Il calciobalilla in Italia è nato ad Alessandria

Il calciobalilla in Italia è nato ad Alessandria

Tutti non sanno che in Italia il calciobalilla è nato ad Alessandria. Ma andiamo con ordine

di Mario Bocchio

Il calciobalilla è un gioco che esiste da quasi un secolo. Risalente al 1890 dell’Inghilterra vittoriana, si è evoluto durante un Rinascimento che ha visto l’invenzione diffusa di nuovi giochi. Il calciobalilla era solo uno dei tanti giochi di società che divennero famosi all’inizio del XX secolo.

Biliardino tradizionale con struttura di livello in mogano

La sua storia è stata contestata per diversi motivi. È difficile individuare la data esatta in cui è stato inventato, perché si dice che il calciobalilla, noto anche come biliardino, sia stato inventato in diversi Paesi nell’arco di 40 anni. Allora, qual è la vera storia? Sebbene ci sia molto dibattito sulle vere origini, la maggior parte degli appassionati attribuisce l’invenzione ad Harold Thornton che brevettò il primo tavolo da gioco nel 1921.

Calciobalilla francese vintage degli anni ‘50

Ispirato da una partita di football del Tottenham Hotspur di Londra, Harold ha voluto simulare il gioco del football all’interno di una piccola area, in modo che le persone potessero goderselo nelle proprie case. La sua idea iniziale è stata innescata da una scatola di fiammiferi. Dopo aver messo insieme il primo progetto concettuale di calciobalilla, lo ha proposto a suo zio, al quale è piaciuto così tanto che l’ha portato con sé negli Stati Uniti.

Il tavolo da gioco del calciobalilla di Harold Thornton venne successivamente riconosciuto ufficialmente dall’ufficio brevetti degli Stati Uniti nel 1927. Con tutta la documentazione ufficiale per verificare le sue affermazioni, la maggior parte delle persone accetta che Harold Thornton sia l’inventore originale del biliardino.

Parte del certificato di brevetto originale di Thornton del 1923: mostra chiaramente le formazioni della canna e del giocatore.

Il calciobalilla è progredito nel suo insieme, attraversando i confini internazionali e fungendo da evento principale in molti saloni, bar, sale giochi e case. Il calciobalilla è conosciuto con molti nomi diversi a seconda del paese in cui ti trovi.

Lo spagnolo Alejandro Finisterre e il francese Lucien Rosengart: anche loro possono essere considerati tra i “padri” del calciobalilla.

Stati Uniti – Calciobalilla; derivato dalla parola tedesca per il calcio.

Europa – Calciobalilla

Germania e Russia – Kicker

Francia- Piede del bambino

Messico – Futbolito

La Coppa del Mondo di calcio balilla è stata disputata ogni anno dagli anni ’40. Il calciobalilla è cresciuto fino a diventare uno sport altamente competitivo con atleti professionalmente qualificati. Nel 2002, la International Table Soccer Federation ha creato un regolamento ufficiale nel tentativo di organizzare la comunità del biliardino e promuovere le competizioni. Gli appassionati amano così tanto il calciobalilla che molti hanno iniziato a spingere per renderlo uno sport olimpico riconosciuto!

I nuovi arrivati potrebbero chiedersi come un gioco come questo possa essere uno sport olimpico, ma il calciobalilla richiede abilità, concentrazione e molta pratica. I giocatori professionisti possono colpire la palla fino a 50 miglia all’ora durante le partite competitive.

Una partita di calciobvalilla negli anni Ottranta

I prototipi di questo gioco furono ideati in Italia nel 1936 da un artigiano di Poggibonsi, che si limitò a delle prove. In Francia il primo calciobalilla fu chiamato “Sportfoot” , fu realizzato da un geniale marsigliese, Marcel Zosso, cher ottenne un successo immediato nel sud del Paese. Nel 1949 Zosso si trasferì in Italia e scelse Alessandria come sua sede (anche perché, dicono i maligni, si era innamorato di una prostituta alessandrina). Ad Alessandria arrivò in treno, a tarda sera nel dicembre ’49. Zosso cercò i fornitori e li trovò soprattutto tra i fabbricanti di cofani mortuari. Il lavoro materiale venne realizzato dai detenuti del carcere di Alessandria. Nel gennaio del 1950 fu pronto il primo “Sportfoot” realizzato e commercializzato ad Alessandria. Nel ’54 la Questura di Roma proibì il gioco del calciobalilla, ma già nel ’55 il era di nuovo consentito. Tuttavia i guai per Zosso non finirono.

Giocatori schierati per una partita.

I suoi collaboratori si misero in competizione e vendettero il calciobalilla con

il pagamento della metà in contanti e metà a credito, mentre Zosso vendeva solo sempre per contanti.

Il francese non si arrese ed ebbe un’idea geniale: avvertì tutti i clienti che non avrebbe più venduto “Sportfoot”, ma l’avrebbe “affittato”: nacque così il noleggio del calciobalilla. Dal 1951 al ’54 ad Alessandria furono costruiti 12.000 biliardini di cui 6.000 venduti e 6.000 affittati.

Nel 1952 Nicola Rebora, che si occuava della parte tecnica e della progettazione, e Franco Taverna, che si occupava di amministrazione, fondarono la società Reta Plastic. Nel 1953 fu commissionata all’azienda la costruzione di uno stampo per giocatori in materiale plastico: fino ad allora erano in legno. Ma il cliente non pagò né lo stampo né i giocatori e la fabbrica si tenne tutto. Nacque così la produzione di accessori per calcetto, che accompagnò la tutta la vita dell’azienda che oggi è leader europeo in questo settore ed esporta in tutto il mondo.

Info: Andrea Angiolino e Beniamino Sidoti, Dizionario dei giochi, Bologna, Zanichelli; Federazione Italiana Sport Calcio BalillaLega italiana calcio balilla.

fonte articolo: https://crpiemonte.medium.com/il-calciobalilla-in-italia-%C3%A8-nato-ad-alessandria-a720b178a54a