Ho immerso le mani nel ventre del mondo.
Rovente voluttà, peccato, oblio,
profumi intensi, suoni d’altri lidi.
Ampie volute dense d’acre fumo,
fuoco nelle vene, lampi, miraggi.
Un volto, tanti volti, mille mani,
brezze marine dolci come un bacio,
carezze di velluto, immensi sogni.
Poi d’improvviso un tonfo, un grido, un pianto
e innanzi la consueta e nuda vita.
Di quei piaceri intensi non mi resta
che un dolce ricordar d’echi infinite.
Di tutto il resto un vago e lento lume.
Alessandria, 8 luglio 2012
Gianni Regalzi
(da “Silenzi e Pensieri” dir. ris.)