Luca Di Masi e il grigio tornato di moda: “Per molti tifosi ora l’Alessandria diventerà la prima squadra”
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ALESSANDRIA – Ora tutta Italia conosce l’Alessandria. La serata di Coppa Italia contro il Milan è stata uno splendido spot per la squadra di mister Gregucci e per la società: i quasi 20 mila tifosi grigi allo stadio, in tanti contagiati da poco dalla “febbre” per l’Orso e i 4 milioni e 320 mila spettatori davanti alla televisione rappresentano una ottima base di partenza per “fare proseliti”, per creare una nuova generazione di supporters.
“Creare un seguito del genere giocando in Lega Pro è difficile” ha detto ieri a Radio Gold il presidente dell’Alessandria Luca Di Masi “A parte i tifosi storici dell’Alessandria, per gli altri i grigi sono stati la seconda squadra, spesso una di quelle “strisciate”! Ma la Coppa Italia e soprattutto la possibile promozione in serie B potrebbe far nascere nuovi tifosi solo grigi. Abbiamo la voglia di far entusiasmare ancora la gente anche in questo finale di campionato. Contro il Milan abbiamo dimostrato sportività, lealta, e attaccamento alla maglia. Abbiamo trasmesso dei valori diversi da quelli in serie A, non necessariamente migliori ma che ricordano un calcio fatto in un certo modo, con la passione che io stesso metto sempre, tutti i giorni. E’ bello vedere il grigio per la città: cappellini, sciarpe, braccialetti, portachiavi e anche qualche ragazzino con la maglietta, finalmente non più solo di qualche squadra strisciata! Siamo in continua crescita. A Torino ci hanno seguito dei tifosi che prima non l’avevano fatto, tanti giovani insieme alle loro famiglie. Sono convinto che col tempo i numeri cresceranno. L’obiettivo è riempire il Moccagatta. Ma non dovremmo essere delusi quando magari saremo in 2500 in casa col Lumezzane: i palcoscenici sono diversi ma cresceremo anche da quel punto di vista.”
Inevitabile poi, ricordare le emozioni ancora vive di martedì sera: “Un’esperienza meravigliosa che non è ancora finita. Un’emozione unica vedere la curva Maratona così, i tifosi sono stati stupendi. L’esodo dei tifosi all’Olimpico raggiungerà le vette dei ricordi dei nostri tifosi. E noi siamo stati bravi a organizzare una partita così importante in soli sette giorni. E al ritorno possiamo giocarcela. Ero consapevole che avremmo fatto la partita. Ce la siamo giocata abbastanza ad armi pari, certo fisicamente la serie A è un’altra cosa. Abbiamo chiuso in crescendo: Mezavilla Bocalon e Boniperti ci hanno dato un po’ di ossigeno dopo le tante energie spese, abbiamo fatto uno sprint finale importante, ma dovremo dimostrarlo anche in campionato. La sconfitta per 1-0 mi fa continuare a credere che le possibilità di passare il turno ci siano ancora. Ma la cosa più importante è che faremo un gran campionato, lotteremo fino alla fine per raggiungere quello che tutti vogliamo. Ora pensiamo alla Cremonese, una gara impegnativa anche per il cambio di guida tecnica.” I grigiorossi hanno infatti cambiato allenatore: via Fulvio Pea, è arrivato l’ex Pordenone Fabio Rossitto.
Il presidente ha poi parlato di mercato, impreziosito negli ultimi giorni dall’arrivo di Iocolano: “In uscita nessuno finora ci ha chiesto di andare via. E Simone è stato subito accolto bene, è molto espansivo. E’ un valore importante che ci può aiutare tanto per continuare la stagione al meglio. Le parrucche con i riccioli neri andate a ruba? Se riuscissimo a raggiungere quell’obiettivo a fine anno potrei indossarne una anche io!”
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