Campionato di LegaPro – stagione 2015-16 – Alessandria-Pavia 2-1 (Bocalon, Bocalon)

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IL TABELLINO

Alessandria: Vannucchi, Celjak (dal 46′ Iunco), Sabato Roberto, Mezavilla (VC), Morero (C), Sirri, Vitofrancesco, Branca, Bocalon, Fischnaller (dal 76′ Manfrin), Marconi (dal 68′ Loviso).
A disposizione: Varesio, Picone, Terigi, Manfrin, Loviso, Cittadino, Iunco, Principe, Benech, Sabbioni. All.: Angelo Gregucci.

Pavia: Facchin (C), Abbate, Malomo, Carraro (dal 66′ Del Sante), Marino, Siniscalchi, Marchi A., Cristini M., Ferretti (VC, dal 68′ Del Sante), Cesarini, Bellazzini.
A disposizione: Fiory, Cristini, Sabato Rocco, Biasi, Martin, Cardin, Pavan, La Camera, Marchi M., Del Sante, Anastasia, Grbac. All.: Michele Marcolini.

Arbitro: Emanuele Mancini di Fermo.

Assistenti: Galetto di Rovigo e Marcolin di Schio
Note: Serata fresco, terreno in buone in condizioni.

Reti: 29′ Marino (P), 56′ Bocalon (A), 92′ Bocalon (A).

Ammoniti: 39′ Sirri (A), 49′ Carraro (P), 74′ Sabato (A), 81′ Iunco (A), 87’Mezavilla (A), 87′ Bellazzini (P), 94′ Bocalon (A), 94′ Abbate (P).

Calci d’angolo: 4-4.

Recupero: 5′ nel secondo tempo.

Spettatori 2800 circa: paganti 1.561; abbonati 1.131.

(In collaborazione con www.museogrigio.it)

Bocalon: “Nell’intervallo ho ritrovato la calma. E sono arrivati i due gol”. Il raddoppio “dedicato al papà di La Rosa: da lassù ci ha dato una mano”.

Alessandria | 22/11/2015 — Qualcuno gliel’ha detto, prima del fischio d’inizio, che il primo gol del poker del Pordenone a Reggio Emilia aveva la firma di Caio De Cenco, il capocannoniere del girone A, salito a quota 8. E Riccardo Bocalon si è detto: adesso, per non lasciarlo scappare troppo, sarebbe importante segnare almeno una doppietta. Detto, fatto, la corsa al primato, per l’attaccante, è doppia, con i Grigi e per sé. Anche se “l’eroe veneziano con il 9 sulla schiena”, come lo definisce un tifoso, confessa che, “sì che sapevo che De Cenco aveva segnato, ma fare gol è il mio mestiere, il mio principale obiettivo. Ci ho provato anche nel primo tempo, e non sono stato molto fortunato, anche se con la consapevolezza che quelle opportunità avrei dovuto sfruttarle meglio. Quando sono tornato negli spogliatoi mi sono concentrato ancora di più, mi sono isolato per ritrovare la calma – confessa il bomber grigio – determinato a approfittare di tutte le palle sfruttabili. Con l’ingresso di Iunco in campo, la squadra è diventata ancora più offensiva. E sono arrivati anche i due gol”. Partiamo dall’ultimo, in un finale in cui l’Alessandria ha dimostrato di credere forse più che mai alla vittoria. “Mezavilla voleva tirare in porta. Io mi sono detto: o vado sulla respinta, o in traiettoria alla palla per la deviazione. Me la sono trovata lì, sul sinistro: la palla è rimasta lì, perfettamente, con la punta l’ho spinta dentro”. Il primo, però, è stato il più bello. “Senza dubbio. Anche molto. Ha dato a tutti adrenalina. Ci tenevo moltissimo a segnare, ahche per contribuire a lanciare un messaggio, che deve parture dal campo: in questi momenti difficili, il calcio è uno strumento fondamentale per superare la fatiche, le paure e le difficoltà”. Un chiaro riferimento alla tragedia di Parigi, ricordata anche in uno striscione nella Nord, alle partite comunque giocate, a quelle annullate per paura di attentati. “Nei 90 minuti in campo nessuno credo, neppure gli spettatori, pensa alle difficoltà che sono nel mondo. Questo, mi sento di dire, è successo anche oggi contro il Pavia e sono felice per aver dato il mio contributo”. C’è anche una dedica speciale per il secondo gol. “Mia e di tutta la squadra: al babbo di Andrea La Rosa, mancato in questi giorni. Sono convinto che anche lui, dove è adesso, ci abbia dato una mano”
Mimma Caligaris

(In collaborazione con www.ilpiccolo.net)

Gregucci: “Vittoria sofferta, ma ottima per il nostro cammino. La dedichiamo al nostro team manager Andrea La Rosa”.

Alessandria | 22/11/2015 — Ci pensa Angelo Gregucci a sottolineare che questi tre punti fondamentali sono per la squadra, per i tifosi, per il presidente. Ma sono, in particolare, per una persona, il team manager Andrea La Rosa. “Andrea pochi giorni fa ha perso il papà , un grandissimo punto di riferimento: questo successo è per lui, che ogni giorno vive con noi e condivide tutto con noi”. Parla di risultato “sofferto”, Gregucci, ma anche dei corsi e ricorsi del calcio. “Succede che a Cittadella, a 30 secondi della fine, la partita l’abbiamo persa e, questa volta, quasi allo stesso minuto, abbiamo segnato il gol della vittoria. Nonostante qualche difficoltà , la squadra ha cercato di mettere sul campo molto: agonismo, atteggiamenti buoni, comportamenti corretti, soprattutto nel secondo tempo”. Le difficoltà ? “Nel primo tempo, con il nostro passo, abbiamo faticato un po’ ad andare a prendere il quinto del Pavia. Abbiamo rischiato – ammette il tecnico – perché abbiamo subito qualche
‘1 contro 1’ di troppo, alcuni anche pericolosi. Però siamo stati bravi a restare sempre in partita. Tre punti sofferti, lo ripeto, ma buoni, ottimi per il nostro cammino” Dal campo il tecnico confessa di aver ricevuto “buonissime indicazioni. C’è qualcosa da migliorare sotto il profilo tattico, anche sotto porta. Già nel primo tempo abbiamo costruito qualcosa di buono, il secondo tempo è stato in gestione, con la squadra che è rimasta corta. Questa partita, e la nostra prestazione, sono l’esempio lampante che non conta con quanti attaccanti si gioca, anche con sei. Quello che conta è interpretare bene, quando si ha la palla e quando, invece, la palla l’hanno gli altri. Se anche quando non ha palla, la squadra riconosce certe situazioni e le sviluppa, può andare a fare bene. Voglio dire che i ragazzi, tutti, hanno interpretato bene il dettaglio, hanno coperto bene il campo”. I complimenti per l’ottima gestione, anche nei cambi, Gregucci li gira alla squadra. “Io faccio ben poco. Una volta sì, certe scorribande su questo campo. Hanno fatto tutto i ragazzi”. Inserire Iunco con le tre punte, però, è un segnale chiaro del tecnico alla squadra. “A me perdere non piace”
Mimma Caligaris

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f9d1bf46b0914d549bbf34d7291d380f_321Di Masi sotto la Nord: “Grazie ai ragazzi, grazie ai tifosi. Ci siamo anche noi, prepotentemente”

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Alessandria | 22/11/2015 — Alla fine in campo va anche lui. Anzi, letteralmente vola. Abbracciato ai suoi giocatori, sotto la Nord impazzita di tifo e di amore per i Grigi. Lo stesso amore del presidente, che in tribuna soffre, ma al raddoppio di Bocalon fa un salto, braccia al cielo, che racconta tutta la sua gioia. Poi va in campo e va a stringere le mani al popolo grigio, ai ragazzi della curva, a chi oggi ha creduto che l’Alessandria avrebbe fatto l’impresa. “Grazie al nostro pubblico meraviglioso, alla nosrra curva straordinaria. Hanno dato, oggi, una risposta bellissima”. Non sono i 3000, anche 3500, che Di Masi si era augurato alla vigilia, ma anche 2800 sono un bel numero e, soprattutto, a sentire gli incitamenti sembravano almeno il doppio. “Non la curva certo, in altri settori mi sarei aspettato qualcosa di più. Dal resto della città, intendo. Però, magari, adesso, guardando una classifica che piace di più, che incomincia davvero a essere bella, gli alessandrini si muoveranno, più convinti e numerosi. Già da sabato prossimo, senza guardare tanto il nome dell’avversaria, che conoscono forse meno del Pavia di oggi”. Pochi ma buona, per questa volta. “Non dico pochi, perché comunque quasi 2700 persone sono un numero interessante. Direi non solo buoni, ma ottimi: hanno spinto i ragazzi fino al 95′, per questa vittoria veramente importante”. Soprattutto, l’Alessandria sfata il tabù degli scontri diretti al Moccagatta. “Finalmente, è vero. Da oltre due stagioni non ricordo, sul nostro campo, un successo nel confronto con una rivale diretta. In trasferta sì, lo stesso Pavia l’anno scorso, e anche il Como. Sono felice per questo, soprattutto per come è venuto questo successo. Ci ha fatto godere, personalmente molto”. Soprattutto, il risultato di oggi consegna un messaggio importante al campionato. “C’è anche l’Alessandria. Ci siamo anche noi. Prepotentemente”
Mimma Caligaris

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Pavia beffato nel recupero, l’Alessandria vince 2-1

Delusione degli azzurri dopo un bel primo tempo. Il Pavia era andato in vantaggio al 29′ con Marino, poi il recupero dei piemontesi.

Pavia beffato ad Alessandria al 92′. Una doppietta di Bocalon rilancia i grigi. La formazione di Marcolini era passata in vantaggio con un gol di Marino nel primo tempo. Sabato prossimo al Fortunati scende il Mantova. Con questo risultato negativo il Pavia resta comunque secondo il classifica: davanti il Cittadella con 23 punti, poi Pavia, Feralpisalò e Alessandria a pari merito con 21 punti.

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Pavia, mister Marcolini: “Perdere così brucia”

Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia Lega Pro di quattro giorni fa, il Pavia paga nuovamente dazio al “Moccagatta” ed esce sconfitta per 2-1 dallo scontro diretto con l’Alessandria. La doppietta di Bocalon, oltre ad aver ammutolito i tifosi azzurri accorsi in Piemonte, ha consentito ai grigi di agganciare il Pavia al secondo posto della graduatoria.fa30260161761d73334a7520e1c88880-60663-affcf84965d7797ea78e65a96cb93d70
Queste le dichiarazioni del tecnico dei lombrdi Michele Marcolini, rilasciate in sala stampa nel dopo-partita: “Abbiamo visto una partita equilibrata, tra due belle squadre che hanno giocato a calcio, risolta da un gol abbastanza casuale, sul quale è stato bravissimo Bocalon a crederci. Alla fine, però, ha sempre ragione chi vince. Nel primo tempo si è visto un ottimo Pavia, mentre nella ripresa, dopo l’ingresso di Iunco, c’è stata un po’ più di pressione dell’Alessandria che ci ha messo in difficoltà e non siamo più riusciti a recuperare palla per fare male. Ma non dimentico che abbiamo avuto la palla, nitida, per il 2-0. Brucia perdere così una partita che stavamo pareggiando in maniera assolutamente meritata. Abbiamo fatto vedere buone cose, abbiamo giocato la nostra partita, non siamo stati mai passivi, abbiamo messo in campo tutto ciò che avevamo, anche rischiando. Il gol preso alla fine ha rovinato tutto, analizzeremo gli errori e cercheremo di migliorarci. Una squadra che vuole vincere non deve perdere partite come questa. Ci sta soffrire e concedere qualcosa alla squadra di casa, forse eravamo anche un po’ stanchi, ma negli ultimi venti minuti abbiamo faticato troppo. Ma, dopo il loro pareggio, se Del Sante avesse concretizzato la sua clamorosa occasione, da solo e davanti al portiere, ora parleremmo di un’altra partita. Invece il gol l’hanno fatto loro. Campionato equilibrato? Lo sapevamo, anche se forse nessuno pensava che lo sarebbe stato così tanto. Dopo il primo tempo avremmo potuto mandare un chiaro messaggio, invece ora siamo tutti lì. Ripartiamo tutti alla pari dopo dodici giornate”.

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L’Alessandria beffa il Pavia nel recupero e vince 2-1

Deludente il primo tempo dei Grigi. Il Pavia era andato in vantaggio al 29′ con Marino, poi recupero di una squadra apparsa competamente trasformata e incitata in maniera esemplare dalla Curva Nord.

Alessandria-Pavia_22_11_2015-24 Alessandria-Pavia_22_11_2015-68Pavia beffato ad Alessandria al 92′. Una doppietta di Bocalon rilancia i Grigi. La formazione di Marcolini era passata in vantaggio con un gol di Marino nel primo tempo.

Con questo risultato negativo il Pavia resta comunque secondo il classifica: davanti il Cittadella con 23 punti, poi Pavia, Feralpisalò e Alessandria a pari merito con 21 punti.

Alessandria-Pavia_22_11_2015-47A Cittadella, a 30 secondi della fine, l’Alessandria aveva perso la partita, questa volta, quasi allo stesso minuto, ha realizzato il gol della vittoria. Nonostante le difficoltà soprattutto nel primo tempo, la squadra ha cercato di mettere sul campo molto: agonismo, atteggiamenti buoni, comportamenti corretti, soprattutto nella ripresa.
Come sempre è lucida e onesta l’analisi di Mister Gregucci: “Nel primo tempo, con il nostro passo, abbiamo faticato un po’ ad andare a prendere il quinto del Pavia. Abbiamo rischiato perché abbiamo subito qualche ‘1 contro 1′ di troppo, alcuni anche pericolosi. Però siamo stati bravi a restare sempre in partita. Tre punti sofferti, ma buoni, ottimi per il nostro cammino”.

Certamente ci sono ancora ampi margini di miglioramento, soprattutto sotto il profilo tattico, anche sotto porta.
Ancora Gregucci: “Già nel primo tempo abbiamo costruito qualcosa di buono, il secondo tempo è stato in gestione, con la squadra che è rimasta corta. Questa partita, e la nostra prestazione, sono l’esempio lampante che non conta con quanti attaccanti si gioca, anche con sei. Quello che conta è interpretare bene, quando si ha la palla e quando, invece, la palla l’hanno gli altri. Se anche quando non ha palla, la squadra riconosce certe situazioni e le sviluppa, può andare a fare bene”.
Inserire Iunco con le tre punte, però, è stato un segnale chiaro.

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La vittoria contro il Pavia, in una gara che per la storica rivalità tra le due squadre la possiamo considerare “un quasi derby”, consegna un messaggio importante al campionato, come ha voluto evidenziare il presidente Luca Di Masi, che al fischi finale si è catapultato sotto la Nord: “C’è anche l’Alessandria. Ci siamo anche noi. Prepotentemente”.

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Alessandria | 22/11/2015 — Che vittoria. Che Alessandria. Un primo tempo un po’ timorosa, una ripresa aggressiva, con il cambio di passa di Iunco e con un crescendo di tutta la squadra, che ha in Bocalon il suo finalizzatore eccezionale, doppietta e settimo centro, che porta i Grigi per la prima volta nei playoff a due punti dalla vetta.
Gregucci sorprende un po’ , ma non troppo. In fondo il 4-4-2, in Coppa, aveva convinto, e poi tenere fuori Marconi dopo le due reti non sarebbe stato facile. Un modulo che, in fase offensiva, può diventare un 4-2-4. Il Pavia, invece, con il tradizionale 3-5-2, ed è Malomo a giocare alto a destra, al posto dell’infortunato Ghiringelli.
La prima conclusione degna di nota è degli ospiti, al 5′, azione tutta di prima e in velocità, sull’out di sinistra, tocca a Cesarini, ma il sinistro non dà problemi a Vannucchi. Al 10′, invece, il Pavia sale a destra, cross di Cristini, Malomo, in tuffo, colpisce di testa, un metro abbondante sul fondo. Al 12′ anche l’Alessandria sale bene, e veloce, s sinistra, Fischnaller è in vantaggio, entra in area, ma va a complicarsi la vita in una selva di maglie azzurre, e l’azione svanisce così. Ma è un segnale di risveglio, perché in quattro minuti per due volte i Grigi sono pericolosi. Il Pavia, però, è ben vivo e Cesarini è scatenato: al 25′, sull’ennesimo cross di Cesarini, Ferretti non ci arriva di un soffio. La risposta è la migliore occasione dell’Alessandria, cross teso di Celjak, Marconi gira bene di testa, di un soffio sull’incrocio. Ma è il Pavia a segnare: 28′, Morero, con un passaggio all’indietro, obbliga Vannucchi al rinvio, poi l’argentino s’immola sulla linea ed è angolo. Dalla bandierina, con la difesa ferma, Marino prende il tempo a Marconi e segna di testa. Il gol scuote l’Alessandria, che al 30′ potrebbe pareggiare, ma Facchin, d’istinto, salva di piede su Bocalon. Al 32′, ci prova Sabato e ancora una volta il portiere si salva più per intuizione, a mani aperte. L’opportunità enorme al 36′, quando il Moccagatta sta per urlare al gol: Facchin respinge il missile di Fischnaller, porta spalancata per il tocco di Vitofrancesco, che incredibilmente calcia sul fondo.
L’Alessandria vuole assolutamente recuperare la partita: subito dentro Iunco, che va a destra, e Vitofrancesco si abbassa in difesa, uno schieramento decisamente più offensiva. La risposta di Marcolini è la difesa a 5. Che, però, capitola al 10′, sul capolavoro che vale il pareggio: Iunco salta Abbate, resiste ad un intervento falloso e pennella per l’incornata di Bocalon (nella foto), che salta più alto di tutti e gira nell’angolino più lontano, dove Facchin non può arrivare. E Al 15′ Fischnaller raccoglie una respinta corta e, dal limite, impegna Facchin, che abbranca quasi sull’angolino. Dentro anche Loviso per Marconi e l’Alessandria passa al 4-3-3.
Marcolini toglie uno spento Ferretti e schiera Del Sante, fresco di ‘dito’ al pubblico alessandrino in Coppa. Che al 26′ , si divora un gol, fermo all’altezza del dischetto sul taglio di Bellazzini. Un minuto dopo Loviso inventa un destro micidiale dal limite, la ‘maledetta’, e Facchin lo alza sulla traversa con la punta delle dita. Alla mezzora il terzo cambio dei Grigi: dentro Manfrin, al posto di Fischnaller che deve lasciare il campo per crampi. Protesta l’Alessandria al 43′ in una mischia in area, ma l’arbitro decide che Mezavilla ha simulato (non parrebbe proprio) e lo ammonisce. Ma Mezavilla vuole mettere la sua firma, uno – due con Vitofrancesco e poi conclusione rimpallata, sottoporta il tap-in vincente di Bocalon. E’ il 47′, ancora tre minuti e poi il Moccagatta può esplodere. Due vittorie in 4 giorni: Pavia a casa. Tutti in campo a festeggiare, anche il presidente sotto la Nord.

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