Genoa-Alessandria 1-2 dts: l’ex Marras firma impresa e crisi di Gasperini
Era dal 1984 che una squadra di terza serie non raggiungeva i quarti di Coppa Italia: i piemontesi ringraziano il portiere Vannucchi e l’attaccante cresciuto nei rossoblù, gol e assist per Bocalon. Inutile l’1-1 di Pavoletti che al 92′ manda la gara ai supplementari: i tifosi contestano.
Impresa dell’Alessandria: dal 1984 una squadra di Lega Pro non raggiungeva i quarti di coppa Italia. La squadra di Gregucci prima s’è fatta beffe del Palermo, poi ieri sera ha centrato il clamoroso bis andando a vincere al Ferraris, contro un Genoa riuscito a rimettere in parità la gara con Pavoletti in extremis dopo il gol in avvio di ripresa di Marras (ex giovanili rossoblù), ma poi costretto a soccombere sul contropiede di Bocalon nel secondo tempo supplementare. Complimenti all’Alessandria, che nel primo tempo ha retto alla pari il confronto con un Genoa poco cinico in avanti, lo stesso difetto costato caro contro il Bologna di Donadoni domenica scorsa. È stata, comunque, una festa dell’Alessandria già prima dell’inizio: ventuno pullman, decine di auto private, un esodo di oltre duemila tifosi in festa al Ferraris, forti anche del solido gemellaggio con il Grifone. Gasperini ha fatto le prove generali del possibile Genoa da schierare contro il derby, quello con la coppia assolutamente inedita Pavoletti-Pandev, quando mancherà Perotti, per il quale verrà comunque presentato ricorso contro lo stop per tre giornate. Ma la squadra ha palesato ancora molti problemi, nonostante ieri sera sia stata la serata che ha consacrato Gianmarco Vannucchi, protagonista assoluto del successo dei grigi, costretti a giocare in inferiorità numerica i supplementari a causa dell’infortunio di Manfrin a cambi finiti.
SCONFITTA E CONTESTAZIONE — Gli ospiti si erano presentati con un diagonale di Marras a lato dopo 44 secondi dal via, e poi hanno sfruttato il contropiede e qualche errore dei padroni di casa. Una triangolazione Nicco-Iunco è stata parata da Lamanna al 25’, anche se la migliore occasione del primo tempo è capitata sul piede di Pavoletti (40’), ma Vannucchi è stato bravissimo a respingere. Poi la ripresa, con i rossoblù ad inseguire, e l’apoteosi dell’Alessandria nei supplementari. Brutta storia uno striscione polemico contro Gasperini degli ultrà (“Gasperini taci e allena”) a conferma di una tensione latente nella tifoseria, che ha poi beccato il tecnico con alcuni cori ostili.
GENOA-ALESSANDRIA 1-2 d.t.s. (0-0; 1-1; 1-1)
MARCATORI Marras (A) al 1’, Pavoletti (G) al 47’ s.t., Bocalon (A) al 9’ s.t.s.
GENOA (3-4-1-2) Lamanna; Izzo (dal 5’ s.t. Gakpè), Burdisso, Ansaldi; Figueiras, Rincon, Tachtsidis, Laxalt; Ntcham (dal 45’ s.t. Lazovic); Pavoletti, Pandev (dal 5’ s.t. Perotti). (Perin, Ujkani, De Maio, Capel, Tino Costa, Munoz, Cissokho). All. Gasperini.
ALESSANDRIA (4-3-3) Vannucchi; Celjak, Sosa, Sirri, Manfrin; Vitofrancesco (dal 27’ s.t. Cittadino), Branca, Nicco; Marras, Marconi (dal 18’ s.t. Bocalon), Iunco (dal 1’ s.t. Fischnaller). (Nordi, Picone, Terigi, Morero, Loviso). All. Gregucci.
ARBITRO Banti di Livorno.
NOTE ammoniti Rincon e Figueiras per gioco scorretto (G), Celjak e Sirri per gioco scorretto, Manfrin e Fischnaller per comportamento non regolamentare (A), paganti 6.973, incasso di 58.968 euro.
I cori al Marassi, il muro grigio, la gioia, la BBC. Una serata indimenticabile per l’Alessandria
ALESSANDRIA – Guardare in alto, al Ferraris, e trovarsi davanti un imponente muro grigio. Sentire i cori cantati a squarciagola al Moccagatta riecheggiare al Marassi. Vedere i tifosi in lacrime o gli abbracci regalati a tutti, senza freni. Leggere i giornali internazionali, tra cui la BBC, e trovare la maglia grigia.
Tutto questo è quanto successo ieri dopo una giornata storica.
GENOVA – Forse neanche il più ottimista dei tifosi avrebbe potuto immaginare una vittoria così palpitante, leggendaria, stellare, dell’Alessandria contro il Genoa. L’applauso della Curva Nord del Luigi Ferraris, con i tifosi del Genoa pronti a fine partita a tributare gli onori agli eroi di Marassi, è la fotografia finale di una giornata storica per i grigi. Una splendida pagina di sport, non solo di calcio.
Come contro il Palermo l’Alessandria ha giocato senza paura o timore reverenziale verso una compagine di serie A. Spavaldi i grigi a pressare alto, a prendere subito possesso delle fasce e, soprattutto, a imbrigliare nella trappola del fuorigioco gli avanti rossoblu quando il Grifone provava a graffiare, soprattutto nella ripresa. Sono bastati pochi secondi di gioco dopo il fischio d’inizio dell’arbitro Banti per capire che questa Alessandria avrebbe potuto fare l’impresa. Marras comincia subito ad affondare sulla fascia e Marconi non arriva di poco sul cross dell’ex Sudtirol. Le ripartenze dei grigi sono da manuale e Nicco è bravo al 18’ a dare il la al contropiede ma Iunco spreca sbagliando il controllo. Sei minuti dopo ancora Nicco mette in mezzo per Iunco a rimorchio ma il tiro è centrale. Mister Gasperini ordina ai suoi di passare alla difesa a quattro e al 27’ arriva il primo squillo del Genoa con un sinistro alto di Tachtsidis. Al 36’ Marras evita Ansaldi con una finta e spara di destro verso Lamanna ma è alta di poco. A cinque minuti dall’intervallo Vannucchi si distende alla sua destra e dice no a Pavoletti, nel primo dei tanti interventi prodigiosi della giornata.
Dopo pochi secondi della ripresa ci pensa però Marras a far saltare gli equilibri: l’esterno orchestra una ripartenza bruciante e si infila nello spazio lasciato sguarnito dalla difesa rossoblu e, su assist del neo entrato Fischnaller, incrocia di sinistro e fa secco Lamanna. Mister Gasperini rompe gli indugi e lancia nella mischia Gakpè e Perotti che al 63’ impegna Vannucchi in uscita. Al 67’ Pavoletti sembra toccare il portiere avversario che resta a terra un secondo di troppo, l’arbitro lascia correre e i grigi si fanno sorprendere dall’attaccante genoano ma il tiro è alto. Un minuto dopo botta da lontano di Figueiras e Vannucchi mette in corner. A dieci minuti dalla fine l’Alessandria perde Manfin per un problema muscolare. Mister Gregucci ha già esaurito i cambi e l’ex Modena prova a resistere ma non durerà molto. Tocca a Fischnaller arretrare fino in difesa a coprire sulle folate avversarie. Il Genoa preme e Vannucchi comincia a volare da un palo all’altro: formidabile l’ex Juventus a dire di no a Ntcham e Laxalt ma, dopo un minuto di recupero, Burdisso svetta di testa su una punizione di Perotti: la torre dell’ex Inter per Pavoletti è un invito troppo ghiotto e la punta mette dentro da pochi passi.
Si va ai supplementari ma sono ancora i grigi a mettere i brividi ai rossoblu con un colpo di testa di Fischnaller, servito dal “motorino” Marras, che scheggia la traversa e Bocalon in spaccata non riesce a mettere dentro la ribattuta. Al 98’ gran botta di Lazovic che Vannucchi respinge da par suo. Al 105’ destro incrociato e teso di Perotti ma Vannucchi è in tranche agonistica e di piede devia anche questa. Nel secondo tempo supplementare ci prova anche Rincon ma il giovane portiere mandrogno è un muro. A 113’ però si scrive la storia: da vero bomber di razza Bocalon resiste a una carica di un difensore, apre per Marras e si stacca subito dalla marcatura per raccogliere, tutto solo, il fulmineo assist dell’ex Sudtirol. E’ delirio grigio. Il Genoa non riesce più a imbastire una vera occasione e il triplice fischio fa scattare la festa dei 2500 tifosi.
GENOA – ALESSANDRIA 1-2
Marcatori: Marras, Pavoletti, Bocalon
Alessandria: Vannucchi, Sirri, Iunco (dal 46′ Fischnaller), Marconi (dal 63′ Bocalon), Nicco, Branca, Marras, Manfrin, Sosa, Celjak, Vitofrancesco (C, dal 71′ Cittadino).
I commenti del dopo gara
“Una grandissima emozione, una grande prestazione” ha detto il presidente Luca Di Masi “Ci abbiamo creduto fino alla fine, giocando a calcio. Perché se non si gioca a calcio non si batte una squadra di serie A. Palermo non è stata una casualità. E’ storia. Dopo il pareggio di Pavoletti si faceva difficile. I ragazzi hanno però giocato i supplentati in maniera strepitosa. Non finiamo mai di stupire. Con i miei collaboratori avevo detto prima di Palermo ho detto scherzando che l’obiettivo era andare all’Olimpico. Ma in fondo ci credevo, potevamo farcela. A Genova avevo questo sogno da realizzare. A tre minuti dalla fine della partita mi sono venute le lacrime. E poi meravigliosi i tifosi. Mi piacerebbe che 2 mila vengano a Reggio, perché il primo obiettivo è il campionato. Questa squadra merita la B, è giusto che calchi palcoscenici diversi. In Lega Pro, però, si farà ancora più difficile di quello che è stato la Coppa Italia. Ma noi ci proveremo fino alla fine.”
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Un autentico miracolo sportivo
L’Alessandria – capolista nel girone A di Lega Pro – dopo aver eliminato il Palermo scaccia dalla Tim Cup pure il Genoa. Quella dei Grigi a Marassi è stata una gara epica, decisa ai tempi supplementari.
Il gol della vittoria realizzato da Bocalon.
La cronaca
Avvio complicato per la squadra di Gasperini che concede spazi agli uomini di Gregucci in fase di ripartenza. Un paio di occasioni non sfruttate dai piemontesi, per i rossoblù tanto fumo e pochissimo arrosto. Si passa alla ripresa e dopo pochi minuti arriva la rete del clamoroso vantaggio alessandrino. La firma Marras che riceve palla dal neo entrato Fischnaller e deposita in rete dopo aver saltato un avversario. Un Marras scatenato, autentica mina vagante nell’attacco dell’Alessandria e costantemente in grado di saltare i difensori genoani.
La rete del vantaggio grigio realizzata da Marras.
Il Genoa si scuote e in chiusura di gara gela i Grigi. Pavoletti è lesto nell’insaccare da pochi metri sugli sviluppi di un calcio di punizione. Una botta morale non da poco per la squadra di Lega Pro che addirittura resta in 10 nel primo tempo supplementare a causa dell’infortunio di Branca.
Il pareggio genoano con Pavoletti.
Gregucci però crede nell’impresa e al 4’ del secondo tempo supplementare arriva il gol partita. Lo segna Bocalon che sfrutta al meglio la giocata del solito, immenso Marras. Nel finale tentativi disperati del Genoa, ma la sostanza non cambia: l’Alessandria sbarca ai quarti dove incontrerà la vincente del match tra Roma e Spezia.
http://www.museogrigio.it
Alessandria, Vannucchi al settimo cielo: “Una notte indescrivibile”
Gianmarco Vannucchi, portiere dell’Alessandria, al termine dell’impresa a Marassi ha commentato il 2-1 rifilato al Genoa nella sfida valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia: “Una serata così l’avevamo sognata tutti, è una notte indescrivibile. Ci hanno seguiti in tanti, possiamo solo ringraziarli, speriamo di continuare a farli sorridere. Oggi ci godiamo questa vittoria, ma pensiamo già a lavorare per la prossima gara, siamo una squadra di uomini e sappiamo che dobbiamo lavorare ancora molto”.
L’arrivo dei Grigi al Mocca e il saluto sotto la Gradinata Nord
BBC
Third-tier Alessandria beat Genoa to reach Italian Cup quarter-finals
Alessandria became the first third-tier club to reach the Italian Cup quarter-finals in more than 30 years after beating Serie A side Genoa on Tuesday.
Alessandria, who beat Palermo in the fourth round, won 2-1 in extra-time.
Manuel Marras gave them the lead before Leonardo Pavoletti equalised in added time, but a 114th-minute Riccardo Bocalon goal won it for the visitors.
They are the first Lega Pro (the new name for Serie C) club to reach the last eight since Bari in 1983-84.
Bari went on to the semi-finals that season, eliminating Juventus and Fiorentina along the way.
Alessandria players celebrate at the Stadio Luigi Ferraris
Alessandria join Inter Milan in the last eight
http://www.bbc.com/sport/0/football/35109820
EQUIPE
Coupe d’Italie : Le Genoa sorti par une D3
Actuellement 17e de Serie A, le Genoa ne s’est pas rassuré en Coupe d’Italie. Les hommes de Gian Piero Gasperini ont été éliminés à domicile en 8es de finale par Alessandria (1-2), qui évolue en Lega Pro (D3 italienne). Après avoir encaissé un but en début de deuxième mi-temps, les Gênois ont arraché la prolongation par un but de Pavoletti dans le temps additionnel. Mais ils ont craqué à nouveau à six minutes du terme.
http://www.lequipe.fr/Football/Actualites/Coupe-d-italie-le-genoa-sorti-par-une-d3/616994
IL GIORNALE
Dalla Lega Pro ai quarti di Coppa Italia: la favola dell’Alessandria, la Cenerentola che fa tremare la Serie A
Dalla Lega Pro ai quarti di finale di Coppa Italia: la favola dell’Alessandria è iniziata così, con due vittorie impossibili sui campi di Serie A di Palermo prima e di Genova, sponda rossoblu, dopo. Due partite che hanno catapultato i grigi sotto i riflettori del calcio che conta. E adesso, in attesa del prossimo turno, mister Angelo Gregucci e i suoi ragazzi si godono il miracolo
(di Francesco Gilioli e Antonio Nasso)
Genoa-Alessandria 1-2: i grigi volano ai quarti, crisi rossoblù
Colpo della squadra di Gregucci, capolista nel girone A di Lega Pro, che dopo Palermo espugna anche Marassi ai supplementari: in vantaggio con Marras e raggiunta al 92′ da Pavoletti, trova il gol decisivo a 6′ dal termine. A gennaio affronterà la vincente di Roma-Spezia. Il tecnico: “Impresa epica”. Liguri contestati
di ARMANDO OSSORIO
GENOVA – Dopo il Palermo, anche il Genoa: i grigi si confermano ammazzagrandi di questa Coppa Italia, approdando ad uno storico quanto meritato quarto di finale. Saranno, quindi, gli uomini di Gregucci a giocarsi un posto in semifinale con la vincente di Roma-Spezia, mentre il Grifone deve fare i conti con il quarto ko consecutivo tra campionato e coppa, che accentua ulteriormente la contestazione in casa rossoblù. Le difficoltà del Genoa, però, non devono sminuire l’impresa dei piemontesi, in vantaggio per primi con Marras e raggiunti in pieno recupero da Pavoletti ma capaci, nonostante l’inferiorità numerica per l’infortunio di Manfrin, di trovare il gol-partita nel secondo supplementare con Bocalon.
POCO TURNOVER PER GASPERINI – Contrariamente a quanto ci si attendeva alla vigilia, Gasperini impiega regolarmente Burdisso, Rincon e Laxalt: gli unici big a rimanere in panchina sono Perin e, fino a inizio ripresa, Perotti. Gregucci, dal canto suo, se la gioca a viso aperto: Manfrin gioca al posto dello squalificato Sabato, mentre Marras, Marconi e Iunco compongono il tridente d’attacco.
OSPITI SUBITO PIÙ CONVINCENTI – Già nel primo tempo, è l’Alessandria a piacere di più: i grigi mettono paura ai padroni di casa con Iunco e Marras ma mostrano anche una migliore organizzazione di gioco, applicando il fuorigioco ai limiti della perfezione (nei 120′, saranno 12 le bandierine alzate in faccia agli attaccanti rossoblù). Gasperini passa prima dal 3-4-3 al 3-5-2, poi è costretto ad adottare la difesa a quattro per arginare i contropiede ospiti. Nella fase finale del primo tempo, però, cominciano a farsi vedere con maggior convinzione i rossoblù, con Pavoletti che costringe il portiere Vannucchi al primo di numerosi interventi da applausi.
MARRAS SBLOCCA, PAVOLETTI RISPONDE NEL RECUPERO – Sembra il preludio alla riscossa rossoblù, invece è l’Alessandria a passare dopo meno di un minuto: è Marras, prodotto nel vivaio del Grifone e tifoso genoano, a battere in diagonale un Lamanna non irreprensibile, dopo la combinazione con l’ottimo Nicco. Gasperini corre i ripari, inserendo Perotti e Gakpé, ma la reazione del Genoa è confusa e poco incisiva. Il resto lo fa Vannucchi, a volte incerto nelle uscite ma sufficientemente reattivo da rimediare in prima persona. Pavoletti non sa approfittare di un mezzo pasticcio del portiere grigio, che poi si esalta su un destro di controbalzo di Figueiras. A complicare la vita all’Alessandria arriva l’infortunio di Manfrin, colpito da uno strappo muscolare quando Gregucci ha già esaurito le sostituzioni: resta in campo finché può, ma il suo sacrificio non pare premiato. In pieno recupero, infatti, il Genoa trova il pari da palla inattiva: cross di Perotti, torre di Burdisso e zuccata vincente di Pavoletti da un metro.
I GRIGI RESISTONO IN DIECI – L’1-1 porta la gara ai supplementari e Manfrin alza bandiera bianca, costringendo prima Fischnaller e poi Nicco a farne le veci in difesa. Come se non bastasse, si fa male anche Vannucchi al termine di una mischia in area grigia: pur con la mano sinistra fasciata, il portiere resta in campo (e avrà ancora modo di strappare applausi). La prima vera palla-gol dei supplementari, incredibilmente, porta la firma di Fischnaller, che colpisce la traversa di testa su una mezza frittata combinata da Lamanna e Burdisso; sul fronte opposto, provvidenziale è il recupero di Nicco su Gakpé, involatosi verso la porta palla al piede. Prima del cambio di cambio, Vannucchi protagonista su Perotti, poi è ancora l’Alessandria a provarci con Branca.
BOCALON FIRMA L’IMPRESA – Resta un quarto d’ora da giocare, l’inerzia del match sembra tutta a favore del Genoa e Vannucchi è costretto a un altro mezzo miracolo, d’istinto su Rincon. A sei minuti dal termine, però, arriva il gol che decide il match: lo firma Bocalon, capocannoniere nel girone A di Lega Pro, dopo una bella combinazione con Marras, senza dubbio il migliore in campo. Capita sui piedi di Lazovic il pallone che potrebbe valere i calci di rigore, ma per il Genoa è una partita stregata.
UMORI OPPOSTI – I rossoblù escono tra i fischi, accompagnati da eloquenti striscioni di contestazione nei
confronti della proprietà (“Preziosi quaquaraqua”) e del tecnico (“Gasperini taci e allena”). Solo applausi, bipartisan, per l’Alessandria: è gioia irrefrenabile e grande commozione per Gregucci, per i suoi ragazzi e per i tremila tifosi grigi accorsi al Ferraris. Capolista nel suo girone in campionato, l’Alessandria torna a respirare l’aria del grande calcio e, a gennaio, potrà continuare a inseguire quel sogno chiamato Coppa Italia, senza nulla da perdere, con la consapevolezza di aver già scritto un pezzo di storia.
GREGUCCI: “IMPRESA EPICA”. GENOA IN SILENZIO STAMPA – Angelo Gregucci continua a sognare ad occhi aperti: “Una grande impresa, che resterà negli annali – dice il tecnico – Sono contento perché questa squadra ha dimostrato di avere valori straordinari, centrando una qualificazione epica. Sono in imbarazzo a commentare questa gara, perché il Genoa ha un organico certamente superare a noi – ammette Gregucci – ma a volte il calcio stupisce per imprevedibilità. Nella mia carriera non era mai capitato di esultare sotto le due gradinate, ma l’applauso che i tifosi del Genoa ci hanno riservato è un motivo di gran orgoglio e soddisfazione. Ora godiamoci questa soddisfazione immensa, ma non dimentichiamo che il nostro primo obiettivo resta il campionato”. Bocche cucite invece in casa Genoa. La società rossoblù ha deciso di attuare il silenzio stampa dopo il ko. Una sconfitta che ha provocato la rabbia dei tifosi del Grifone.
GENOA-ALESSANDRIA 1-2 dts (0-0, 1-1)
GENOA (3-5-2): Lamanna 5.5, Izzo 5.5 (5′ st Gakpé 5.5), Burdisso 5.5, Ansaldi 7, Figueiras 5, Rincon 6, Tachtsidis 6.5, Ntcham 5.5 (45′ st Lazovic 5.5), Laxalt 6, Pandev 4 (5′ st Perotti 6), Pavoletti 6.5 (1 Perin, 27 Ujkani, 4 De Maio, 16 Capel, 20 Costa, 24 Munoz, 90 Cissokho). All.: Gasperini 5.5
ALESSANDRIA (4-3-3): Vannucchi 8, Manfrin 6, Sosa 6.5, Sirri 6.5, Celjak 6.5, Vitofrancesco 6.5 (27′ st Cittadino 6.5), Nicco 6.5, Branca 6.5, Marras 7.5, Marconi 6 (18′ st Bocalon 7), Iunco 6 (1′
st Fischnaller 6.5). (1 Nordi, 2 Picone, 3 Terigi, 5 Morero, 21 Loviso) All.: Gregucci 6
ARBITRO: Banti di Livorno
RETI: nel 1′ st Marras, 47′ st Pavoletti, 9 sts Bocalon
ANGOLI: 18-1 per il Genoa
RECUPERO: 1′ e 5′; 2′ e 1′
AMMONITI: Celjak, Rincon, Figueiras, Sirri per gioco scorretto, Manfrin, Fischnaller per comportamento antiregolamentare.