gioco di luce creato dai finestroni che illuminano i bambini e gli adulti alle spalle; nonostante questo i volti e le persone sono perfettamente illuminati e le fisionomie risultano ben leggibili. Stranamente però la stampa mostra una riga longitudinale – certamente per un danno al negativo in fase di sviluppo – e qualche segno di pulviscolo; cosa strana per questo buon laboratorio alessandrino di arte fotografica.
Tornando alla fotografia di oggi posso ancora aggiungere che io di ricordi personali a proposito del Ventennio e dei Figli della Lupa non ne ho; non ne ho neppure con il palazzo di cui ci si sta occupando, poi denominato ex GIL o Provveditorato agli Studi che dir si voglia. L’unico aggancio che ho con il passato che fa parte di questa immagine è la maestra Cortona, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente diversi anni fa. Una donna ancora tosta ed energica, nonostante l’età non più in fiore e son sicuro che durante il periodo del suo lavoro sia stata rispettata e riverita per la figura carismatica che istintivamente incarnava.
(Tony Frisina)
Piazza Biffi – Il Palazzo della G.I.L. [Un tuffo nel passato]
di Tony Frisina.
Questa settimana voglio proporre un’immagine delPalazzo della G.I.L. (ora sede del Provveditorato agli studi).
Anche questa cartolina è stata pubblicata all’interno di Quaderno Alessandrino, l’opera editoriale da me curata per festeggiare gli ottanta anni della Pasticceria Gallina
In diverse occasioni, nel corso di questi anni, ho proposto immagini e narrato vicende riguardanti proprio questo edificio.
In questa occasione mi limito a sottolineare l’insolita cartolina non troppo comune per l’angolazione da cui lo scatto è stato eseguito.
Il Palazzo della G.I.L. venne edificato in una periferica porzione di città.
A quel tempo infatti (anni ‘30/’40) quasi tutta la zona era scarsamente edificata e dove oggi troviamo diversi edifici di edilizia popolare si estendevano i giardini di Piazza Biffi; all’orizzonte fanno capolino le basse costruzioni di Spalto Rovereto nei pressi di Largo Catania.
Oltre i bassi alberi di Via Casale fa capolino il campanile di Santa Maria di Castello.
Per approfondimenti su questo luogo si può curiosare tra i servizi precedentemente pubblicati.
http://mag.corriereal.info/wordpress/2015/03/15/il-palazzo-della-gil-un-tuffo-nel-passato-2/
http://mag.corriereal.info/wordpress/2015/03/22/il-palazzo-della-gil-2-un-tuffo-nel-passato/
http://mag.corriereal.info/wordpress/2015/04/05/la-palestra-della-g-i-l-un-tuffo-nel-passato/