GUIDA (POCO) SERIA DEL PIEMONTESE (E ALESSANDRINO) A TAVOLA.

Se ti invitano a cena non presentarti con un mazzo di fiori per la padrona di casa. I Piemontesi sono molto concreti: i fiori non riempiono lo stomaco, non mettono buonumore e dopo due giorni puzzano. Meglio optare per un salame o una bottiglia di vino. Quando parli di formaggi o di vini, non fare paragoni a prodotti simili provenienti da un'altra regione. Per il Piemontese i vini toscani sono solo un'operazione di marketing, i vini bianchi fermi sono kerosene. Il Negramaro non esiste (se esiste è un senegalese cupo). Il menù piemontese non prevede pesce. Se per caso ci fosse un primo di pesce mettete la formaggera in tavola anche se nessuno la usa. La trota o la tinca non sono pesce, sono solo carni di lago o di torrente. Neanche l'acciuga è un pesce. E noi piemontesi la usiamo così tanto che alcuni sono convinti che la si peschi in Tanaro. Non mangiamo bagna cauda ogni settimana. Anche noi abbiamo una vita sociale. Se ci si sposta a più di 1500 metri dal livello del mare è obbligatorio mangiare la polenta concia. Anche ad Agosto. La trifola è il nostro viagra naturale. Se anche ci trovassimo a Palermo, dopo cena ordiniamo un San Simone. Se ti ho invato a pranzo e sei rimasto a casa mia anche il pomeriggio, quanto ti chiedo di fermarti anche a cena non significa che ti voglio ancora tra gli....zebedei. Il cioccolato lo vendiamo ai turisti. Conoscete forse qualche Piemontese con i brufoli? Ho lo stomaco in disordine, stasera prendo solo una tazza di brodo. E un pezzo di bollito. E un pò di testina. Anche un pò di bagnetto verde. E una fettina di cotechino.....facciamo due, và.... Sono andato a Roma e quando ho chiesto due etti di salame cotto mi hanno guardato male. Se voglio andare a mangiare fuori e vicino alla trattoria vedo parcheggiati i camion vuol dire per forza che si mangia bene. Ho affittato una casa al mare ma la spesa la faccio in Alessandria prima di partire....non si sa mai cosa possano propinarti fuori confine.... Nel Brasato al Barolo ci mettiamo anche il Nebbiolo, intant lè l'istess.
Se ti invitano a cena non presentarti con un mazzo di fiori per la padrona di casa. I Piemontesi sono molto concreti: i fiori non riempiono lo stomaco, non mettono buonumore e dopo due giorni puzzano. Meglio optare per un salame o una bottiglia di vino.<br />Quando parli di formaggi o di vini, non fare paragoni a prodotti simili provenienti da un’altra regione. Per il Piemontese i vini toscani sono solo un’operazione di marketing, i vini bianchi fermi sono kerosene. Il Negramaro non esiste (se esiste è un senegalese cupo).
Il menù piemontese non prevede pesce. Se per caso ci fosse un primo di pesce mettete la formaggera in tavola anche se nessuno la usa.
La trota o la tinca non sono pesce, sono solo carni di lago o di torrente.
Neanche l’acciuga è un pesce. E noi piemontesi la usiamo così tanto che alcuni sono convinti che la si peschi in Tanaro.
Non mangiamo bagna cauda ogni settimana. Anche noi abbiamo una vita sociale.
Se ci si sposta a più di 1500 metri dal livello del mare è obbligatorio mangiare la polenta concia. Anche ad Agosto.
La trifola è il nostro viagra naturale.
Se anche ci trovassimo a Palermo, dopo cena ordiniamo un San Simone.
Se ti ho invato a pranzo e sei rimasto a casa mia anche il pomeriggio, quanto ti chiedo di fermarti anche a cena non significa che ti voglio ancora tra gli….zebedei.
Il cioccolato lo vendiamo ai turisti. Conoscete forse qualche Piemontese con i brufoli?
Ho lo stomaco in disordine, stasera prendo solo una tazza di brodo. E un pezzo di bollito. E un pò di testina. Anche un pò di bagnetto verde. E una fettina di cotechino…..facciamo due, và….
Sono andato a Roma e quando ho chiesto due etti di salame cotto mi hanno guardato male.
Se voglio andare a mangiare fuori e vicino alla trattoria vedo parcheggiati i camion vuol dire per forza che si mangia bene.
Ho affittato una casa al mare ma la spesa la faccio in Alessandria prima di partire….non si sa mai cosa possano propinarti fuori confine….
Nel Brasato al Barolo ci mettiamo anche il Nebbiolo, intant lè l’istess.