Palazzo delle Poste in Piazza della Libertà – Mosaico di Gino Severini

La storia della telecomunicazione in un mosaico di 38 metri
La storia della telecomunicazione in un mosaico di 38 metri

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Alessandria, 27 aprile 1941. Si inaugura il Palazzo delle Poste di Alessandria, progettato dall’architetto Franco Petrucci. Un palazzo che pare subito troppo minimalista, ma solo se visto di lontano: gli interni sono ravvivati da un affresco di Giulio Rosso e da un mosaico del pittore futurista Gino Severini. Sono di Severini anche i mosaici che si sviluppano per 38 metri sull’esterno dell’edificio, ripercorrendo in modo allegorico la storia della posta e del telegrafo.
Alessandria, 27 aprile 1941. Si inaugura il Palazzo delle Poste di Alessandria, progettato dall’architetto Franco Petrucci.
Un palazzo che pare subito troppo minimalista, ma solo se visto di lontano: gli interni sono ravvivati da un affresco di Giulio Rosso e da un mosaico del pittore futurista Gino Severini. Sono di Severini anche i mosaici che si sviluppano per 38 metri sull’esterno dell’edificio, ripercorrendo in modo allegorico la storia della posta e del telegrafo.

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Il palazzo delle Poste di Alessandria è ubicato in piazza della Libertà. Edificato tra il 1939 e il 1941 di stile schiettamente razionalista è decorato con un bel mosaico lungo 38 metri di Gino Severini sulla facciata.

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Alessandria: il mosaico del Palazzo delle Poste di Gino Severini

Il palazzo delle Poste di Alessandria sarebbe un palazzo banale e anche un (bel) po’ bruttino se non ci fosse a impreziosirlo il mosaico di Gino Severini collocato sulla fascia basamentale e spezzato dall’ingresso del palazzo. Un mosaico mica da ridere, tra l’altro: 37,80 metri di lunghezza per 1 metro e 20 di altezza in cui si racconta la storia delle comunicazioni (NB alcune fonti sostengono che sia lungo “soltanto” 37 metri o “addirittura” 38: se qualcuno è di passaggio ad Alessandria ed ha voglia di misurarlo, mi faccia poi sapere nei commenti, io mi accontento di un “circa”). È stato realizzato dall’artista toscano tra il 1940 e il 1941 e recentemente restaurato.
Storia dei servizi delle Poste e dei Telegrafi, questo è il nome corretto, è un’opera molto interessante che si divide in tre parti: quelle laterali rappresentanti i continenti (a sinistra Oceania e Asia, a destra Africa e America) e quella centrale, più lunga rispetto alle altre due, dedicata alla storia delle poste e del telegrafo. Severini illustra la città moderna, dominata da un dinamismo funzionale e crescente sviluppo della meccanizzazione dei servizi e dei trasporti.
Il palazzo delle Poste di Alessandria si trova nella centralissima ed enorme piazza della Libertà. Nell’atrio interno del palazzo si trova un altro mosaico di Gino Severini di dimensioni decisamente ridotte rispetto a quello esterno. Rappresenta le comunicazioni via terra, cielo e mare ed è visitabile durante gli orari di apertura della Posta.

http://www.tastingtheworld.it/alessandria-mosaico-palazzo-delle-poste-di-gino-severini/5193/

Alessandria: il mosaico di Gino Severeni (Palazzo della Posta)

Alessandria: il mosaico di Gino Severeni (Palazzo della Posta)

Alessandria: il mosaico di Gino Severeni (Palazzo della Posta)

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Il palazzo delle Poste di Alessandria si trova nella centralissima ed enorme piazza della Libertà. Nell’atrio interno del palazzo si trova un altro mosaico di Gino Severini di dimensioni decisamente ridotte rispetto a quello esterno. Rappresenta le comunicazioni via terra, cielo e mare ed è visitabile durante gli orari di apertura della Posta.

In pericolo il mosaico prezioso di Severini, sulle pareti delle Poste di Alessandria

In pericolo il mosaico prezioso di Severini, sulle pareti delle Poste di Alessandria

Squarci di mare e di cielo, ciminiere di una nave, aerei e ingranaggi di macchine, animali  e personaggi dei cinque continenti.  Da circa 25 anni un cittadino, ora pensionato, Tony Frisina, conduce una battaglia personale per salvare dal degrado urbano  il mosaico  che Gino Severini realizzò con vividi colori sul Palazzo delle Poste di Alessandria all’inizio degli anni ’40. Illustra  la storia delle telecomunicazioni, dai primi trasporti per mare, agli aerei, al telegrafo.  I lavori del pittore di Cortona, prima divisionista, poi futurista e infine cubista – di cui ricorre quest’anno il cinquantenario della morte –  sono molto quotati: un suo pastello su carta è stato stimato un milione e 300 mila euro, un olio su tela del 1951 è andato all’asta  da Sotheby’s a più di 3 milioni di dollari. Chissà quanto varrà questo mosaico lungo 38 metri, e alto 1 metro e 20. Eppure gli alessandrini sembrano non accorgersene, tanto da appoggiare al mosaico le proprie biciclette. Non così il pensionato Frisina e non Philippe Daverio, che ha lanciato l’allarme in un’ intervista rilasciata di recente a Rai News. Severini, nato a Cortona nel 1883, giunse diciottenne a Roma. Qui Giacomo Balla lo avviò alla pittura divisionista,  che approfondì a Parigi. Fu tra i firmatari nel 1909 del Manifesto del futurismo. A Parigi fu a contatto con Pablo Picasso, Georges Braque, Juan Gris e Guillaume Apollinaire, e partecipò al nascere e allo svilupparsi del cubismo. Morì a Parigi nel 1966.

http://torino.repubblica.it/cronaca/2016/04/12/foto/in_pericolo_il_mosaico_prezioso_di_severini_sulle_pareti_delle_poste_di_alessandria-137476186/#1

Alessandria: il mosaico di Gino Severeni (Palazzo della Posta)

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