Nicola Basile

 

BASILE NICOLA

Nicola Basile fu per lunghi anni sindaco di Alessandria, educatore nella scuola elementare e fermo assertore di un vero e concreto socialismo. Maestro di intere generazioni di alessandrini. Egli ha sempre ricercato negli insegnamenti per gli altri l’essenza delle cose e il valore delle libertà civili nonché di quelle politiche. Offrii agli alessandrini tangibili esempi di vivere democratico, testimonianze che resteranno ben vive nella storia alessandrina. Tutta la sua vita fu dedicata al socialismo e alla città di Alessandria. Basile fu tra i sindaci socialisti che si sono avvicendati al governo della città, quello con più coerenza e prestigio. La città riconobbe in lui il valore del suo grande spirito di educatore, quello spirito che lo hanno portato a lottare per gli ideali di pace e di progresso umano. Fu apprezzato inoltre per i suoi insegnamenti di uomo politico, insegnamenti espressi al massimo di intensità durante il periodo che lo vide alla guida della città. Per ben diciassette anni Nicola Basile ha caratterizzato tutta la vicenda amministrativa con quel suo fare bonario e severo al tempo stesso, fermo e responsabile in ogni sua manifestazione, segnando in modo inequivocabile una fase politica contenuta in un arco di tempo tra i più complessi che siano toccati in sorte alla vita politica e civile del paese. Ed era tanto l’amore per questa sua Città adottiva, lui uomo del profondo sud, che venuto ad essa appena diciottenne, subito seppe calarsi nella nuova realtà e, facendola propria, ne BATTAGLIA-DEL-BOROTALCO-Gagliaudo-accompagnato-dalla-fisarmonica-di-Gianni-Coscia-sotto-lattento-sguardo-di-Ennio-Dolfus-ed-Enrico-Foà-rende-omaggio-al-sindaco-Basile. Benito-Michelon-premiato-dal-sindaco-di-Alessandria-Nicola-Basilevisse, sin nelle più profonde vicissitudini, tutta l’intensità e l’umanità possibili.

 

Nicola Basile, un maestro per guidare Alessandria negli anni della ricostruzione.

Gli anni Cinquanta del secolo scorso ad Alessandria si svolgono interamente sotto il segno di Nicola Basile, che ricoprì la carica di sindaco dal 1947 al 1964. Sicuramente fu il sindaco più popolare della storia della città, quello che meglio seppe interpretarne lo spirito.

Maestro elementare, aveva il suo principale modello in Edmondo De Amicis, il celebre autore di “Cuore”, con il quale intrattenne anche una cordiale corrispondenza epistolare. Fermo nelle sue convinzioni, riusciva sempre a mantenere, anche nelle polemiche più accese, toni pacati e garbati. Un uomo all’antica, che ogni giorno andava a controllare che i giardini fossero ben tenuti. Con lui finì per identificarsi la maggioranza di quei cittadini che, dopo gli anni terribili della guerra, aspiravano a vivere in una città tranquilla e ordinata. Basile manteneva un canale di dialogo continuo con la città tramite la collaborazione con la stampa locale e in particolar  modo con “Il Piccolo”. Sul principale giornale cittadino scriveva abitualmente articoli di storia locale e di tanto in tanto interveniva, magari rispondendo ai lettori, sulle polemiche del momento come quelle sul teatro, sulla censura del cinema, sulla disciplina di pedoni e autovetture, sui lavori pubblici. Può stupire, ma Basile non era alessandrino di nascita. Nacque infatti a Viggiano nelle Marche nel 1883. Ad Alessandria si trasferì nel 1904. Nel dicembre del 1922 all’uscita da scuola venne anche pestato a sangue da cinque squadristi per via delle sue idee non proprio vicine al periodo fascista. Divenuto primo cittadino nel 1947, Basile fu il sindaco della ricostruzione. Sotto la sua amministrazione vennero ripristinati i servizi essenziali e furono realizzate numerose opere pubbliche. Ricordiamo il ripristino dell’acquedotto, l’ampliamento della rete fognaria, la costruzione di nuovi alloggi popolari e impianti sportivi come la piscina comunale e il palasport. È rimasto impresso nella memoria di molti alessandrini il suo intervento per impedire che il confronto sindacale in atto nella Borsalino all’inizio degli anni Sessanta degenerasse in scontri veri e propri. Negli anni Cinquanta rinunciò a candidarsi al Parlamento, preferendo rimanere a svolgere la funzione di sindaco in città. Rimase in carica fino al 1964. Sono numerosi i suoi scritti. La sua pubblicazione più famosa è sicuramente “Città mia” che è stata poi riproposta più volte in edizioni continuamente aggiornate. Un volume che è una piccola miniera di informazioni su strade, piazze e personaggi di Alessandria. Basile, insomma, era un uomo politico molto diverso da quelli attuali, un sindaco la cui porta era sempre aperta al cittadino e che on la sua umanità sapeva cancellare la distanza che troppe volte separa la politica dalla società civile.

Vasta è stata la sua pubblicistica. Collaboratore di giornali, riviste ed autore di numerosi libri. Morì a Genova il 16 novembre 1979.

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La scritta "Vota Basile" su di un muro in via XX Settembre, tutt'ora presente.
La scritta “Vota Basile” su di un muro in via XX Settembre, tutt’ora presente.