22/11/2014 – Campionato di Lega Pro – Pro Patria – Alessandria 1-3 (Marconi rig., Marconi, Terigi)
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Riccardo Taddei (Attaccante)
Marconi, una partita da ’10’: “Il gol del raddoppio? In tuffo… Il minimo per un assist come quello di Taddei” Calcio Busto Arsizio | 22/11/2014 — Qualche tifoso, in tribuna, scherzando, commenta. “Oggi Marconi deve più solo segnare le righe del campo. Perché ha fatto proprio tutto”. Una prestazione da 10 in pagella per il nuovo capocannoniere dell’Alessandria, che con la doppietta di Busto sale a quota 7, lanciatissimo verso la doppia cifra della passata stagione, suo record nel calcio professionistico. Un solo rigore, quello del pareggio, lui che non è certo il primo rigorista, per ammissione dello stesso D’Angelo a inizio stagione. “Michele i gol li deve segnare in altro modo, e lui lo sa”. Erano gli inizi, allo ‘Speroni’ va lui sul dischetto (Taddei è ancora a terra, e poi a bordo campo, a farsi curare) e trasforma spiazzando Melillo. “Confesso, ho abbassato un po’ la testa e ho visto come si stava sistemando il portiere, indicazioni chiara di dove si sarebbe tuffato. Così è stato”. Nel primo tempo poco fortuna sulla traversa colpita con un colpo di testa, che avrebbe anticipato i tempi del pareggio, ma soprattutto una gara di sacrificio, quasi sempre a fare reparto da solo. “Mi sono sacrificato per la squadra, perché in quel momento serviva quel tipo di contributo da parte mia – ammette l’attaccante – e credo di averlo fatto nel modo giusto”. La conferma anche nelle parole di Aldo Monza, tecnico dei bustocchi. “Le palle alte le ha prese tutte, e sottolineo tutte, Michele Marconi, che ci ha sovrastati”. Ancora sulla doppietta: rigore ben battuto, ma ancora più bello il raddoppio. “Taddei mi ha messo una palla perfetta. Non potevo che tuffarmi e mandarla in rete. Il minimo per un assist simile”.Grigi, tris in rimonta a Busto Calcio Busto Arsizio | 22/11/2014 — Pro Patria – Alessandria 1-3 Marcatori: pt 10′ Candido; st 10′ Marconi (rig), 22′ Marconi , 41′ Terigi Pro Patria (4-3-3): Melillo; Botturi, Cannoni (24’st Baclet), La Morte (36’st Cannataro), Taino; Guglielmotti, Bovi,, Arati; D’Errico (39’st Romeo), Serafini, Candido. A disp.: Perilli, Zaro, Giorno, Casantini. All.: Monza Alessandria (3-5-2): Nordi; Sosa, Sirri, Sabato; Vitofrancesco, Taddei (30’st Terigi), Obodo, Mezavilla, Mora; Marconi (43’st Guazzo), Scotto (15’st Spighi) A disp.: Poluzzi, Valentini, Rantier, Nicolao. All.: D’Angelo Arbitro: Paolini di Ascoli Assistenti: Margini di Reggio Emilia e Pizzagalli di Pesaro Note: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 1000 circa, con una nutrita rappresentanza di tifosi grigi, che si fanno sentire fin dall’ingresso in campo. Ammoniti: Mora, Arati, Cannoni. Espulsi Mora all’11’st per somma di ammonizioni, l’allenatore Monza al 19’st e l’allenatore D’Angelo al 45′ st per comportamento non regolamentare.Angoli: 8-8 Recupero: pt 0′ st 6′ Un capolavoro. La risposta a chi, senza vergogna, dagli spalti si permette ancora di urlare ‘alluvionati’. La vittoria di un allenatore intelligente contro uno presuntuoso. Il successo di una squadra vera contro un insieme di giocatori. L’impresa dei Grigi veri, che vincono la partita in inferiorità numerica. Il terzo successo di fila che ha molti ‘padroni’, ma una nota di merito speciale per Michele Marconi, doppietta e un lavoro enorme. E, anche, per i tifosi, che cantano anche e forte nel momento difficile e poi rendono omaggio a Luca Di Masi, che adesso si gode la sua bellissima creatura. D’Angelo conferma la formazione di Sassari, tenendo in panchina Terigi e fiducia a Sirri al centro della difesa. In attacco la coppia Marconi – Scotto: il tecnico sceglie di giocarsi la carta Guazzo, recuperato, a partita in corso. I padroni di casa con il 4-3-3, ma con alcune variazioni negli interpreti: in porta Melillo, in difesa i rientri di Botturi e La Morte e Guglielmotti alzato nei tre di centrocampo. E, in avanti, Baclet in panchina. Più aggressivi i bustocchi, che al 10′ conquistano un piazzato un metro fuori dall’area, centrale. Batte Candido, a giro, non impeccabili né la barriera, né il portiere che si tuffa ma con un attimo di ritardo. Rischio secondo ko al 13′: Vitofrancesco perde palla sulla trequarti centrale e D’Errico la tocca a Serafini, conclusione dal limite troppo alta. Quattro minuti dopo Marconi prende il tempo a Botturi e incrocia bene dalla trequarti sinistra, ma nessuno arriva per la deviazione. Ci prova anche Taddei, dal limite, toccato in angolo. L’occasione migliore al 24′ , controllo al volo e conclusione che passa vicinissima al palo. Un minuto dopo, però, l’Alessandria rischia di andate ancora sotto, taglio a sinistra per D’Errico, che incrociane la palla sfiora il sette. Al 36′ Alessandria vicinissima al pareggio, ma poco fortunata: sale Mora a sinistra in progressione, in mezzo per il colpo di testa di Mora che centra l’incrocio dei pali. La palla ricade in campo e Melillo è bravo a riconquistarla. Al 43′ ancora un doppio brivido, prima su un errore di Sirri che innesca i padroni di casa e Serafini sbaglia da ottima posizione,. E, un minuto dopo, il capitano apre per Candido, libero a sinistra, ma conclude male e grazia Nordi. Si scaldano in tanti, ma in avvio di ripresa i Grigi sono gli stessi. Più propositivi e al 10′ è parità: va giù in area Taddei, schiacciato da Cannoni. Rigore, trasforma Marconi. Neppure il tempo di esultare e all’11’ Alessandria in dieci per il secondo giallo a Mora che, come due anni fa, non finisce la partita. Il cambio è necessario: via Scotto, che ha fatto più confusione che sostanza, dentro Spighi a destra e Vitofrancesco a sinistra. Nonostante l’uomo in meno sono più vivi e propositivi e al 17′ un missile di Obodo dai 25 metri, centrale, obbliga Melillo al miracolo, in tuffo basso in angolo. Infilato, però, al 22′, dall’incornata perfetta, in tuffo, di Marconi, servito da un taglio da sinistra dell’onnipresente Taddei. Monza (espulso) dà ordine al suo vice di inserire un attaccante in più, Baclet, al posto di Cannoni. Contromossa di D’Angelo: dentro Terigi e fuori l’ispiratore, ‘re’ Riccardo e il modulo diventa un 4-4-1, con un immenso Marconi. Mossa vincente, perché al 41′ l’Alessandria chiude i conti: dalla bandierina Vitofrancesco, spizza Marconi, incorna Mezavilla, palo, palla ripresa da Terigi, destro potente e imparabile. E’ il momento del trionfo, da godere dopo 6′ di recuperoD’Angelo: “Qualità e carattere, l’inferiorità non ci ha condizionato” Calcio Busto Arsizio | 22/11/2014 — “Abbiamo provato a vincere la partita. Che, per me, è il modo migliore per non perderla”. Ha ragione Luca D’Angelo, l’atteggiamento dell’Alessandria che, con un uomo in meno, non si preoccupa di coprirsi e tenere il pareggio appena conquistato, ma costruisce gioco senza un attimo di tregua e lo fa alzando anche il ritmo, è l’atteggiamento che, più di tutto, manda in crisi la Pro Patria. Atteggiamento di una squadra che amplifica la qualità con il carattere. “Non ci è mai mancato, ci tengo a dirlo, anche nelle partite in cui siamo usciti sconfitti o, comunque, non abbiamo ottenuto il bottino pieno. E’ una dote di questo gruppo, la maturità mentale adesso la evidenzia, ma siamo stati sempre una squadra pronta e capace di lottare”. Con qualche affanno nel primo tempo. “Non sono d’accordo. Anzitutto va detto che, come pensavo, i numeri della Pro Patria non dovevano essere condizionanti per noi: abbiamo affrontato una squadra organizzata e siamo andati al riposo in svantaggio, mi sento di dire immeritato – aggiunge D’Angelo – perché dopo il gol subito su punizione, abbiamo reagito bene, colpendo la traversa e sarebbe stato più giusto almeno un pareggio”. Nella ripresa una sola squadra in campo. I bustocchi, però, contestano il rigore. “Dalla mia posizione mi è sembrato intervento da sanzionare con la massima punizione. Taddei è un giocatore esperto, l’avversario lo ha tamponato. Sicuramente dentro l’area. Ripeto: decisione giusta, ma io sono l’allenatore dell’Alessandria e, quindi, sono di parte”. Dopo il rosso a Mora, esattamente come due stagioni fa, si aspettava un cambio tattico, qualche mossa della Pro Patria che, invece, non c’è stata? “Mi sembra che, comunque, sia stata inserita una punta in più. Gli esiti possono poi essere o non essere quelli sperati. Credo che, piuttosto, i padroni di casa si aspettassero un’Alessandria più coperta e, invece, noi siamo stati aggressivi e spavaldi e il raddoppio dopo poco più di dieci minuti è stata la mazzata per gli avversari”. In fondo, lo ha ammesso anche Aldo Monza, “sembravamo noi in 10 e i Grigi in 11”. Non fa una grinzaTerigi: “Adesso abbiamo una consapevolezza forte. Oggi tanto di cappello a noi” Calcio Busto Arsizio | 22/11/2014 — “L’avevo detto, io, proprio in una intervista in esclusiva sul Piccolo. Da qualche settimana abbiamo, finalmente, una forte consapevolezza nei nostri mezzi. Sia quelli tecnici, sia per il carattere. La conferma a Busto: la vittoria di oggi è un mix di grinta, di testa, di determinazione, di gioco”. Leonardo Terigi è un bellissimo esempio di come, all’Alessandria, tutti sono titolari. Parte dalla panchina, perché D’Angelo dà fiducia alla linea difensiva di Sassari (dove il centrale era assente per squalifica), entra quando già i Grigi sono uno in meno e Monza, tecnico della Pro Patria, ha inserito un attaccante al posto di un difensore centrale. Entra, fa diga, lotta e chiude i conti, nel finale, scaricando nel destro che infila Melillo tutta la sua voglia di essere protagonista. “Partire dalla panchina? Non è assolutamente un probleam. Siamo in ventidue e tutti titolari alla pari, ci sono gare in cui si gioca dall’inizio e altre in cui si entra in corsa. L’importante è interpretare le due situazioni con la stessa determinazione”. Proprio come oggi Terigi. “Il gol? Grande soddisfazione, personale e per la squadra. Vittoria meritata: sotto di un gol abbiamo ribaltato e dilagato, con un uomo in meno. Tanto di cappello a noi”. Dopo questro trittico di successi in fila, si può alzare l’asticella. “Abbiamo iniziato bene il mese di fuoco. Adesso pensiamo solo al Monza”Di Masi: “Grazie ragazzi, in campo e sugli spalti. E’ bello essere il vostro presidente” Calcio Busto Arsizio | 22/11/2014 — In quello spicchio di ‘Speroni’ sono in tanti. E cantano, sempre, da quando arrivano con la speranza di uscire, dopo anni, vittoriosi, da uno stadio stregato, fino all’abbraccio finale con la squadra. Sono in cento, anche più, ma sovrastano gli altri 900 di fede bustocca. E Luca Di Masi, in tribuna, più volta, si azla ad applaudire i tifosi grigi. Che lo chiamano, lo invocano, la ringraziano. “Luca Di Masi, uno di noi”. “Un presidente, c’è solo un presidente”. Che, a sua volta, li ringrazia sulla strada del ritorno. “I ‘nostri’ Grigi, trascinati da grandissimi tifosi, hanno dimostrato di esserci, con la testa e con il fisico. Grande prova di carattere, grinta e voglia di raggiungere l’obiettivo. Voglia di vincere la partita”. Con una rimonta e con un uomo ion meno: ingredienti da impresa, come piace a Luca Di Masi, come piace al popolo grigio. “Abbiamo dimostrato di avere il dna da squadra vera”. Una vittoria, la terza consecutiva, con un crescendo di prestazioni, che Di Masi riassume con una parola, “convinzione”. Adesso che l’Alessandria l’ha trovata deve “mantenerla e trasmetterla a tutti coloro che vivono nel mondo grigio. Che bella vincere in trasferta. Grazie ragazzi, in campo e sugli spalti. E’ bello essere il vostro presidente”. Ed è, finalmente, bellissimo ed importante avere un presidente cosìKenneth Obodo (centrocampista)Michele Marconi (attaccante)Gigi Scotto (attaccante)Gigi Scotto (attaccante)Capitan Taddei