l 13 aprile 1175 Alessandria sconfisse il Barbarossa

Il 13 aprile 1175 Alessandria sconfisse il Barbarossa: bastò il fiume a proteggere la città da mesi di assedio.

La verità storica cercata scavando tra rimozioni, miti e leggende

di Piero Bottino – 13 aprile 2020

ALESSANDRIA. Si può celebrare una vittoria bellica, la prima e forse la più grande della propria storia, proprio nel giorno di Pasqua, cioè quello consacrato alla pace? No che non si può. Per questo forse gli alessandrini hanno signorilmente glissato per secoli su quella domenica pasquale di 845 anni fa in cui sconfissero l’imperatore Federico Barbarossa, segnando una svolta nella storia d’Italia e non solo.

C’è fra gli storici chi sostiene che grazie, o per colpa, di quell’episodio i Comuni della Lega Lombarda arrivarono da posizioni di forza l’anno successivo alla battaglia di Legnano, ponendo quindi fine al progetto imperiale di costituire uno stato centralizzato, sotto un’unica autorità, così come sarebbe avvenuto man mano nel resto d’Europa, dalla Spagna, all’Inghilterra, alla Francia: l’Italia (con la Germania) divenne nazione unitaria solo nell’Ottocento.

La a storia non si fa con i se e con i ma. I fatti dicono comunque che quello di Alessandria, il 13 aprile 1175, fu un exploit inatteso, il successo del soggetto ritenuto di gran lunga più debole. Insomma un po’ come il Leicester che vince il campionato di calcio inglese. Di fronte si trovarono il più poderoso esercito europeo e una città fondata 7 anni prima che non aveva ancora le mura: in base a un’incisione genovese coeva, solo le 3 porte erano in muratura, il resto era un semplice terrapieno con palizzata.

Per questo Federico pensò che l’avrebbe spazzata via con una, al massimo due cariche della sua spaventosa cavalleria pesante. Del resto era sceso apposta dalla Germania per annichilire quella città non solo costruita senza il suo permesso, ma che era stata intitolata al suo grande nemico: papa Alessandro III. Invece non andò così, anzi. Dovette assediarla per sei mesi, dal 27 ottobre 1174, e per lui finì male.

Sulle ragioni di quella vittoria – o sconfitta, dipende dai punti di vista – ci si arrovella da anni, anche perché le fonti d’epoca sono scarsissime e quasi tutte di parte teutonica. Quindi, via con la fantasia: gli alessandrini due o tre secoli dopo inventarono la leggenda di Gagliaudo e della mucca, ripresa poi anche in chiave romanzata da Umberto Eco, nel suo «Baudolino». Dario Fo invece s’immaginò una città quasi costruita sull’acqua, e in effetti era in mezzo a una palude, in cui gli abitanti montati su barche (i «burcé») sconfiggevano i cavalieri tedeschi affondati nel fango gettando loro addosso calce viva.

In realtà gli storici indicano un’unica, notevole arma di difesa: Alessandria era stata circondata da un larghissimo e profondo fossato in cui scorreva il Tanaro, ostacolo praticamente insormontabile per un esercito dell’epoca, pur potentissimo. I tempi dell’assedio poi furono sbagliati: s’iniziò a ottobre quando i raccolti di grano e uva erano fatti e la città aveva scorte sufficienti per l’inverno. Invece gli assedianti (si valutano 25 mila uomini) erano fuori, senza cibo, senza biada, nel fango e nella neve.

A gennaio-febbraio non ne potevano più: ad esempio le milizie boeme scapparono alla disperata, cercando addirittura di tornare a casa. Si arriva così a Pasqua, che è festa di pace appunto: fra l’imperatore e gli alessandrini viene decisa una tregua. Solo che il venerdì arriva a Federico la ferale notizia: l’esercito della Lega inviato in soccorso di Alessandria ha conquistato Casteggio e ormai può arrivare in un pio di giorni. Perciò decide quell’ultimo disperato assalto finito malissimo: il tunnel per infiltrare soldati crolla e ne fa strage, la gente assediata non solo resiste, ma fa una sortita e brucia parte dell’accampamento. L’imperatore è sconfitto e ha perso anche la faccia, avendo rotto una tregua proclamata nel nome di Dio. In città suonarono le campane com’era d’uso, ma quella volta non solo perché era Pasqua.

https://www.lastampa.it/alessandria/2020/04/13/news/il-13-aprile-1175-Alessandria-sconfisse-il-barbarossa-basto-il-fiume-a-proteggere-la-città-da-mesi-di-assedio-1.38714066?%3Fref=fbpp