Il Canale Carlo Alberto

Ci fu un tempo che ad Alessandria scorreva un canale che, partendo da Cassine, giungeva al ponte della Spandonara per poi arrivare in piazza d’Armi seguendo la linea dei bagni municipali, piazza Garibaldi e corso Cento Cannoni.

Dopo il ponte levatoio di Porta Marengo, il canale si abbassava nel salto della Mezzaluna dove i ragazzi si tuffavano per poi finire in Tanaro.

Generando energia,  incrementava le antiche fabbriche cittadine come quella dei frati lanai  della Compagnia degli Umiliati nel 1400, sino alla fabbrica di Borsalino in tempi più recenti.

Il suo corso non è mai stato lo stesso, ma la sua storia scorre ormai da lungo tempo.

All’inizio si chiamava Betale; poi nei secoli successivi venne abbandonato per costituirsi verso la fine del 1800 sotto il nome di Canale Carlo Alberto.

Tra gli anziani alessandrini ci sarà qualcuno che ricorderà ancora i grandi viali che accompagnavano il nostro canale, sia dalla parte del Cristo fino ai bastioni e al cavalcavia.

Il canale scomparve dalla città nel 1931  dopo aver perduto le sue antiche funzioni.

Venne deviato verso Casalbagliano, mentre nelle zone cittadine venne coperto.

Oggi per rintracciarlo bisogna recarsi a Cassine. Lì, dalla Chiavica del Canale, parte il percorso fino a Casalbagliano.

Oppure affidarsi alla memoria inalterata di qualche vecchia fotografia, per tuffarsi anche solo con l’immaginazione nella storia di un simbolo che ha contrassegnato per lungo tempo il nostro territorio