IL GENERALE GALATERI E L’ISOLOTTO FORTIFICATO CHE PORTAVA IL SUO NOME

IL GENERALE GALATERI E L’ISOLOTTO FORTIFICATO CHE PORTAVA IL SUO NOME
Riporto alcune notizie relative al Gen. Galateri che ha tanto influito sulla storia di Alessandria con le note vicende di Andrea Vochieri e una mia considerazione sulla fine che ha fatto l’isolotto del Tanaro

GALATERI di Genola, Giuseppe Maria Gabriele
Governatore e comandante della divisione di Cuneo dal 1822 al 1824, fu trasferito con i medesimi poteri ad Alessandria, dove rimase – di fatto dal 1835 solo nominalmente – fino al 1838, quando divenne ispettore generale di fanteria e cavalleria. Nel 1830 fu promosso luogotenente generale e nel 1832 generale di cavalleria. Nel 1833 il G., che era sempre stato molto attento ai problemi dell’ordine pubblico, si distinse per efficacia e mancanza di scrupoli – sia pure non nella misura consegnata alla leggenda diffusa, tra gli altri, da G. Mazzini – nella repressione di una congiura della Giovine Italia, che aveva fatto breccia nelle file dell’esercito (Carlo Alberto dirà di lui, secondo il Pinelli, che era “un fou, mais un fou utile”): furono condannati a morte cinque sottufficiali e il causidico Andrea Vochieri. Il Galateri fu premiato quell’anno stesso con l’Ordine supremo della Ss. Annunziata.

estratto da:
Enciclopedia Treccani Dizionario Biografico degli Italiani – Volume 51 (1998) di Piero Del Negro

Al Galateri, nel gennaio 1831, fu intitolato l’isolotto fortificato del Tanaro, posto a valle del ponte della Cittadella, che successivamente si è inglobato alla sponda sinistra. A suffragio di questa ipotesi, dal confronto tra le mappe successive, via Pavia appare sempre nella stessa posizione rispetto all’Ex Opera Fortificata “Valenza” mentre lato fiume la sponda si è spostata, tanto che l’area è stata edificata.1486597_1394443867475124_753041127_n