Semifinale di ritorno Coppa Italia Serie C Pontedera-Alessandria.

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Muro Vannucchi ed è festa: Alessandria vola in finale di Coppa

Il Pontedera riesce a trascinare i grigi ai rigori ma il portiere alessandrino è una saracinesca e respinge tutti e tre i tentativi di Caponi, Rossini e Pinzauti. Di contro Gonzalez, Piccolo e Fischnaller non sbagliano un colpo. Nell’ultimo atto sarà sfida alla vincente tra Viterbese e Cosenza.

PONTEDERA-ALESSANDRIA 0-3 (ai rigori)

Alessandria: Vannucchi; Celjak, Piccolo, Giosa, Barlocco; Gatto, Gazzi, Nicco (Bellazzini); Gonzalez, Fischnaller, Sestu (Chinellato).

PONTEDERA – Dal possibile rischio di una beffa al trionfo. Sono serviti i rigori e un super Vannucchi a trascinare l’Alessandria in finale di Coppa Italia di Serie C. Un “Ighli” in versione Ducadam, il portiere “paratutto” della Steaua Bucarest nella finale della Coppa Campioni 1986. Dopo che anche i supplementari erano terminati sullo 0-0 l’estremo difensore scuola Juventus ha letteralmente abbassato la saracinesca e respinto tutti e tre i tentativi di Caponi, Rossini e Pinzauti. I tiratori grigi, invece, sono stati letali: Gonzalez, Piccolo e Fischnaller hanno sempre fatto centro.

E dire che sembrava una partita stregata, con ben dodici calci d’angolo per gli ospiti e un duello infinito tra Gonzalez e Biggeri col portiere toscano sempre uscito vincitore.

Un primo tempo sulla falsariga della gara d’andata. Spetta ai grigi il pallino del gioco, con i toscani però pronti a ripartire. Dopo due minuti Nicco recupera palla e serve Fischnaller ma il destro del numero 11 è debole. Al 7^ Borra è provvidenziale in scivolata su Gatto proprio mentre l’ex Chievo stava per battere a rete nell’area piccola. Al 12^ Gonzalez cerca Sestu che aggancia al volo ma non controlla. Al 15^ sinistro di Barlocco al volo da fuori area ma la palla vola fuori dall’area. Pochi secondi dopo ci prova anche Gonzalez ma il suo sinistro è centrale. Al 34^ intervento al limite di Barlocco su Calcagni: l’arbitro grazia il terzino grigio e lo ammonisce ma il pubblico rumoreggia, invocando l’espulsione. Al 36^ il Pontedera va vicino al vantaggio col sinistro sul secondo palo di Risaliti ma Vannucchi si distende bene e respinge: Celjak è poi puntuale a spazzare via la palla fuori dall’area. L’Alessandria risponde subito per le rime con Gonzalez che pesca Fischnaller tra le linee, il sinistro in corsa dell’attaccante è alto di poco. A tre minuti dalla fine Fischnaller non inquadra la porta tutto solo davanti al portiere ma l’arbitro aveva già fermato il gioco per un fallo di mano. Al 45^ la punizione di Grassi è fuori misura.

Nel secondo tempo i grigi alzano i giri del motore e mettono alle corde il Pontedera: al 61^ Gonzalez mira il sette ma Biggeri dice di no. Gli uomini di Marcolini aumentano il pressing e, al 69^, Fischnaller si accentra e prova il destro ma il tiro viene deviato. Un minuto dopo ci prova anche Giosa sugli sviluppi di un corner ma l’assalto non produce frutti. Il Pontedera soffre ma resiste. Al 73^ il tiro di Gazzi è troppo debole e non premia la scorribanda di Chinellato. Gonzalez arma il suo mancino all’86^ ma la difesa devia.

Nei supplementari l’Alessandria tenta il tutto e per tutto: l’obiettivo è evitare i rigori. Gonzalez impegna di nuovo Biggeri e anche Gazzi ci prova ancora di testa: tutto inutile.

Dal dischetto, però, ci pensa “Muro” Vannucchi a incanalare da subito la serie a favore dei grigi. Al sesto tiro è già tutto finito, con la festa grigia. In finale i grigi affronteranno la vincente tra Viterbese e Cosenza: i laziali hanno vinto la gara d’andata 3-1.

Super Vannucchi. E la voglia di andare in finale

07/03/2018 – 00:03

di Mimma Caligaris

I protagonisti di una partita che vale per il presente e per la storia

La prima e ultima volta era stata nel 1973, anche l’anno della prima Coppa Italia ‘semipro’, e proprio l’Alessandria l’aveva conquistata. I Grigi tornano in finale per provare a fare il bis, aspettando la rivale che uscirà fra sette giorni da gara2 tra Viterbese e Cosenza, i laziali 3-1 in casa, in 11 contro 9, e con scintille e insulti nel dopo sfida tra Camilli e Braglia. I Grigi ci sono già, grazie ai protagonisti del ritorno al ‘Mannucci’, 120 minuti e sei rigori per avere il verdetto. Eccoli, i 13 schierati da Marcolini.

VANNUCCHI – Immenso: una sola parata importante nei 120 minuti, e lui c’è. Ma soprattutto le tre al momento dei rigori. Sarà anche vero che il compito di un portiere è parare, ma nell’uno contro uno serve qualcosa in più per intuire e neutralizzare. Tre tuffi a destra, tre parate. E la finale è dei Grigi, grazie anche a ‘Ighli’: 9

CELJAK – Diligente: il ‘soldato’ Vedran esegue gli ordini come serve, a tratti più in copertura, in certi frangenti anche più avanzato, a spingere sulla fascia. Mette in mezzo anche qualche cross  da sfruttare, ma l’area del Pontedera è troppo densamente popolata per fare breccia: 6

PICCOLO – Autoritario: nasconde il pallone prima a Maritato e poi a Pinzauti: con mestiere, con il passo giusto e le maniere energiche che servono. Ha atteggiamento da leader, che è sempre un valore aggiunto. Lo scopriamo anche bravo rigorista: 7

GIOSA – Anticipato: nel secondo che ha la dote, non comune, di leggere in anticipo i movimenti dell’avversario, e questo lo aiuta  anche in alcune recuperi, che, senza la sua diga, non si vedrebbero mai. Cresce l’intesa con Piccolo.6

BARLOCCO – Frenato: all’inizio prova ad andare in sovrapposizione a Sestu a sinistra, con alterne fortune. L’intervento, nel finale di tempo, su Calcagni, rude anche se non voluto, e punito con il giallo, un  po’ lo condiziona: 6

GATTO . – Avanzato: alza spesso il suo raggio d’azione per sfruttare anche la sua vocazione più offensiva, anche se quando serve va a tamponare con energia a a recuperare palloni da rigiocare  immediatamente e bene: 6.5

GAZZI – Essenziale: per lui si può anche coniare una nuova definizione, ‘accalappia palloni’. Ne conquista una quantità enormi, anche abbassandosi se serve, aìzandosi quando il gioco lo richiede. impegnato non solo a rompere l’impostazione altrui,ma prima di tutto a costruire: 7.

NICCO  – Energico: in ogni giocata mette l’energia, che testimonia la volontà di dare un contributo molto importante alla partita e al risultato. Più incisivo in fase di rottura, per evitare quella supremazia  degli avversari, che potrebbe avere ripercussioni nello sviluppo della manovra. Meglio inserirsi tra le linee per togliere idee e punti di riferimento: 6.5

BELLAZZINI – (dal 38’st)  Fantasioso: nel forcing finale e nei 30′ di overtime aggiunge creatività, anche invenzioni palla al piede. dribbling stretti e palloni in area che meriterebbero di avere un  epilogo diverso. Qualità e fantasia al servizio della squadra, con interprete eccellente: 6

GONZALEZ – Ostinato: Pablo è fatto così, non molla un centimetro, a volta anche se c’è da battagliare e da suggerire. L’esempio vivente, e lo abbiamo noi, di un giocatore che sa di poter fare la differenza  anche con una sola giocata, tre conclusioni sue sono le più difficili  da neutralizzare per Biggeri. Ha il compito di rompere il ghiaccio dal dischetto e lo fa mandando il portiere dalla parte opposto: 6.5

FISCHNALLER – Duttile: si adatta a fare il perno centrale del tridente e un paio di conclusioni, specie nel primo tempo, lasciano intuire che le possibilità di segnare le ha, anche se la troppa precipitazione gli toglie potenza. Freddo quanto serve per il rigore che chiude la lotteria e manda in  finale: 6.5

SESTU – Altalenante: Fa molta fatica, e per lui questo è inusuale, a inserirsi nel vivo del gioco. Lascia intuire il suo peso e potenziale in alcune azioni personali e suggerimenti, ma incide meno nel gioco, con l’effetto di diventare anche più prevedibile: 6

CHINELLATO – (dal 18’st) Solido: dovrebbe decidere se  essere più boa, o più ariete in area, perché forse con le idee tattiche ben chiare potrebbe incidere di più dalla metacampo in sui. Invece si lascia sfuggire troppi palloni aerei e si vede in un paio di progressioni volute ma senza esito, calciate sull’esterno della rete: 6

Pontedera-Alessandria 0-3 d.c.r. (0-0). Le pagelle dei grigi.

L’Alessandria conquista con pieno merito la finale di Coppa Italia Serie C imponendosi per 3-0 al ‘Mannucci’ di Pontedera dopo i calci di rigore. Queste le nostre pagelle.

Vannucchi 8: 120’ minuti da spettatore non pagante non lo distraggono, anzi lo caricano a mille. Insuperabile sui calci di rigore, è il vero protagonista della qualificazione.

Celjak 6: partecipa alla fase offensiva, anche se non sempre è preciso in rifinitura.

Piccolo 6,5: poco sollecitato dagli attacchi avversari, dimostra la freddezza necessaria dagli 11 metri.

Giosa 6: attento nelle rare occasioni in cui il Pontedera esce da guscio, prova ad avventurarsi anche in attacco ma senza fortuna. Non pulitissimo in fase di impostazione.

Barlocco 5,5: non trova il giusto ritmo e commette qualche fallo di troppo.

Gatto 6: qualche interessante inserimento non premiato dalla soddisfazione del gol.

Gazzi 7: onnipresente, contribuisce in maniera decisiva quando è il momento di recuperare la palla e ribaltare l’azione.

Nicco 6: finché resta in campo fornisce un discreto apporto alla causa (dall’83’ Bellazzini 6: qualche guizzo allettante ed alcuni calci piazzati che hanno messo in ambasce la munitissima difesa di casa) .

Gonzalez 6,5: prova a concludere in tutte le maniere, non sempre è preciso ma certamente è il più pericoloso dei grigi. Apre le marcature dal dischetto spianando la strada ai compagni.

Fischnaller 6: si procura qualche opportunità, ma raramente riesce a trovare la porta avversaria. La trasformazione del rigore risolutivo gli regala mezzo voto in più

Sestu 6: non è un attaccante e lo dimostra quando si trova dalle parti di Biggeri. Importante, comunque, il lavoro finalizzato ad impedire la partenza dell’azione granata (dal 63’ Chinellato 6: si guadagna una sufficienza stiracchiata con qualche affondo, ma non finalizza).

https://www.grigionline.com/prima-pagina/pontedera-alessandria-0-3-dcr-0-0-le-pagelle-dei-grigi-1361

Top & Flop di Pontedera-Alessandria

Si è appena conclusa la semifinale di ritorno valida per la Coppa Italia fra Pontedera e Alessandria, con il successo dei piemontesi per 3-0 dopo i calci di rigore. Quindi la truppa di Michele Marcolini è la prima finalista della Coppa Italia. Si tratta di un traguardo storico per i grigi: infatti erano 43 anni che non approdavano alla fase finale della competizione. I padroni di casa si sono difesi con ordine riuscendo a portare la gara ai calci di rigore dove peraltro gli ospiti hanno portato a casa il risultato palesando maggiore freddezza. Predominio territoriale piuttosto netto nella prima parte della truppa di Marcolini, che però non ha prodotto azioni pericolose. Nell’ultima parte il Pontedera è uscito dal proprio guscio, rendendosi pericoloso con una conclusione di Risaliti respinta da Vannucchi. Nella ripresa gli ospiti hanno pressato con maggiore convinzione e determinazione, guadagnando molti corner rendendosi pericolosi con Fischnaller sul quale Biggeri si opponeva in tuffo. Nei tempi supplementari Gonzalez prova a mettersi in proprio con due conclusioni respinte dal portiere avversario Biggeri. Poi nei calci di rigore i piemontesi palesano maggior freddezza rispetto agli avversari con un Vannucchi che sale sugli scudi parando tre rigori ai giocatori di casa.

Ecco i Top & Flop del confronto

TOP

Borri (Pontedera): si fa ammonire in maniera piuttosto ingenua nel primo tempo, per il resto la sua prestazione è eccellente, non si fa intimidire dagli attaccanti avversari i cui nomi fanno tremare i polsi. Preciso e attento non concedendo spazi e leggendo al meglio tutte le linee di passaggio. RIVELAZIONE

Vannucchi (Alessandria): non viene praticamente impegnato per 120′ ad eccezione di una conclusione di RIsaliti, poi nei calci di rigore si erge a protagonista parando tutti e tre i calci di rigori calciati dalla truppa granata palesando prontezza di riflessi e grande intuito. SARACINESCA

FLOP

Corsinelli (Pontedera): soffre molto la spinta degli avversari in fase di non possesso, prova a proporsi in avanti in alcune circostanze sbagliando alcuni cross in maniera piuttosto evidente. IMPACCIATO

Barlocco (Alessandria): si rende protagonista di un fallo brutto e inutile su Calcagni nel primo tempo, per il resto pur proponendosi molto in fase offensiva si mostra poco incisivo. Molti cross da parte sua che alla fine non trovano mai gli attaccanti grigi. FUMOSO

Quarantacinque anni dopo

Cominciamo con il dire che l’Alessandria mancava dalla finale di Coppa Italia Serie C da ben 45 anni. Quindi siamo di fronte ad un traguardo storico. Senza se e senza ma.Quarantacinque anni dopo

Raggiungere la finale, paradossalmente, non è stato più difficile del previsto. Anzi le cose sono andate proprio come si poteva prevedere. E le difficoltà incontrate non fanno altro che amplificare la portata del risultato ottenuto.

Gli uomini messi in campo da mister Marcolini sono stati bravi innanzitutto a non perdere la testa al cospetto di un avversario che per 120’ si è limitato alla difesa con una condotta al limite dell’ostruzionismo. Vedere i raccattapalle che rallentano le operazioni non è mai uno spettacolo edificante. Soprattutto quando sono quelli dell’altra squadra…

Ma in fondo è giusto così. In fondo il Pontedera, con il suo atteggiamento – per così dire – particolarmente accorto, non ha fatto altro che riconoscere, e in un certo senso certificare, le differenze di valori in campo. Fin dalla gara di andata i granata sono partiti dal presupposto che se la fossero giocata a viso aperto non sarebbero mai potuti arrivare ai calci di rigore. Così come non si sarebbe arrivati ai calci di rigore se i grigi fossero stati in grado di mettere un po’ più di cattiveria determinazione sotto porta. Ecco, se proprio vogliamo trovare un difetto nella prestazione del ‘Mannucci’, forse è mancato solo questo…

In tutto ciò il vero protagonista della serata è stato senza ombra di dubbio Gianmarco Vannucchi il quale, con le sue prodezze sui tiri dal dischetto, ha vanificato gli sforzi profusi dai giocatori del Pontedera e, soprattutto, ha acceso l’entusiasmo di tifosi che, una volta di più, non esitiamo a definire eroici.

https://www.grigionline.com/editoriale/quarantacinque-anni-dopo-1366

Coppa Italia: un Vannucchi “super” porta i Grigi in finale

Pontedera (Pontedera 0 – Alessandria 3) Gianmaria Zanier – Ora è davvero una certezza: i Grigi nel 2018 hanno cambiato definitivamente pelle. Non sempre bellissimi, ma concreti e soprattutto cinici quando serve, a immagine e somiglianza di Mister Marcolini. Prova ne è stata anche la gara di ieri sera a Pontedera, su un terreno (sintetico) che aveva già visto l’Alessandria superare con qualche affanno il fanalino di coda Prato nell’ultima gara in trasferta di campionato. Finale thrilling, dopo che anche i tempi supplementari erano terminati 0-0, esattamente come all’andata, nonostante i vari tentativi dei Grigi di non arrivare ai rigori: in particolare, Gonzalez, ha provato in tutti i modi a scardinare la porta avversaria, sia in veste di suggeritore per i compagni, che mettendosi in proprio. Ma, nonostante una sterile supremazia, al 120’ la gara era ancora inchiodata sullo 0-0. Alla fatidica “lotteria”, il “Cartero”, Piccolo e Fischnaller gonfiavano la rete dell’estremo difensore Biggeri, mentre uno scatenato Vannucchi neutralizzava uno dopo l’altro i tentativi di Caponi, Rossini e Pinzauti. È il delirio grigio in campo tra i giocatori e sugli spalti con i soliti impareggiabili tifosi al seguito. Nella finale, l’Alessandria dovrà affrontare una tra la Viterbese e il Cosenza, con i primi favoriti, avendo vinto la gara di andata per 3-1.

Pontedera: Biggeri, Risaliti, Borri, Frare, Tofanari, Calcagni (46′ Spinozzi), Caponi, Gargiulo (90′ Rossini), Corsinelli, Grassi, Maritato (79′ Pinzauti). In panchina: Contini, Marinca, Romiti, Raffini, Ferrari, Paolini, Posocco All.: Ivan Maraia
Alessandria: Vannucchi, Celjak, Piccolo, Giosa, Barlocco, Gatto, Gazzi, Nicco (83’ Bellazzini); Gonzalez, Fischnaller, Sestu (63′ Chinellato). In panchina: Pop, Lovric, Ranieri, Sciacca, Marconi, Russini, Ragni, Blanchard, Kadi. All.: Sig. Michele Marcolini
Gol: Gonzalez, Piccolo e Fischnalle ai rigori
Arbitro: Robilotta di Sala Consilina
Guardalinee: Biasini e Bianchini di Cesena
Ammoniti: Caponi (P), Borri (P), Barlocco (A).
Corner: 2-12
Recuperi: 1+3
Note: osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Davide Astori.