Chiesa di S. Maria di Castello

Finestrella inserita nella chiesa di S. Maria di Castello dove si dice sia inserita la reliquia di una suora.
Finestrella inserita nella chiesa di S. Maria di Castello dove si dice sia inserita la reliquia di una suora.

 

S. Maria di Castello - pulpito.
S. Maria di Castello – pulpito.

 

S. Maria di Castello foto di Sergio Di. (2014)
S. Maria di Castello<br />foto di Sergio Di. (2014)

 

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Sorge sulla piazza omonima, cuore dell'antico quartiere di Rovereto che fu il primitivo nucleo di Alessandria. Retta all'inizio del sec. XII dai Canonici secolari, verso il 1268 passò ai Monaci di S. Croce di Mortara e dalla metà del sec. XV ai Canonici Lateranensi che vi rimasero sino alla soppressione dell'ordine, avvenuta nel 1798 con breve di Pio VI. La chiesa, che nel 1629 era stata elevata alla dignità di abbazia, divenne parrocchia affidata al clero secolare, mentre nel 1805, durante l'occupazione francese, l'annesso convento fu adibito a magazzino militare.  Con la Restaurazione il convento fu affidato ai Padri Somaschi e successivamente alle Suore di Carità, durante le guerre di Risorgimento venne utilizzato come caserma e durante le epidemie come reparto staccato per malati contagiosi.Nel 1866 il convento passò al Demanio che destinò parte dei locali a magazzini, prigione e corpo di guardia, durante la Prima Guerra Mondiale chiostro e parte della chiesa furono utilizzati come deposito di generi di monopolio. Dopo il 1918 il convento diventò sede dell'Istituto Nazionale Orfani di Guerra e successivamente fu affidato alle Suore Salesiane che vi aprirono una scuola.
Sorge sulla piazza omonima, cuore dell’antico quartiere di Rovereto che fu il primitivo nucleo di Alessandria. Retta all’inizio del sec. XII dai Canonici secolari, verso il 1268 passò ai Monaci di S. Croce di Mortara e dalla metà del sec. XV ai Canonici Lateranensi che vi rimasero sino alla soppressione dell’ordine, avvenuta nel 1798 con breve di Pio VI. La chiesa, che nel 1629 era stata elevata alla dignità di abbazia, divenne parrocchia affidata al clero secolare, mentre nel 1805, durante l’occupazione francese, l’annesso convento fu adibito a magazzino militare.
Con la Restaurazione il convento fu affidato ai Padri Somaschi e successivamente alle Suore di Carità, durante le guerre di Risorgimento venne utilizzato come caserma e durante le epidemie come reparto staccato per malati contagiosi.Nel 1866 il convento passò al Demanio che destinò parte dei locali a magazzini, prigione e corpo di guardia, durante la Prima Guerra Mondiale chiostro e parte della chiesa furono utilizzati come deposito di generi di monopolio. Dopo il 1918 il convento diventò sede dell’Istituto Nazionale Orfani di Guerra e successivamente fu affidato alle Suore Salesiane che vi aprirono una scuola.

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