Forse non tutti lo sanno ma Il marocchino, una tra le tante forme di caffè servito nei bar italiani, è nato ad Alessandria.< br />Tale bevanda non è detta caffè marocchino ma semplicemente marocchino, poiché non deriva dal caffè, ma si sostiene che derivi dal bicerin di Cavour. Non può infatti esser banalmente considerato un cappuccino in piccolo con aggiunta di cacao. Con l’avvento delle prime macchine a pressione e come evoluzione del “Bicerin ëd Cavour”, si prepara con una base di caffè espresso, cioccolato fondente in polvere e latte montato a crema. Esistono naturalmente molte varianti alla ricetta originale, ma il vero Marocchino non è proprio questo. Ugo Boccassi ci racconta la verità sulla nascita del vero Marocchino. La storia di come è nato il marocchino (nulla che fare con ascendenze “bicerinesche” l’abbiamo raccontata fino allo sfinimento. In sintesi, è nato nel Bar Carpano davanti alla fabbrica Borsalino ( non più esistenti) e deriva dalla striscia di cuoio apposta all’interno dei cappelli che si chiamava appunto marocchino di colore marroncino.
Il marocchino,come detto, nasce nel Bar Carpano davanti alla Borsalino perchè servendo un caffè macchiato uno degli operai disse “U smea in maruchën” intendendo quella striscetta di pelle color cuoio che si metteva all’interno del cappello. D’altro canto un certo tipo di cuoio si chiamava “marocchineria” derivando la concia da quel paese. La fonte è stata lo stesso titolare del Caffè e raccontata dai vecchi.
Il famoso Bar Carpano, dove è nato il Marocchino
Il vero Marocchino Piemontese va esclusivamente e rigorosamente servito in questo bicchiere! Se no che Maruchen ca le’.