Perchè il Quartiere Cristo ha questa denominazione?

Perchè il Quartiere Cristo ha questa denominazione?

Come abbiamo detto, la credenza popolare fa derivare il nome del quartiere del Cristo dall’immagine del Crocifisso presente in una casa, oggi visibile perché ridipinto in forma diversa nel 1989, su casa Migliara in Corso Acqui: infatti, il precedente era irrimediabilmente rovinato, così su impulso di monsignor Mario Gonella ne fu realizzato uno nuovo.

Come ben indicato sulla pubblicazione di Alberto Ballerino “Alessandria, Quartiere Cristo e dintorni” già nel 1954 Piero Angiolini spiegava l’origine del nome agli alessandrini, scrivendo: “In merito alla denominazione – dettata precisamente dal popolo – per indicare il futuro borgo Cristo, risulta che nella seconda metà del secolo scorso, gli alessandrini usavano la domenica per recarsi per diporto fuori città, lungo il canale Carlo Alberto, oltre bastioni che cingevano da ogni parte la nostra Alessandria. Attraverso il passaggio a livello, dove oggi vediamo i bagni municipali (mancava il cavalcavia costruito nel 1892) seguivano il viale fin quasi a Cà Bonardi per giungere da un Migliara, dove frattanto si era aperto un’osterietta rustica, con gioco delle bocce. Poiché la stessa casa recava sul davanti una bella immagine del redentore, la gente trovò allora comodo indicare quel sito di ritrovo, meta favorita delle passeggiate domenicali, con il nome di Cristo, che rimase poi al nascente sobborgo, come oggi rimane all’importante nostro rione cittadino”.

Si tratta di un nome che alla fine dell’Ottocento è tanto entrato nell’uso comune da indurre le autorità dell’epoca a respingere la richiesta di cambiarlo. Nel 1892 infatti viene proposto alla giunta municipale di utilizzare un altro termine perché questo poteva sembrare una profanazione. La questione viene affidata alla commissione storica municipale, che con cinque voti contro uno respinge la richiesta perché il nome Cristo aveva antica e storica tradizione.

È già usato dallo storico del ‘700 Giuseppe Antonio Chenna per identificare questa zona; monsignor Giuseppe Amato ha trovato nella chiesa del vescovado un documento del 20 ottobre 1666 in cui l’area viene chiamata Cristo e in cui si parla di una chiesa forense del Cristo e di un convento di monache della Maddalena con l’annessa masseria alla cascina Monaca.

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