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Piazzetta della Lega sotto la pioggia – 2014 foto Vittorio Destro – dic 2015
I colori della notte – Piazzetta della Lega
(foto Altronauta – 2015)Settembre 2015 Qualcuno, nottetempo, ha deciso
di modificare “un poco” le coperture
dell’ex cinema Moderno.
Apprezziamo ed esaltiamo il riuscito tentativo di
“GUERRILLA ADVERTISING” ma, francamente,
siamo in contrasto, filosoficamente,
con la R aggiunta.
La Treccani cita:
RESISTERE
“Opporsi a un’azione, contrastandone l’attuazione
e impedendone o limitandone gli effetti. “
In realtà Alessandria non deve resistere a nulla.
Resistere prevede, nella maggioranza dei casi,
la presenza di un “avversario” che ti sovrasta.
In città da quel che si vede, ciò che sovrasta è la mancanza
quasi totale di voglia di FARE da parte di coloro
che attuano la “RESISTENZA”…
Piazzetta della Lega
ALESSANDRIAPiazzetta della Lega angolo Via dei Martiri Piazzetta della Lega.
1961(2015 – foto Tony Frisina) (2015 – foto Tony Frisina) http://mag.corriereal.info/wordpress/?p=47483
Questa particolare angolazione è un poco più insolita rispetto alle classiche vedute della Piazzetta. Per i non alessandrini devo aggiungere che ci troviamo nel cuore della città, dove il commercio, il passeggio e lo scintillio delle vetrine erano elementi dominanti della bella Piazzetta della Lega Lombarda.
Il sapore del tempo – la patina misteriosa fatta di arte e di nostalgia – è ormai scomparso per sempre lasciando una sorta di amaro in bocca a noi che – fra gli alessandrini – siamo forse tra i più romantici e (forse) fra i più nostalgici.
Le cartoline d’epoca enfatizzano oltre ogni limite il tempo perduto, quello che se n’è andato portando via molti elementi d’arredo (anche di un certo pregio) che ora non possiamo vedere più, se non in queste rappresentazioni fotografiche.
Quando guardo queste scene d’altri tempi non posso non pensare con una certa nostalgia anche e soprattutto alle persone – immortalate forse a loro insaputa – che il tempo ha accompagnato con sé in un viaggio senza fine…
La cartolina – questa come altre – è lo spaccato temporale di un momento, di un giorno, di un’ora qualunque. Il fotografo ha bloccato nel loro movimento persone che in questa città vivevano e di cui non resta forse neppure la memoria del nome.
Siamo intorno al 1915 e la città è stata colta all’improvviso dall’opera di un raro fotografo. L’ingombrante macchina fotografica col soffietto, munita del caratteristico drappo nero per riparare l’operatore dalla luce del giorno dev’essere stata notata con un certo stupore dai signori che si trovavano a transitare da questa zona.
Tornando ad osservare l’arredo dei negozi non può passare inosservata la grande aquila[1] che, minacciosa ed incombente, sta sulla sommità di un’insegna dell’antica… Drogheria Moderna, pronta a spiccare il volo da quell’improbabile vetta.
Questo esercizio commerciale – d’angolo con via Andrea Vochieri – per quanto suggeriscono le scritte della grande insegna sovrastante l’ingresso vendeva – oltre alle spezie, ai generi alimentari varî e ai prodotti casalinghi – anche colori, lane, cotone, filati e certamente mille altri prodotti, come facevano tutti i negozi di questo genere.
Lanciamo ora un’occhiata alla Piazzetta, all’obelisco ancora completo di tutti i fregi e dei pilastrini con catene, alla piccola edicola a pagoda. I tempi lontani non producevano molti giornali e riviste e per questo motivo poteva andar bene anche una rivendita di piccole dimensioni.
Apro ora la solita parentesi polemica, non potendola più trattenere.
Anni or sono, qualche genio dell’urbanistica e mago della politica locale avrebbe voluto fare sloggiare l’edicola dalla Piazzetta facendola slittare su Corso Roma e addirittura avrebbe voluto riposizionare l’obelisco sul vertice della Piazzetta, quello più vicino all’osservatore guardando lo scorcio che oggi presento.
Cose da pazzi! direte voi… Cose da pazzi! dico io.
Questo è uno dei motivi per cui non bisogna mai abbassare le difese in questa sfortunata città dove tücc i còn i meinu ra coua e tücc i semu i disu ra soua.
Per il resto, per concludere, posso dire che per quel che dalla cartolina si può osservare non sia cambiato gran ché… fatta eccezione per la pavimentazione, per la vettura tramviaria, per le teste dei politici nostrani.
Nulla è cambiato, tranne ciò che è cambiato.
Tony Frisinafoto by Carlo Sterpone dicembre 2014 Trenino e giostra in Piazzetta della Lega – dicembre 2014 Giostra in Piazzetta della Lega – dicembre 2014. 8 DICEMBRE 2014 – PIAZZETTA DELLA LEGA LOMBARDA ALLE ORE 10.00 1915-Alessandria, Piazzetta della Lega Novembre 2014 – La giostra in Piazzetta della Lega foto Tony Frisina Novembre 2014 – La giostra in Piazzetta della Lega
foto Tony FrisinaUna bellissima Piazzetta della Lega del passato. Un’altra immagine di Piazzetta della Lega con la Gelateria Cercenà VENERDI’ 21 NOVEMBRE 2014 E’ ARRIVATA LA GIOSTRA DEI CAVALLUCCI IN PIAZZETTA DELLA LEGA. Piazzetta della Lega di notte – 2014 Piazzetta della Lega di notte – 2014 Piazzetta della Lega – Ottobre 2014 Piazzetta della Lega
dopo la pioggia…(foto Massimo Mussi)Piazzetta della Lega vista da Vicolo dell’erba (2014) Una piazzetta d’altri tempi vivace ed elegante…. Agosto 2014 (foto di Sergio Di) Foto Quick 1930 – Alessandria Piazzetta della Lega Piazzetta della Lega – 1954 Piazzetta della Lega – notturno Piazzetta della Lega Nella prima cartolina: A sinistra la Drogheria Moderna; in centro la Cappelleria Amar (ebreo) alle porte del Ghetto), a destra la ditta F.lli Cornaglia – Agenzia Viaggi e assicurativa. Nella seocnda cartolina a sinistra l’orologeria Rossi: Nella terza, in forndo la Banca Commerciale prima di trasferirsi di fronte e una bella inquadratura della Dogneria Moderna, una delle più importanti…(tratto da “I Grafismi Boccassi).
Piazzetta della Lega nel 1924
Piazzetta della Lega nel 1940.