
La Regione: è un simbolo da salvare.
Dici “Platano di Napoleone” e tutti sanno dov’è. Sopravvive lungo la trafficata statale che porta a Spinetta, a due passi dallo svincolo della tangenziale e da un quartiere di palazzoni e supermercati. L’albero resiste da secoli e arricchisce leggende. C’è chi dice che il Generale si fosse riposato all’ombra di quella pianta, cosa che oggi nessuno si potrebbe permettere di fare a meno che non voglia morire di smog oppure di rumore. L’albero resiste e resisterà ancora. Il Platano di Napoleone, il biglietto da visita della città per chi arriva dal Novese, Tortonese o dalla tangenziale di Alessandria. Il Platano figura nell’elenco stilato dalla Regione per la “promozione della tutela e la conoscenza del patrimonio”. Un bel riconoscimento dunque per il nostro platano, che dopo aver offerto ristoro a Napoleone, ora viene considerato patrimonio di tutti. Ce n’è voluto di tempo, ma ci si consoli: di norma per essere premiati, giudicati santi, miti o eroi bisogna morire.Il Platano grazie al cielo, è ancora in vita.

Il platano di Napoleone
(foto Guido Boaretto – nov 2015)
Lorenza Pautre: C’è sempre quell’albero magnifico. È il simbolo di Alessandria per chi arriva dall’autostrada.
Patrizia Castagna: Io che manco da una vita mi da sempre una grande emozione auguri a tutti gli Alessandrini……
Tiziana Barison: Bellissimo..un vanto alessandrino
Fulvia Ramella: Imponente e meraviglioso!
Tiziana Maccarini: speriamo che duri…
Germano Baiardi: La prima volta che L ho visto mio papà mi ha detto: sai sotto questa pianta ha dormito Napoleone!!!!non so ma ogni volta che la vedo ho un emozione
Bianca Panizza: Fa parte degli “alberi secolari”che molti appassionati vanno ad ammirare in tutta Italia!
Meriterebbe di essere valorizzato magari costruendo ai suoi piedi un giardinetto con area di sosta e cartello esplicativo… all’estero certe cose sono valorizzate; ricordo che a Tenerife per vedere un albero gigante organizzavano gite in pullman e facevano pagare l’ingresso! qui da noi invece sono ignorate.