IL PLATANO DI NAPOLEONE La Regione: è un simbolo da salvare. Dici “Platano di Napoleone” e tutti sanno dov’è. Sopravvive lungo la trafficata statale che porta a Spinetta, a due passi dallo svincolo della tangenziale e da un quartiere di palazzoni e supermercati. L’albero resiste da secoli e arricchisce leggende. C’è chi dice che il Generale si fosse riposato all’ombra di quella pianta, cosa che oggi nessuno si potrebbe permettere di fare a meno che non voglia morire di smog oppure di rumore. L’albero resiste e resisterà ancora. Il Platano di Napoleone, il biglietto da visita della città per chi arriva dal Novese, Tortonese o dalla tangenziale di Alessandria. Il Platano figura nell’elenco stilato dalla Regione per la “promozione della tutela e la conoscenza del patrimonio”. Un bel riconoscimento dunque per il nostro platano, che dopo aver offerto ristoro a Napoleone, ora viene considerato patrimonio di tutti. Ce n’è voluto di tempo, ma ci si consoli: di norma per essere premiati, giudicati santi, miti o eroi bisogna morire.Il Platano grazie al cielo, è ancora in vita.
Il platano di Napoleone al tramonto
Tramonto Alessandrino – “Albero (o pianta) di Napoleone” conosciuto anche come “Platano di Alessandria”, è uno degli alberi più grandiosi d’Italia (40 metri di altezza e 8 di circonferenza alla base) La leggenda dice sia stato piantato da Napoleone dopo la famosa battaglia di Marengo (14 Giugno 1800), per celebrare la vittoria. L’albero ha quindi duecentodieci anni. Pare che al tempo l’intero viale fosse stato alberato con i platani, di cui sopravvivevano cinque grandi esemplari fino agli inizi del Ventesimo secolo. Il platano di Napoleone ha un’altezza prossima ai quaranta metri, un fusto a petto d’uomo di 7,6 metri di circonferenza, un tronco che a due metri di altezza si separa in quattro grandi rami portanti. L’albero è in salute, nonostante la via sia alquanto trafficata per la maggior parte del giorno. foto Guido Boaretto (2015)
Il platano di Napoleone
(foto Guido Boaretto – nov 2015)
Lorenza Pautre: C’è sempre quell’albero magnifico. È il simbolo di Alessandria per chi arriva dall’autostrada.
Patrizia Castagna: Io che manco da una vita mi da sempre una grande emozione auguri a tutti gli Alessandrini……
Tiziana Barison: Bellissimo..un vanto alessandrino
Fulvia Ramella: Imponente e meraviglioso!
Tiziana Maccarini: speriamo che duri…
Germano Baiardi: La prima volta che L ho visto mio papà mi ha detto: sai sotto questa pianta ha dormito Napoleone!!!!non so ma ogni volta che la vedo ho un emozione
Bianca Panizza: Fa parte degli “alberi secolari”che molti appassionati vanno ad ammirare in tutta Italia!
Meriterebbe di essere valorizzato magari costruendo ai suoi piedi un giardinetto con area di sosta e cartello esplicativo… all’estero certe cose sono valorizzate; ricordo che a Tenerife per vedere un albero gigante organizzavano gite in pullman e facevano pagare l’ingresso! qui da noi invece sono ignorate.