1913 – Alessandria Calcio

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1913 – DEBUTTA LA SQUADRA CINERINA E QUASI BATTE LA PRO VERCELLI

Prima Divisione. Oggi sarebbe serie A. L’Alessandria ha solo 20 mesi di vita e già è ai vertici. La “squadra cinerina”, come viene presentata sulla rivista “il calcio” dell’ottobre 1913, che si sofferma sulle ventinove protagoniste del campionato. “Squadra simpatica per la sua giovinezza, per il suo ardire, per la sua passione di fare carriera”. Giovane, ma anche organizzata: presidente l’ingegner Giuseppe Brezzi, Augusto Rangone è segretario – economo, la guida tecnica affidata a George Smith, il “padre” della grande scuola alessandrina, precursore dei moderni metodi di preparazione, fautore della tecnica individuale al servizio della squadra. Si fa anche campagna acquisti: il portiere Pelizzoni e Carlo Carcano dalla Nazionale Lombardia, Milano II dalla Pro Vercelli. Proprio contro la Pro la “prima” in Prima, 12 ottobre 1913, campo Piazza d’Armi Vecchia, oggi Piazza Matteotti. Un derby e, anche, un duello in famiglia, Milano I con la bianca casacca e Milano II con quella grigia. Una folla per quella sfida, 1-1 il punteggio, soprattutto la dimostrazione, come si legge sulla cronaca dell’Avvisatore, due giorni dopo, “che la squadra dei bianchi non è più quella imbattibile degli altri anni” e che invece, l’Alessandria “ha fatto molti progressi e saprà ben figurare nel campionato italiano”.

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Bella la formazione di casa. Non ancora bellissima. Un pò troppo individualista, a giudizio del cronista, complici le assenze, importanti, di Smith, Carcano, Du Jardin e Brunoldi, sostituiti dalle “riserve”. Gioco vivace, al 23′ vantaggio vercellese, Binaschi dribbla la difesa e pennella per Fresia che segna. I Grigi? “Non si sgomentano” e reagiscono: attacchi insistenti, il pareggio suggerito da Torti e segnato da Grillo. Potrebbe anche vincere l’Alessandria, due minuti dopo l’1-1: mischia nell’area vercellese, Invernizzi allontana, ma sui piedi ancora di Grillo che può tirare. Il portiere ospite è fuori dai pali e, ormai, anche fuori causa, il pallone sta per entrare quando, sulla linea di porta, Milano I respinge con la mano. Rigore, in Piazza d’Armi Vecchia c’è un silenzio propiziatorio di un urlo di gioia. Che resta in gola, Ticozzelli sbaglia completamente la trasformazione. Nel secondo tempo il risultato non cambia più ” e si può dire, senza peccare di campanilismo, che la vittoria morale è degli alessandrini”. A fine stagione quinto posto, nell’anno dello scudetto del Casale.

1913 – IN PRIMA DIVISIONE, CON TRE GOL ALLA VIGOR TORINO

“Se l’Alessandria saprà mantenere le buone promesse, siamo certi che potrà, nei prossimi campionati regionali, sostenere una parte importantissima e, chissà, emulare i brillanti successi dei casalesi.”
A parte il paragone finale, decisamente indigesto per i tifosi alessandrini, il pronostico del Guerin Sportivo è un bel trampolino di lancio per i Grigi. Che giocano la loro prima finale che conta, campionato di Promozione, girone Ligure-Piemontese. Campo neutro di Novara, “bellissimo” come si legge nella cronaca dell’Osservatore del 2 aprile, e “alla presenza di un numeroso pubblico”. L’avversaria è la Vigor Torino, nella stagione regolare una vittoria per parte: andata il 19 gennaio 1913, 2-0 per l’undici alessandrino, reti di Du Jardin e Savojardo, che un pò a sorpresa domina la favorita del raggruppamento, ritorno il 9 febbraio, 1-0 per i torinesi e i cronisti raccontano di una partita che “si svolse violentemente e il gioco fu sconclusionato e farraginoso” decisa da un rigore trasformato al 41′ del primo tempo da Colombo. Il terzo confronto in due mesi e mezzo è quello che davvero conta. L’arbitro è Umberto Meazza, milanese, allenatore della nazionale italiana, e le cronache lo elogiano, “arbitraggio oculato e vigile. Assolutamente imparziale”. Nei primi venti minuti si gioca quasi esclusivamente nell’area piccola dell’Alessandria. “Una grave minaccia sembra incombere su di noi, si teme che da un momento all’altro i torinesi abbiano a segnare” recita ancora l’Osservatore, con una cronaca in cui si sente battere, forte il cuore del tifoso. La svolta al 35′: lancio su Bosio che s’invola verso la porta difesa da Grassi “e tira un potente traversone in pieno”. Sotto la pressione di Du jardin e Brunoldi, il portiere libera “gettando il ball alto”. Un assist per Bosio che, di testa, segna. “Da questo istante la Vigor cessa di esistere”. E l’Alessandria sale in cattedra. “La nostra prima linea cobina magistralmente, la nostra difesa è insorpassabile, Barile e “Tico” svolgono in giuoco brillante”.

Oggi si risolverebbe tutto con un “pressing asfissiante”, all’epoca si narra dei “nostri tre halfs appiccicati alle ali e al centro torinese e non li lasciano un solo istante”. Raddoppio al 10′ della ripresa: Savojardo in profondità per Formini, “che parte come un diretto e centra in piena velocità”. Brunoldi recupera palla, non è nella posizione migliore per cercare la soluzione personale, preferisce toccare a Du Jardin “che con un shot potentissimo saetta il pallone nella rete”. L’Alessandria non dà più tregua alla Vigor, gli interventi decisivi di Grassi non si contano. Manca una manciata di minuti alla fine. Meazza concede un calcio di punizione ai Grigi: batte Brunoldi, parabola che Ricci controlla e gira di testa in rete, per il 3-0. La Vigor cerca almeno di accorciare: senza esito, merito di Barile e Ticozzelli “vigili sentinelle, sbarazzano sempre”. Alessandria promossa, con i suoi giovani, anche Lazoli I, che fa il suo debutto proprio in questa finale. “Giuocano tutti bene, con una disciplina e compattezza ammirevole”. La stampa nazionale consacra “una giovanissima formazione che, quasi debuttante, ha conquistato brillantemente l’ingresso nella Prima Categoria”: per il Guerin Sportivo questo è “un segno evidente del progresso operatosi quest’anno nelle nostre squadre minori e che si prevede pieno di liete speranze per l’avvenire”. Speranze tante, ma anche con la constatazione che il calcio, ancora agli inizi, assomigliava già molto a quello che verrà: l’Alessandria sale in Prima Divisione per il tris sul campo, legittimato con il gioco, la Vigor Torino la segue, anche se pesantemente sconfitta. Recuperata “per meriti sportivi”. Allora come ora.

U.S. Alessandria 1913-14 - I Grigi giocano per la prima volta in Prima Categoria (attuale serie A).
U.S. Alessandria 1913-14 – I Grigi giocano per la prima volta in Prima Categoria (attuale serie A).