MARENGO – LA STORIA DI UN ANTICO BORGO

MARENGO – LA STORIA DI UN ANTICO BORGO

La storia del borgo medievale si perde nelle pieghe del tempo, la zona era sin dai primi coloni romani un centro nevralgico di comunicazione e scambio commerciale tra Liguria e Pianura Padana. L’incontro di numerose realtà ha favorito anche l’ attività economica e culturale.

L’ arrivo delle numerose orde barbariche causano un irreversibile scompaginamento dell’ organizzazione statale romana… Libarna, centro nevralgico della Liguria Augustea, viene rasa al suolo; Forum Fulvii sacchegiata, Tortona diventa roccaforte militare gotica. Quanto costruito dalle legioni romane si perderà nei sistematici saccheggi. Furono i Longobardi a spopolare i territori, così, la Pianura Padana, tornò a ricoprirsi di paludi e boschi.

Il ricordo delle aree boschive è conservato anche nei nomi di molte località: Frascaro, Bosco Marengo, Rovereto, ecc… La Pianura alessandrina, nel medioevo era detta FRASCHETTA o FRASCHEVERA ed era occupata da una vasta Silva Urbe, che si prestava molto bene alla caccia, si narra addirittura che re Liutprando cacciasse abitualmente nei pressi di Marengo.

Alla Regina dei Longobardi, la cui leggenda fu coltivata dalla Chiesa dell’ Italia Settentrionale e rimase a lungo viva nel popolo, fu attribuita l’ origine di conventi, strade, torri…

Il borgo è di origine molto antiche… Il suo nome è stato messo in relazione alla popolazione preromana dei Liguri Marici, mentre il suffisso-ing-, fa supporre un’ origine germanica, probabilmente gota.

A Circa 1 km, nel 1928, venne ritrovato un tesoro di argenti del III secolo: tra i pezzi più preziosi un busto dell’ imperatore Lucio Vero (il più antico busto argenteo romano che si conosca) e una fascia finemente lavorata a sbalzo con figure di divinità

Si hanno le prime notizie sui 7 Borghi: Marengo, Rovereto, Gamondio, Villa del Foro, Solero, Oviglio, che insieme alle 40 famiglie di Quargnento, costituiranno Alessandria, chiamata così in onore del Papa Alessandro III.

Sono le caratteristiche ambientali a caratterizzare, fino dall’ Alto Medioevo, l’etimologia Longobarda del nome dei paesi ; Silvano d’Orba è sede del Silvanus nonché il funzionario demaniale; Rovereto e Tiglieto devono il loro nome alla rigogliosa vegetazione; Bergoglio o Borgoglio dalla loro funzione difensiva. Il nome Marengo infine, è legato alle Vie Marenche, cioè quelle vie che sin dagli albori della civiltà venivano utilizzate come snodo principale tra la pianura e il mare. Determinanti per l’ economia e per il commercio, l’importanza della località è data anche dalla confluenza strategica dei tre fiumi: Po, Bormida e Tanaro.

Da frammentarie ricerche genealogiche, pare che gli ultimi conti feudatari di Marengo fossero i coniugi Ferrari che come emblema e gonfalone della casata utilizzarono l’ effige della torre di Teodolinda.

Il 14 giugno 1800, Marengo è teatro di una delle più sanguinose e cruente campagne napoleoniche che videro contrapporsi l’ esercito francese di Napoleone Bonaparte e l’ esercito austriaco di Melas. La battaglia di Marengo è forse la più celebre dell’epopea napoleonica, lo è per il valore politico che ebbe questa vittoria. Con essa Bonaparte consolidò il suo recente potere, acquisito con il colpo di stato del 18 gennaio 1799 e riconquistò il dominio dell’Italia. Un successo provvidenziale dopo la pressoché fallimentare campagna d’Egitto. Il suo successo fu un trionfo a Parigi dove Napoleone venne accolto come un eroe quando rientrò, il 2 luglio.

 29 - vedute Marengo Albero e statua di Napoleone Alessandria - Castello di Marengo ALESSANDRIA - CASTELLO MARENGO ALESSANDRIA - MARENGO - TORRE REGINA TEODOLINDA - MONUMENTO A NAPOLEONE - CASTELLO