1926 – La visita del Principe ereditario ad Alessandria e ad Asti

Abbiamo dato ieri direttamente la cronaca la cronaca delle accoglienze entusiastiche che le popolazioni di Alessandria hanno tributato domenica al Principe Umberto.
Ad Alessandria, ricevuto dalle autorità ed acclamato dalla folla, il Principe ebbe il saluto ufficiale della città nel salone consigliare e presenziò poi, alla Caserma Valfrè, all’inaugurazione di una lapide ai caduti dell’11.o e 48.o  Artiglieria da campagna.
Hanno volato nel cielo di Alessandria tre aeroplani della 40.a Squadriglia di Mirafiori, i quali, come si è saputo dopo, recavano a bordo il capitano Perino, che li comandava, ed erano rispettivamente pilotati dal sottotenente Martini, dal sergente maggiore Baroni e dal sergente Comasco. Dalla carlinga dei tre apparecchi, ad un certo punto, sono stati gettati fasci di fiori, che ondeggiando nel cielo sono poi caduti tra la folla. Tra i fiori c’era anche un messaggio diretto al Principe di Piemonte. Il plico subito raccolto, è stato portato al Principe, il quale più tardi ha risposto con queste parole al fervido saluto che gli avevano mandato gli aviatori di Mirafiori:
« Ringrazio gradito omaggio. Invio migliori auguri per Ali d’Italia, degnamente rappresentate da cotesta gloriosa Squadriglia.
Umberto di Savoia ». 
Ad Asti, dove giunse in automobile, proveniente da Alessandria, fu salutato al suo arrivo da una salve di 21 colpi di cannone; partecipò ad una colazione offerta dal Municipio nei locali del Circolo Ufficiali della Caserma Carlo Alberto; nel pomeriggio assistè alle esercitazioni dei bersaglieri; visitò l’opera pia Michelerio, il museo Alfieriano, la cattedrale e assistè alle corse ippiche, sempre fatto oggetto  delle calorose manifestazioni della cittadinanza. Egli rientrò a Torino, con treno speciale, alle ore 18.

[da La stampa di Martedì 11 Maggio 1926]1468587_678400715537518_468146591_n