Perchè il quartiere Orti ha questa denominazione?

Pare si tratti di una denominazione risalente agli anni della fondazione di Alessandria. In origine gli abitanti di questo quartiere erano ortolani e abitavano le terre alla confluenza del Tanaro con la Bormida. A causa delle frequenti inondazioni provocate dalle piene dei fiumi, le abitazioni vennero spostate più all’interno, nell’attuale zona.
Nicola Basile ne “I nostri sobborghi” riferisce: “La località dove sorge ora il rione Orti non è sempre stata quella. Le sue case, in gran numero, erano al di là del Tanaro. Ma dal 1647 per le piogge continue, il fiume si gonfiò a tal punto che straripando allargò la campagna circostante ed entrò dagli usci e dalle finestre basse, nelle case, devastando ogni cosa. Si dice che una quarantina di case crollarono. Un simile disastro non si verificava per la prima volta, né poteva essere l’ultima. La località fu abbandonata e la popolazione si portò al di qua del Tanaro. Il rione non restò tutto stretto e agglomerato sullo stesso sito. Di anno in anno si allungò sulla destra del Tanaro. E i campagnoli si dedicarono nuovamente alla coltivazione di ortaggi, da cui il primo nome Orti”.

Nell’immagine, che risale al 1912, il fondo di viale Milite Ignoto, il capolinea della linea Orti-Stazione.

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